Numeri ufficiali Covid-19 del 10 novembre 2021. Vengono raggiunti livelli di incitamento all’odio già visti prima, in un passato nemmeno troppo lontano. Siamo sull’orlo dell’abisso

«Lo affermo con sicurezza: mai propaganda fu più vergognosa di questa. Strumentalizzare la disabilità per colpire – ancora una volta – il libero pensiero e la libera scelta di cittadini rei di avere delle opinioni è l’operazione più turpe e nauseante a cui abbia mai assistito» (Azzurra Barbuto @AzzurraBarbuto – Twitter, 10 novembre 2021).
«Non volevo crederci, non potevo crederci. Alla fine ho dovuto crederci, perché non è un fotomontaggio, ma una vera campagna pubblicitaria fatta sulla pelle dei disabili, a cui si mettono in bocca frasi disgustose che sono un incitamento all’odio mai visto prima, o, meglio, purtroppo già visto prima, in un passato nemmeno troppo lontano» (Stefano Burbi).
«Anch’io confesso che non credevo si potesse giungere ad abissi così vergognosi. Mi spiace per voi tutti che vi siete prestati: davvero vi è andata peggio!» (Mauro Visigalli).



Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.
I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi mercoledì 10 novembre 2021
Positivi al Covid-19:
– ricoverati con sintomi: 3.447 (+11) [Occupazione al 6%]
– in terapia intensiva: 423 (+2) [con 34 nuovi ingressi del giorno] [*] [Occupazione al 5%]
– deceduti: 132.551 (+60)
Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose; oppure monodose): 45.271.014 (83,82% degli over 12) [Aggiornato al 10 novembre 2021 ore 19:17] [**]
[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione. Anche se sarebbe opportuno sapere chi tra coloro che sono usciti dalla terapia intensiva sono guariti o in fase di guarigione, oppure deceduti.
[**] La vaccinazione in tempo reale [cioè, in differita…]: QUI.
Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia
Media giornaliera dei decessi: 211 (-).

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.
Come si è potuto notare da tempo – e l’abbiamo ancora ricordato l’altro giorno – di spazio per i “Numeri ufficiali Covid-19 del 9 novembre 2021”, di cui parla il titolo, ne è rimasto poco. Continuiamo ad aggiornare i dati sommari dell’ospedalizzazione, dei decessi e della vaccinazione (con particolare attenzione ad alcuni punti cruciali). Ovviamente, non dimentichiamo per esempio il fatto dei quasi 100.000 in isolamento domiciliare (ovvero in lockdown individuale). Ma questo numero dice niente, se non viene fatta la divisione tra positivi sani e positivi malati, nella neo-lingua orwelliana (che nasconde nel fingere di comunicare) chiamati in modo fuorviante non sintomatici e sintomatici.
Invece, ogni giorno proviamo di offrire in questo appuntamento serale – come abbiamo fatto dall’inizio, da più di 600 giorni ormai – delle informazioni sparse in una specie di rassegna senza schema prefissato, scegliendo tra le notizie diffuse principalmente tramite i social e i siti non allineati alle veline agit-prop governative (senza dimenticare queste ovviamente). Va ricordato che il termine agit-prop è una locuzione russa, l’abbreviazione dei sostantivi “agitacija” (agitazione) e “propaganda”, con il significato di “Sezione per l’agitazione e la propaganda” nei Comitati del Partito Comunista dell’Unione Sovietica, al vertice del sistema totalitarista sovietico.

