Numeri ufficiali Covid-19 del 27 novembre 2021. “Compressione di libertà”. “Somministrazione di informazione”. Ingiustizia non è giusta perché altrove c’è ingiustizia maggiore

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Siamo grati all’amico e collega Marco Tosatti, che rilancia regolarmente i nostri articoli, come ha fatto con il “pezzo Covid della sera” (nel gergo dello Staff del Blog dell’Editore) di ieri, 26 novembre, introducendo: «Cari amici e nemici di Stilum Curiae, credo che sia interessante portare alla vostra attenzione questo articolo apparso su Korazym.org, che con pazienza, tenacia e acribia aggiorna quotidianamente i dati e le cifre relative alla “pandemia”. Buona lettura» [QUI]].

Vero è, che teniamo il Coronavirus cinese di Wuhan sotto stretta osservazione comunicativa, ormai da più di 600 giorni. Saltiamo raramente l’appuntamento serale (talvolta anche poco prima di mezzanotte) – anche se succede talvolta, perché i ferri nel fuoco sono tanti – tranne per l’interruzione nel periodo estivo, quando con il caldo ci prendiamo una pausa, come lo fa anche la bestiola con i suoi varianti. Ma da persone molto devote e con la speciale devozione alla lente, nei tempi che corrono teniamo viva l’attenzione, con precisione, esattezza meticolosa e rigore critico, su quanto viene fatto e detto.

Anticipiamo che nell’appuntamento di domani sera focalizzeremo la nostra lente sulla variante che si chiama ufficialmente B.1.1.529, battezzata dall’OMS con la lettera O dell’alfabeta greca Omicron, che presenta contemporaneamente quasi tutte le mutazioni che si conoscono dalle varianti Alfa, Beta, Gamma, Delta e altre nuove, e ha 32 mutazioni nella proteina spike. Con l’occasione parleremo del giornalismo, più ozioso ancora che pigro, nel trattare in modo terroristico le informazioni al riguardo della variante Omicron – in modo fuorviante chiamata “sudafricana” – che minaccia il mondo (o forse no?), strappandosi le vesti perché “non abbiamo fatto in tempo a chiudere gli ingressi da 8 Stati africani – cioè a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbawe, Malawi, Mozambico, Namibia ed Eswatini (l’ex Swaziland) – che Omicron era già in Europa: un caso in Belgio, una giovane donna arrivata dall’Egitto via Turchia, non vaccinata”.

«Omicron, il viaggio verso l’Europa: “La paziente zero è una no vax”. Ecco, il giornalismo pigro non si è reso conto del fatto che Omicron era stata sequenziata già mesi fa in Sud Africa (che non vuol dire che ha origine lì, ripetiamolo insieme), ma il giornalismo ozioso ci ha messo meno di 24 ore ad individuare la donna belga, la “paziente zero dei miei stivali”, una donna belga, che era risultata negativa quando ha preso l’aereo dall’Egitto, altrimenti non avrebbe potuto salire a bordo, fino a dieci giorni dopo che ha sviluppato sintomi lievi. È stata una bella coincidenza che Omicron sia stata “scoperta” dal giornalismo dormiente con lei, dato che vengono prelevati soltanto campioni per le varianti. Inoltre, guarda caso, per coincidenza, non era vaccinata, un fatto che viene evidenziato con dovizia dal giornalismo pigro nelle notizie, che fa salire di nuovo la polarizzazione e rende impossibile un dibattito onesto e obiettivo.

The Telegraph ha scritto oggi, che il divieto di viaggio occidentale ha provocato rabbia tra i Sudafricani, che affermano di essere puniti per avere istituti di ricerca eccezionali che sequenziano per primi le nuove varianti e per essere trasparenti sui loro risultati.

Fatto è, che nel frattempo gli Africani non possono arrivare via aereo, ma in modo clandestino con i barconi “salvati in mare” dagli ONG, sì. Con l’approvazione entusiasta del giornalismo pigro e compiacente, esultando per l’arrivo di queste “nuove risorse”, con l’Omicron in dotazione, ma non più pericolosissima, come pare.

