L’udienza generale. Il papa: Gesù si conosce con il cuore

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Le parole di Gesù per San Paolo non sono un fatto storico ma un fatto vivo e vero, e cosi dobbiamo imparare che la tradizione non è un fatto del passato ma qualcosa che ci insegna a vivere anche oggi. Ancora dedicata all’Apostolo delle genti la catechesi di Benedetto XVI questa mattina all’udienza generale. Quasi 25 milai fedeli in Piazza San Pietro che hanno seguito la riflessione del papa.

Come San Paolo, ”così anche noi dobbiamo imparare a conoscere Gesù, non come persona del passato ma fratello che è con noi e ci insegna come vivere e come morire”. Il papa ha spiegato che ”ci sono due modi di conoscere Gesu’ o una qualunque altra persona”, uno ” carnale, cioé esteriore, la faccia, la figura, l’aspetto”, ma – dice citando San Paolo – ”solo col cuore si conosce finalmente in verità una persona”. Nelle parole del papa, che ha proposto anche una riflessione sull’essere “figli di Dio”, si sentono gli echi del Sinodo in corso dedicato alla Parola di Dio e alla consocenza della Scrittura ma anche della Tradizione.

Non sono mancati poi altri spunti di riflessione, a cominciare dal richiamo sull’indissolubilità del matrimonio. “San Paolo conosceva il messaggio di Gesù”, ha detto il pontefice, ponendo sullo stesso livello anche l’insegnamento che riguarda l’obbligo delle comunità cristiane di farsi carico dei loro pastori. Infine, i cattolici dovrebbero recitare il rosario “ogni giorno” nel mese di ottobre che è “dedicato al Santo Rosario”. “Vi esorto tutti – ha scandito – a recitare il rosario ogni giorno, abbandonandovi fiduciosi nelle mani di Maria”.

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