È una farsa, ancora più che un fake news, l’affermazione che solo i non vaccinati si contagiano e muoiono. Non regge il confronto con i fatti. Ieri, nel Lazio sono decedute quattro persone completamente vaccinati (Fonte Regione Lazio).
“No Green Pass” non è uguale a “No Vax”. È da denuncia, definire “no vax” – appiccicando addosso intenzionalmente una etichetta volta a scatenargli contro l’odio sociale – coloro che con orgoglio e convinzione sostengono la libertà di scelta in relazione alla vaccinazione contro il Covid-19 e l’incostituzionalità dell’infame Green Pass.
“Pandemia di non vaccinati” è una fake news. «Ma se i non vaccinati effettuano il tampone ogni 48h e risultano negativi nel 99.9% dei casi, come fa ad esserci una pandemia di non vaccinati? Semplicemente non esiste» (L e o n a r d @Leonard1306 – Twitter, 10 novembre 2021).
«Dicono che non si possa più manifestare in centro. Le manifestazioni in periferia o in montagna le avete mai viste? Io mai. Ah, giusto in centro soltanto ambientalisti e influencer, o aspiranti tali, tifosi del ddl Zan» (Azzurra Barbuto @AzzurraBarbuto – Twitter, 9 novembre 2021).
«Che poi, anche byoblu ha intervistato direttamente le attività commerciali e nelle interviste NESSUNO ha evidenziato cali di fatturato per via delle manifestazioni… Quindi facciamoci una domanda: chi le fa girare queste notizie?» (Ciri Nunzio @NunzioCiri – Twitter, 9 novembre 2021).
«E anche oggi: “pandemia dei non vaccinati”, “quarta ondata alle porte”, “non vaccinati criminali”, “lockdown dei non vaccinati”, “terapie intensive intasate dai non vaccinati”, “manifestanti infetti e pericolosi”, “terza dose per tutti”, “il Green Pass rende liberi”.
Siccome a breve cominceranno le vaccinazioni forzate di bambini innocenti dai 5 anni in su, ecco che improvvisamente giornali e tv parlano di strage di contagi tra bimbi. Tragedia! Pericolo! Apocalisse!
Il tempismo è quanto mai sospetto» (Azzurra Barbuto @AzzurraBarbuto – Twitter, 9 novembre 2021).
A Parma Mattarella tuona contro i no Green Pass. Ma forse gli è sfuggito un dettaglio e ci pensa Max Del Papa su Nicolaporro.it a farglielo notare…

Mattarella, queste piazze erano Covid free?
La preoccupazione per gli assembramenti a targhe alterne
di Max Del Papa
Nicolaporro.it, 10 novembre 2021
Siamo, si direbbe, alla sclerotizzazione. Da una parte il potere, le sue facce, dure, marmoree o ceree, dall’altra i cittadini che oggi non usa più blandire come popolo in quanto percepiti come nemici, dal momento che si permettono di non essere entusiasti, addirittura di contestare due anni di scelte discutibili quando non sciagurate da chi li comanda. Tra i duri, inusualmente, il presidente Mattarella che a Parma, all’assemblea dei sindaci, ha usato parole pesanti, abbandonando lo stile felpato al quale ci aveva abituati: “In queste ultime settimane manifestazioni non sempre autorizzate hanno tentato di far passare come libera manifestazione del pensiero l’attacco recato, in alcune delle nostre città, al libero svolgersi delle attività”. Mattarella si riferiva evidentemente ai commercianti, in particolare tra Milano e Trieste, che si assumono esasperati delle continue sfilate dei no greenpass. Una esasperazione che monta ormai da sedici sabati, e che, lungi dall’esaurisi, sembra trovare nuova linfa ogni settimana che passa.