Ne parleremo domani sera e vedremo come sia ingiusta questo spargimento di terrore adesso, su una variante già nota da luglio 2021, grazie al lavoro di scienziati di un Paese che adesso viene punita con la campagna terroristica del giornalismo pigro. Essendo il Natale alle porte, non poteva mancare un nuovo motivo di allarme e panico, per rafforzare nella gente il convincimento che le misure assurde a cui siamo sottoposti siano “indispensabili per la nostra salvezza”. “Facciamo sacrifici adesso, per salvare la Pasqua”, la quale nell’uovo ci porterà qualche novità per cui dovremo fare sacrifici per salvare l’estate e il Natale 2022. Eccetera. Finché il giocattolo non si rompe, si può continuare a giocare. Quindi, non mancare stasera, vedremo delle belle. Anche con sarcasmo: «Sono molto preoccupata per la variante sudafricana che buca i vaccini. Spero che i nostri governanti, che tanto ci amano, decidano di chiudere tutto per salvare il Santo Natale e metterci al sicuro in casa, in attesa che Big Pharma produca nuovi vaccini per il nostro bene» (Ilaria @IlariaBifarini – Twitter, 27 novembre 2021).

E se la narrazione Omicron si rivelasse la più grande fake news degli ultimi tempi? Stati tranquilli, il giornalismo pigro dormirà e riprenderà ad oziare.

All’attenzione del giornalismo pigro: «A quelli che dicono di andare in Corea del Nord o in Afghanistan per capire cosa sia la vera perdita di libertà vorrei dire che una situazione ingiusta non diventa giusta solo perché altrove vi è un’ingiustizia maggiore» (Martina @Smartitina – Twitter, 26 novembre 2021).

«Una società irreligiosa non può sopportare la verità della condizione umana. Preferisce una bugia, non importa quanto idiota possa essere»
(Nicolas Gomez Davila).

«Dispiace deludere ma la sofferenza è una parte, da sempre, della condizione umana e la morte è inevitabile. Però la notizia è che c’è un significato sia nella sofferenza che nella morte»

(Kattoliko Pensiero @kattolikamente
– Twitter, 27 novembre 2021).

QUESTO È UN FATTO GRAVISSIMO. DA REGIME FASCISTA. «No Green Pass, fermi polizia: Milano, dimostranti identificati #nogreenpass #covid #polizia» (Twitter, 27 novembre 2021).

«Comincia a venirmi il sospetto che a volte disastro economico e disordini sociali siano dal “sistema” non solo previsti ma pianificati. E benvoluti» (Martina Pastorelli @CathVoicesITA – Twitter, 27 novembre 2021). Dai tempi non sospetti è già una certezza.

Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.

I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi sabato 27 novembre 2021

Positivi al Sars-CoV-2:
ricoverati con sintomi di malattia da Sars-CoV-2 (COVID-19): 4.826 (+78) [Occupazione all’8%]
in terapia intensiva: 624 (+18) [con 58 nuovi ingressi del giorno] [*] [Occupazione al 7%]
deceduti: 133.627 (+90)

Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose; oppure monodose): 45.610.089 (84,45% degli over 12) [Aggiornato al 28 novembre 2021 ore 07:12] [**]

[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione. Anche se sarebbe opportuno sapere chi tra coloro che sono usciti dalla terapia intensiva sono guariti o in fase di guarigione, oppure deceduti.
[**] La vaccinazione in tempo reale [cioè, in differita… e anche molto]: QUI.

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 207 (-).

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

«Stava accompagnando il figlio a Milano che avrebbe dovuto sottoporsi ad un intervento chirurgico, quando, durante il viaggio, si è sentito male in un’area di servizio dell’autostrada del Sole ed è morto. Aveva 53 anni Roberto» (Matteo Mattioli @autocostruttore – Twitter, 27 novembre 2021).

«Guarda la tv con la moglie, poi il malore improvviso: Cristiano muore a 44 anni» (Matteo Mattioli @autocostruttore – Twitter, 27 novembre 2021).

«Attualmente, in due rinomate strutture della Capitale, sono ricoverate due ragazzine di anni 14. In un caso il ciclo è totalmente scomparso da mesi. Nell’altro, causa emorragie quotidiane, stanno valutando rimozione ovaie. La responsabilità è di tutti, genitori compresi» (Zombie Buster @ZombieBuster5 – Twitter, 27 novembre 2021).

«Si segnala un numero cospicuo (gigantesco) di donne in età fertile con problemi al ciclo mestruale successivi all’inoculazione del siero sperimentale CD #VacciniCovid. Credo sia ora di promuovere indagini in tal senso e denunciare il problema» (Zombie Buster @ZombieBuster5 – Twitter, 20 agosto 2021).

«Sono vaccinata, ma sono una persona a cui non piacciono falsità, misteri, ipocrisia e imposizioni politiche senza senso che vengono dall’alto. A Masone 25 anziani in una RSA tutti contagiati di Covid-19, dopo terza dose di vaccino. Curati da Bassetti, di corsa con monoclonali» (Lu16039 @Lu16039Luludim – Twitter, 26 novembre 2021).

