Dietro le minacce. La verità sull’arsenale missilistico della Russia

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Vladimir Putin è ingiustificabile (ma vincente, purtroppo). Quando applica una morale di guerra che lo avvicina a Stalin, per cui non si preoccupa non solo delle vittime civili ucraine, ma neppure delle ingentissime perdite dei suoi soldati di leva, trattati come pura carne da cannone sacrificabilissima. Ma non è affatto pazzo. Si regola per ottenere quello che vuole: vincere e prendersi di fatto l’Ucraina.

E così, come abbiamo spiegato [QUI], esibisce i suoi giocattoli di guerra, atti a dimostrare la superiorità tattica dal punto di vista militare non solo riguardo alla povera Ucraina, ma anche e soprattutto nei confronti di Usa e Occidente.

E così, per farsi ascoltare meglio, ieri ha raddoppiato la dose di missili ipersonici, attualmente non intercettabili da qualunque scudo missilistico a copertura dell’Europa.

Dopo aver tirato sabato un missile ipersonico, che vola ad una velocità 10 volte superiore a quella  del suono del tipo Kh-47M2 Kinzhal (letteralmente: “Pugnale”), questa domenica ne ha lanciato un altro vantandosi di aver ammazzato con meticolosa precisione un acquartieramento di militari ucraini e volontari occidentali (più di cento) e soprattutto ha estratto dal fodero un’altra nuova pistola infallibile: il missile ipersonico 3M22 Zircon, lanciato sulla disgraziatissima città martire di Mariupol dal Mar d’Azov, usando come rampa la piccola nave Cyclon.

Foto di repertorio.

Superiorità missilistica tattica dove sono usate testate convenzionali, ma che esibiscono una precisione e una capacità di procedere a zig zag, depistando qualunque tentativo di intercettazione.

Esiste l’economia, conta molto il Pil, ma accidenti se nei rapporti geopolitici contano gli arsenali e una moralità sufficientemente cinica da trattare vecchi e bambini come pupazzi da esibire morti stecchiti per piegare la volontà di resistergli.

La politica di potenza di Putin si basa su due punti di forza, che gli danno mano libera. E gli consentiranno di arrivare a trattative dove avrà quel che vuole. Il primo è l’alleanza di ferro sancita il 4 febbraio scorso con la Cina [QUI]. Qualsiasi interferenza NATO o degli USA comporterebbe il rischio di una terza guerra mondiale devastante in primo luogo l’Europa. Il secondo asso nella manica dello Zar è, come dicevamo, la superiorità militare tattica. Dispone di un sistema missilistico che è assai più sofisticato e vincente nei teatri di guerra locali e continentali rispetto a quello americano. A loro volta gli USA sono strapotenti strategicamente (hanno dotazioni nucleari che possono distruggere la Russia mille volte, ma farebbe la stessa fine il mondo intero, Stati Uniti compresi).

I missili ipersonici – lo abbiamo scritto per primi ancora a febbraio – sono una minaccia formidabile. Sono disponibili in molte varianti. Queste armi volano da 10 a 20 volte la velocità del suono, a bassa quota, saltando i radar, zigzagando verso i loro obiettivi. La domanda è: sono imbattibili come pretendono i russi? Un rapporto del Center for Strategic & International Studies (CSIS) del febbraio 2022 fa il punto della situazione e dei mezzi di intercettazione. Non c’è nulla di cui rallegrarsi. La massima speranza è che si rivelino difettosi, essendo costruiti al limite, quasi sfidando la sorte. Volando a velocità folle creano intorno a sé un plasma di gas a 2000 gradi, capace di disintegrare il vettore. Quanto a difese concrete, le possibilità si avrebbero solo colpendo in partenza il Mig che porta il missile, ma occorrerebbe avere tre volte la velocità del bersaglio: difficilissimo farlo in una manciata di secondi. Gli Americani stanno elaborando sistemi di intercettazione a base di armi laser collocate sui satelliti, o un sistema vintage, del tipo adottato a Londra durante la seconda guerra mondiale. Palloni aerostatici legati a terra con funi d’acciaio, che impedirebbero ai missili e agli alianti di volare a bassa quota bloccandone la capacità letale.

Ho scritto aliante. C’è in cantiere addirittura, e lo è anche in Cina, progetto Avangard, un aliante che si staccherebbe da un missile che va a 30 volte la velocità del suono ed è in grado di percorrere seimila km, e non appena i duemila del Kinzhal. I Russi, per farsi capire, stanno facendo circolare filmati con sommergibili che tirano bombe atomiche nell’Atlantico travolgendo New York con uno Tsunami. Tanto per lanciare messaggi distensivi.

Come si vede non serve fornire (è una iperbole ma rende l’idea) fionde alla resistenza ucraina per far durare di più la guerra sperando che qualcuno avveleni Putin, come hanno segnalato i servizi inglesi, o che crolli l’economia.

La Cina sta creando un sistema alternativo al dollaro basato sul renminbi o yuan, a cui attingerebbero India e pure Pakistan, più di metà della popolazione mondiale. Nel frattempo l’Occidente giocava alla guerra (persa) in Afghanistan, Iraq, Libia e Siria.

Questo articolo è stato pubblicato ieri su Libero Quotidiano.

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