Il Capo dello Stato ha quindi proseguito su un registro ancor più severo: “Accanto alle criticità per l’ordine pubblico, sovente con l’ostentata rinuncia a dispositivi di protezione personale e alle norme di cautela anticovid, hanno provocato un pericoloso incremento del contagio. Le forme legittime di dissenso non possono mai sopraffare il dovere civico di proteggere i più deboli: dobbiamo sconfiggere il virus, non attaccare gli strumenti che lo combattono”. Il passaggio ulteriore era, se possibile, ancora più drastico, al limite della polemica: “E in ogni caso atti di vandalismo e di violenza sono gravi e inammissibili e suscitano qualche preoccupazione, sembrando, talvolta, raffigurarsi come tasselli, più o meno consapevoli, di una intenzione che pone in discussione le basi stesse della nostra convivenza”.
Il Presidente della nostra Repubblica, che parla o dovrebbe parlare a nome di tutti gli italiani, non sembra tradire incertezze: le manifestazioni “contro il vaccino”, più esattamente per la libertà del medesimo e del conseguente lasciapassare, suscitano preoccupazione, attaccano la sicurezza, sono fonte di pregiudizio per la comune convivenza. Senonché non si capisce come una sfilata pacifica possa impedire o rovinare il commercio e le normali attività degli esercenti; ammettiamolo pure, se vogliamo, ma aggiungiamo pure, per la completezza che si deve alla cronaca, che altri la vedono in modo diverso: “Ho un negozio e da due anni non vedevo in giro tanta gente”, c’è chi ha scritto su Twitter. In ogni modo, va o non va distinta, per amor di realtà, la sfilata inoffensiva di chi non accetta ulteriori vessazioni dalle escandescenze di infiltrati, provocatori, balordi di centri sociali che spetta alle forze dell’ordine distinguere e neutralizzare? Mettere tutti nel mucchio non finisce per criminalizzare chi non c’entra? A meno che non siano sfuggiti a tutti, nessun medium escluso, episodi di devastazioni e attentati ad opera di comuni cittadini. Vale la pena di ricordare che a ricevere gli idranti e gli sfollagente risultano essere stati i portuali di Trieste, seduti in terra col rosario tra le mani: mentre i social mostrano casi di giovani donne portate in Questura (come il portuale Puzzer, autore di una protesta personale e fermato per 5 ore…) senza tanti complimenti, anzi in modo piuttosto rude, essendo state trovate senza documenti. Il che, a termini di codice penale e anche di Cassazione, sostanzia, tra l’altro, un abuso di potere.
«Gli immigrati espulsi che rifiutano il tampone non possono salire sull’aereo e pertanto non vengono rimpatriati. Cronache dal Paese dei balocchi (per i clandestini!)» (Matteo Mattioli @autocostruttore – Twitter, 10 novembre 2021).
«Tutto il giorno che spulcio i report dell’ISS. Il dato dei 130.000 morti covid non esiste da nessuna parte. Si parla sempre e solo di 130.000 morti positivi al virus. Ma i positivi non hanno malattia grave 95 volte su cento. Vi rendete conto che hanno costruito tutto su un falso?» (Il Sofista @intuslegens – Twitter, 10 novembre 2021).
«Stiamo sbattendo contro un muro di gomma. ABBIAMO RAGIONE, non tornano i numeri dei tamponati, non tornano le statistiche, ma ricordatevi che stiamo cercando di dimostrare che stanno truccando i dati le stesse persone che hanno dichiarato 130.000 morti invece che 3.800» (Francesco Mosca @FmMosca – Twitter, 10 novembre 2021).