«Se solo Draghi sapesse quanti vaccinati c’erano oggi a Torino non dormirebbe stanotte. CI STIAMO UNENDO. Un miracolo. Grazie vaccinati, grazie, ci avete commosso. #NoGreenPass» (Francesco Mosca @FmMosca – Twitter, 27 novembre 2021).

«Non sanno cosa sta per succedere» (dott. @marcoranieri72 – Twitter, 27 novembre 2021).

«Mario Monti in TV invoca il ministero della propaganda (o comunicazione di guerra, o Censura). “Dosaggio, controllo, comunicazione meno democratica. Dobbiamo accettare limitazioni della libertà”. Che fosse fascista non c’era dubbio. La confessione in diretta TV non me l’aspettavo» (La durezza del vivere @durezzadelviver – Twitter, 21 novembre 2021).

«”Somministrazione dell’informazione”… Già questo basta. Abbiamo dei senatori da fare impallidire i funzionari del Partito comunista cinese. Ma vi sentite quando parlate? #inonda Mario Monti: “Bisogna trovare delle modalità meno democratiche nella somministrazione dell’informazione, in una situazione di guerra si devono accettare delle limitazioni alle libertà” @concitadeg @DAVIDPARENZO [QUI] (La7 @La7tv)» (Federico Punzi @jimmomo – Twitter, 27 novembre 2021).

Il sindacato di polizia “Coordinamento Sindacale Appartenenti Polizia” (Cosap) diffida il Governo dall’obbligo del siero
di Marco Tosatti
Stilum Curiae, 27 novembre 2021


Mi sembra interessante portare alla vostra attenzione questo documento del Coordinamento Sindacale Appartenenti Polizia (Cosap) , con cui si diffida il Governo dall’imporre l’obbligo vaccinale per le forze dell’ordine. La  lettera è indirizzata al premier Mario Draghi, ai ministri Lamorgese, e Speranza e ai dipartimenti di pubblica sicurezza del ministero degli Interni. Cosap (Coordinamento sindacale appartenenti alla polizia) sottolinea la propria contrarietà “a forme di discriminazione legate al compimento o meno del ciclo vaccinale ed ancor di più è contraria all’imposizione dell’obbligo vaccinale in generale ed in particolare per la categoria che si fregia di rappresentare, gli operatori della Polizia di Stato”. Il Coordinamento ribadisce la convinzione che “si debba garantire a tutti la libertà di scelta se sottoporsi o meno ad un determinato trattamento sanitario”.

Il Cosap contesta la decisione del governo di rendere obbligatoria la terza dose per alcune categorie (operatori sanitari, forze dell’ordine e personale scolastico), e in particolare contesta la validità dei dati inclusi nella circolare ministeriale. “Accade però che, leggendo i dati dell’ultimo Report esteso dell’ISS (Istituto superiore di sanità)”, pubblicato lo scorso 7 novembre “emerge un dato di diverso tenore. In esso si evidenzia come vi siano stati 424 casi di persone non vaccinate ricoverate in terapia intensiva, dunque il 64% del totale. La restante percentuale è composta da persone che hanno già iniziato la profilassi vaccinale, avendo fatto almeno una dose. Anche a voler considerare solo i vaccinati con doppia o tripla dose (booster), essi rappresentano comunque il 33,8% dei casi”. Si sottolinea anche che la situazione delle terapie intensive è ancora buona. Cosap si è schierata a favore “della libertà di scelta se vaccinarsi o meno e tale diritto può concretamente essere esercitato solo se le informazioni vengono correttamente fornite, illustrando i vantaggi e gli eventuali svantaggi della vaccinazione diversificati per le diverse casistiche”. Citando poi uno studio dell’università di Newcastle secondo il quale “i guariti da Covid potrebbero essere danneggiati da un’eventuale vaccinazione: su 972 operatori sanitari che avevano contratto il virus, quelli che si sono successivamente sottoposti all’inoculazione hanno visto aumentare i rischi di eventi avversi”.

Qui sotto trovate il documento nella sua interezza. Buona lettura.

Oggetto: Diffida dall’inoculazione obbligatoria dei vaccini per il SARS-CoV-2.

