Iraq, i cristiani continuano a morire

Condividi su...

Nuova pagina di sangue in Iraq. Martedì, a Mosul, due cristiani sono stati ammazzati nel quartiere di Sukkar. Si tratta di Amjad Hadi Petros e di suo figlio, le ultime vittime di una vera e propria persecuzione che solo nei giorni ha lasciato sul campo altre 3 persone. Lunedì 6 ottobre, era stato ucciso Ziad Kamal, un 25enne disabile, che gestiva un’attività commerciale nel quartiere di Karama.

Il ragazzo è stato rapito nel suo negozio da un gruppo armato, per essere ucciso a colpi di arma da fuoco. Appena tre giorni prima, altri due omicidi: Hazim Thomaso Youssif, 40 anni, ucciso davanti al suo negozio di abbigliamento e Ivan Nuwya, 15 anni, freddato nel quartiere di Tahrir, sulla soglia di casa.

La situazione è, dunque, incandescente. Per l’agenzia Asianews, gli episodi rientrano in una “persecuzione sistematica” contro la comunità cristiana. Citando una fonte anonima, l’agenzia del Pime ribadisce la condanna del “silenzio” sui media locali e nella comunità internazionale, spiegando soprattutto qual è la vera posta in gioco.

“I fondamentalisti islamici – spiega Asianews – sembrano aver preso di mira una parte ben precisa della comunità cristiana: i proprietari di negozi e attività commerciali nella cittadina a nord dell’Iraq. Un segnale chiaro dei terroristi che mirano a sradicare la comunità cristiana, azzerarne le attività economiche e costringere la popolazione ad andarsene”.

Foto Asianews

151.11.48.50