Papa Francesco: tutti abbiamo bisogno di approfondire la fede e il senso della vita

“Tutti specialmente oggi, abbiamo bisogno di andare all’essenziale della fede cristiana, di approfondirla, e di confrontarla con le problematiche attuali. Ma penso che questa Enciclica, almeno in alcune parti, può essere utile anche a chi è alla ricerca di Dio e del senso della vita.” Papa Francesco subito dopo la preghiera dell’ Angelus di mezzogiorno parla della enciclica dei Papi, come ormai la chiamano tutti. “Per l’Anno della fede- dice Francesco- il Papa Benedetto XVI aveva iniziato questa Enciclica, che fa seguito a quelle sulla carità e sulla speranza. Io ho raccolto questo progetto e l’ho portato a termine.”
Nel commento del Vangelo il Papa ha ricordato che “Gesù non vuole agire da solo, è venuto a portare nel mondo l’amore di Dio e vuole diffonderlo con lo stile della comunione, della fraternità.” La missione non è “socializzare” ma annuncio del Regno di Dio “a tutti si porta la pace di Cristo, e se non la accolgono, si va avanti. Ai malati si porta la guarigione, perché Dio vuole guarire l’uomo da ogni male. Quanti missionari fanno questo! Seminano vita, salute, conforto alle periferie del mondo.” Chi sono i discepoli? “Possiamo pensare agli altri ministeri nella Chiesa, ai catechisti, ai fedeli laici che si impegnano nelle missioni parrocchiali, a chi lavora con gli ammalati, con le diverse forme di disagio e di emarginazione; ma sempre come missionari del Vangelo, con l’urgenza del Regno che è vicino” spiega il Papa. E aggiunge: “Non dobbiamo vantarci come se fossimo noi i protagonisti: protagonista è il Signore la sua grazia. E la nostra gioia è solo questa: essere suoi discepoli, suoi amici.”
Il Papa ha poi salutato i giovani della Diocesi di Roma. 1500, che si preparano a partire per Rio de Janeiro per la Giornata Mondiale della Gioventù:“Cari giovani, anch’io mi sto preparando! Camminiamo insieme verso questa grande festa della fede; la Madonna ci accompagni.”
A guidare i giovani in piazza il vescovo ausiliare Lorenzo Leuzzi, direttore dell’Ufficio per la pastorale universitaria, e don Maurizio Mirilli, direttore del Servizio per la pastorale giovanile. «Siamo molto felici – sottolinea don Maurizio – di questo numero che è inaspettato, considerando la crisi economica, e che è stato raggiunto anche attraverso l’impegno di tantissime parrocchie e gruppi giovanili». Dieci ragazzi partiranno grazie ai proventi della vendita del libro «365 motivi per non avere paura» di cui è autore lo stesso don Mirilli. «Partiremo prima della Gmg – racconta il sacerdote – per vivere la settimana missionaria a Fortaleza e partecipare all’Alleluia Festival: una grande opportunità per vedere come i giovani cattolici brasiliani riescono ad annunciare il Vangelo a centinaia di persone». Anche chi rimarrà a Roma potrà vivere lo spirito più autentico della Gmg. Le parrocchie della XXIX prefettura, infatti, hanno organizzato un programma che ripropone in contemporanea gli stessi momenti vissuti a Rio: le catechesi al parco Schuster, vicino alla basilica di San Paolo fuori le Mura, e sulla spiaggia di Ostia; la Via Crucis davanti alle catacombe di Generosa; la Messa all’Istituto delle Pie Discepole del Divin Maestro in via Portuense