Ill.mo Signor Presidente Draghi, questa O.S. COSAP, ha sempre e con fermezza, manifestato la sua contrarietà̀ a forme di discriminazione legate al compimento o meno del ciclo vaccinale ed ancor di più è contraria all’imposizione dell’obbligo vaccinale in generale ed in particolare per la categoria che si fregia di rappresentare, gli operatori della Polizia di Stato.
Siamo fermamente convinti che si debba garantire a tutti la libertà di scelta se sottoporsi o meno ad un determinato trattamento sanitario.
Prendiamo atto che con la circolare del Ministero dell’Interno- Dipartimento della Pubblica Sicurezza- Direzione Centrale di Sanità, n° 850/A-20865 del 19.11.2021, codesto Dipartimento ha fornito opportuni aggiornamenti sulla somministrazione della terza dose di vaccino anti SARS-CoV-2. In essa si fa riferimento ad un dato della SIAARTI, che immaginiamo derivi da studi validati dalla comunità̀ scientifica – cui tutti dovremmo affidarci come opportunamente suggerito nella circostanza, secondo il quale allo stato attuale il 95% dei posti letto in terapia intensiva sarebbe occupato da soggetti non vaccinati.
Accade però che, leggendo i dati dell’ultimo Report esteso dell’ISS (Istituto superiore di sanità), relativo, tra le altre cose, al monitoraggio delle terapie intensive nel periodo 08/10/2021 – 07/11/2021(vedasi tabella di seguito), emerge un dato di diverso tenore. In esso si evidenzia come vi siano stati 424 casi di persone non vaccinate ricoverate in terapia intensiva, dunque il 64% del totale. La restante percentuale è composta da persone che hanno già iniziato la profilassi vaccinale, avendo fatto almeno una dose. Anche a voler considerare solo i vaccinati con doppia o tripla dose (booster), essi rappresentano comunque il 33,8% dei casi, una percentuale ben maggiore del 5% citato nella circolare. Non si comprende questa difformità̀ di dati così lampante, atteso che il report in questione deriva proprio da una fonte autorevole quale è l’Istituto Superiore di Sanità che peraltro, a differenza delle percentuali fornite dall’associazione SIAARTI, espone dati dettagliati e particolareggiati, che danno contezza dei meccanismi di calcolo. La stessa SIAARTI ha lanciato l’allarme per il prossimo collasso delle terapie intensive ma, sempre dai dati dell’ultimo report n°79 dell’I.S.S. si legge: “Il tasso di occupazione delle risulta che le terapie intensive è al 5,3% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute del 16/11/2021); il tasso di occupazione delle aree mediche a livello nazionale è pari al 6,9%”.
La COSAP è da sempre per la libertà di scelta se vaccinarsi o meno e tale diritto può̀ concretamente essere esercitato solo se le informazioni vengono correttamente fornite, illustrando i vantaggi e gli eventuali svantaggi della vaccinazione diversificati per le diverse casistiche. Nella circostanza, ci teniamo a sottolinearlo, non è nostra intenzione dibattere sulla efficacia del vaccino, quanto piuttosto pretendere che gli studi ed i relativi dati vengano riportati nella loro interezza e possano essere validamente consultati, proprio nell’ottica appena esposta. Altrimenti potrebbe anche accadere che chi pensa di “essere al riparo” dalla morte da Covid-19, avendo completato il ciclo vaccinale, possa abbassare la guardia e non proteggersi correttamente con le usuali misure di profilassi.
Segnaliamo un aspetto molto importante per la salute dei colleghi, che stando ad un recente studio dell’Università̀ di Newcastle, addirittura i guariti da covid potrebbero essere danneggiati da un’eventuale vaccinazione: una ricerca ha evidenziato come su 972 operatori sanitari che avevano contratto il Covid, quelli che si sono successivamente sottoposti all’inoculazione hanno visto “aumentare i rischi di eventi avversi”. Sul tema il dottor Paolo Gasparini -direttore di Genetica Medica a Trieste e membro del Consiglio Superiore di Sanità- ha spiegato: “sono immuni contro tutte le porzioni del virus a differenza dei vaccinati che sono stati immunizzati solamente contro la proteina Spike (una parte del virus). Diverse pubblicazioni scientifiche inoltre dimostrano chiaramente che l’immunità̀ naturale è maggiore e di più̀ lunga durata di quella determinata dai vaccini”. Chi guarisce, dunque, dovrebbe essere escluso dalla campagna di somministrazione: “Normalmente nei soggetti guariti da un’infezione virale e con anticorpi circolanti non si procede ad una vaccinazione. Non si capisce quale è il razionale per fare un’eccezione”.
Al dott. Gasparini fa eco il prof. Massimo Galli che sul tema ha dichiarato: “Sa chi, secondo me, non deve essere vaccinato? I tantissimi guariti che hanno un gran bel po’ di anticorpi e che è assurdo vaccinare, perché spesso diamo loro effetti collaterali e non aggiungiamo molto alla loro capacità di difendersi”. Sempre Galli si esprime così: “in Italia” secondo i dati “abbiamo 4,6 milioni di guariti dal covid, probabilmente sono 7 milioni in tutto. Siamo oltre il 10% della popolazione italiana che ha già incontrato il virus. La politica delle vaccinazioni verso queste persone dovrebbe essere diversa; non è detto comunque che per loro le vaccinazioni siano sempre un vantaggio. Ci sono nazioni in Europa in cui la presenza acclarata di anticorpi dopo la malattia consente una sorta di green pass”, osserva.
Non si può̀ tacere che allo stato attuale, valutando i numeri, cioè̀ i ricoveri e l’occupazione delle terapie intensive, non appare assolutamente logica una normativa, di natura emergenziale, che imponga a determinate categorie l’obbligo vaccinale. Qualora ciò avvenga, non essendo dinanzi ad una somministrazione vaccinale “libera” e previa sottoscrizione di consenso informato, riteniamo che non debba operare il c.d. “Scudo Penale” (Artt. 3 e 3-bis d.l. n. 44 del 2021, conv., con modif., in L. n. 76 del 2021) e pertanto che il personale medico/infermieristico inoculatore, appartenenti o meno all’amministrazione della P.S., nonché́ lo Stato in senso ampio, debbano farsi carico di qualsivoglia effetto avverso correlato alla somministrazione dei vaccini de quo.
Sull’autorevole rivista scientifica The Lancet è comparso recentemente un contributo di Günter Kampf (docente appartenente alla facoltà di Igiene e Medicina Ambientale dell’Università̀ di Greifswald, in Germania) per cui vi sono prove crescenti che gli individui vaccinati continuano ad avere un ruolo rilevante nella trasmissione del virus, “In Massachusetts, USA, sono stati rilevati un totale di 469 nuovi casi di COVID-19 durante vari eventi nel luglio 2021 e 346 (74%) di questi casi riguardavano persone completamente o parzialmente vaccinate, di cui 274 (79%) erano sintomatici”. “I valori di soglia del ciclo erano similmente bassi tra le persone completamente vaccinate (media 22,8) e le persone non vaccinate, non completamente vaccinate o il cui stato di vaccinazione era sconosciuto (media 21,5), indicando un’elevata carica virale anche tra le persone che erano completamente vaccinate”. Si legge ancora nel contributo uscito su The Lancet: “Negli Stati Uniti, al 30 aprile 2021, sono stati segnalati un totale di 10.262 casi di COVID-19 nelle persone vaccinate, di cui 2.725 (26,6%) erano asintomatici, 995 (9,7%) erano ricoverati in ospedale, e 160 (1,6%) sono morti”. Scrive ancora il docente tedesco: “In Germania, il 55,4% dei casi sintomatici di COVID-19 in pazienti di età pari o superiore a 60 anni riguardava individui completamente vaccinati e questa percentuale aumenta ogni settimana”.
È dimostrato scientificamente che questo vaccino non offre grandi chance nel frenare il contagio facendo conseguentemente venir meno i necessari presupposti di ragionevolezza e proporzionalità̀ utili, a giudizio della scrivente O.S., al superamento del vaglio di legittimità̀ costituzionale per imporre l’obbligo vaccinale.
Il sindacato di Polizia COSAP è contrario a tale scenario e con la presente diffida formalmente le SS.VV. , per ogni ambito specifico, dal prevedere per decreto l’obbligatorietà̀ per i poliziotti che liberamente hanno scelto di non aderire alla campagna vaccinale; altresì̀ diffida dal porre in essere qualsivoglia provvedimento (ad es. sospensione dal servizio, cambio di mansione, blocco stipendiale…) che interessi il personale che si sottragga al paventato obbligo vaccinale che, con sempre maggiore insistenza, viene prospettato dai media per poi empiricamente tramutarsi in provvedimenti di legge.
Invitiamo il governo a non andare oltre e confidiamo sul fatto che questo nostro scritto possa indurre a delle profonde riflessioni e scongiurare l’imposizione dell’obbligo vaccinale.
LA SEGRETERIA NAZIONALE COSAP

Anche se la vaccinazione contro il Sars-CoV-2 non garantisce l’immunità, quindi di contagiarsi e di contagiare, secondo i dati dell’Unione Europea, più alto è il tasso di vaccinazione in un Paese, più basso è il tasso di mortalità con Covid-19. Ricordiamo anche che secondo i regolamenti dell’Unione Europea, che sono leggi nei Paesi Membri, l’obbligo vaccinale non può essere generalizzata e il Green Pass non può essere usato come mezzo di ricatto o punizione, di discriminazione.
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