«Se, nel 2018, aveste saputo che alla fine ci sarebbe stato Premier Draghi con ministri del calibro di Lamorgese, Speranza, Orlando, Carfagna ecc., in tutta franchezza, voi sareste andati a votare?» (Stefano ✠ @InVeritatetweet – Twitter, 10 novembre 2021).

“Il Daspo a Puzzer è una una delle cose più brutte e meno intelligenti che abbia visto accadere negli ultimi 10 anni” (Senatore Alberto Bagnai in Aula del Senato).
Nel nostro pezzo Covid della sera del 7 novembre 2021 abbiamo riferito del caso TPI [QUI]:
«TPI. Quando il giornalismo è morto poi va in putrefazione. Roba per sciacalli e avvoltoi» (Enzo Pennetta @CriticaScient – Twitter, 7 novembre 2021).
Segue un assaggio dal numero di questa settimana di TPI-The Post Internazionale per comprendere quale roba viene spacciato per giornalismo d’inchiesta. Esilarante. Impagabile: «Sul pulpito, a celebrare la messa c’è Don Giorgio Ghio». Forte questa messa celebrata sul pulpito!!! Figuriamoci il livello del resto di questa “inchiesta”. E poi, quel signore che «porta una fede d’oro spessa, stretta intorno al dito gonfio (…) che ha due figlie femmine, inginocchiate accanto a lui [e] con la sua famiglia ha “inscenato un esorcismo intorno a Palazzo Chigi dove si è insediato il diavolo”». Complimenti. Meglio leggere Novella 2000.
E meno male che TPI si auto-racconta così: «TPI si caratterizza per un linguaggio chiaro, veloce e imparziale: le notizie che cerchi, sempre aggiornate, senza giri di parole. Offriamo contenuti di qualità che creano un legame potente con i lettori».
ESCLUSIVO | I no vax di Dio: la rete clandestina dei cattolici tradizionalisti anti-vaccino
Sul nuovo numero di TPI, in edicola da venerdì 5 novembre, l’inchiesta sulla rete clandestina dei cattolici tradizionalisti che fanno campagna contro i vaccini anti-Covid, opponendosi alla linea di Papa Francesco e del Vaticano
di Giulia Cerino
TPI, 4 novembre 2021 (…).
Stasera ritorniamo sul caso TPI con una dichiarazione del Prof. Massimo Viglione che segue.
«Una doverosa risposta e richiesta
In merito al dossier uscito su TPI, dove vi sono molte inesattezze (volendo usare il più cortese di tutti gli eufemismi) e la sottile (altro eufemismo) tattica di far passare l’intero mondo di tutti coloro che sono contrari al passaporto verde e all’imposizione vaccinista come una sorta di setta clandestina (hanno veramente coinvolto praticamente tutti, con puntuale scientificità sicuramente dovuta a informazioni di persone vicine a noi… inserendo però perfino chi invece è vaccinista – di tutto di più, insomma), rendo noto che stamane ho inviato con la mia PEC alla PEC della rivista e al suo direttore una richiesta – preparata con l’ausilio dell’Avvocato Luca Di Fazio – di pubblicazione di necessarie correzioni, concernenti quanto detto di erroneo su di me, ma anche su tutti in generale.
La pongo all’attenzione di tutti perché tutti sappiano.
Grazie
MV
Gentili Signori,
nel numero 8 (5-11 novembre 2021) del Vostro periodico, nel lungo servizio che avete dedicato al mondo che Voi definite, in maniera impropria e generalista, No-Vax, alla pagina 19 appaiono affermazioni sul mio conto non corrispondenti alla verità.
Vi chiedo pertanto la cortesia di rettificare quanto affermato pubblicando, con adeguata ed almeno pari evidenza, nel prossimo numero in uscita della rivista, quanto segue:
1) L’Associazione che presiedo non è una “confraternita”, ma si chiama “Confederazione dei Triarii” (come peraltro avevate correttamente scritto nell’articolo precedente).
2) Non sono mai stato “bandito dai social”: non ho infatti mai subito alcuna limitazione generalizzata all’utilizzo di tali strumenti di comunicazione, bensì solo Facebook mi ha irrogato, adducendo motivazioni generiche, sospensioni temporanee all’accesso alla piattaforma (come peraltro è uso fare con una miriade di persone che liberamente esprimono pensieri in applicazione delle peculiari, e certamente opinabili, “regole della community” sovente applicate in modo arbitrario e sulla base di presunte segnalazioni verosimilmente orientate secondo una sorta di propria linea editoriale);
3) Nello specifico, non mi hanno bloccato per divulgazione di “Fake news”, ma, alla luce di quanto appena detto nel punto 2, solo perché ho riproposto articoli di Monsignor Carlo Maria Viganò. Pertanto, nessun “bando” e nessuna “fake news”, ma solo una sorta di “reato di opinione” nel mondo di Facebook, se così possiamo dire;
4) Più in generale, l’intero dossier, nel quale è calata anche la mia persona, è strutturato per lasciare l’idea al lettore che si stia parlando di un mondo “clandestino” (come detto testualmente nei sottotitoli della prima di copertina) tradizionalista. Niente di più lontano dalla verità. Può piacere o meno quello che pensiamo e diciamo, ma tutto è fatto alla luce del sole: quello che diciamo lo diciamo pubblicamente in convegni o sui social, in modo ragionato ed argomentato; quello che scriviamo è pubblico e pienamente rispettoso delle norme di legge, e, soprattutto, operiamo nei termini del diritto di libertà di pensiero ed espressione come garantiti dalla Costituzione italiana.
Come detto, si può condividere o meno il nostro pensiero e la nostra azione pubblica, ma costituiamo una parte significativa di quei milioni (forse decine di milioni) di italiani che sono contrari all’imposizione sanitaria del vaccino come a quella del passaporto verde, e rivendicano le proprie libertà costituzionali e, più in generale, umane, alimentando un dibattito che dovrebbe essere percepito come naturale, e addirittura sano ed auspicabile, in una democrazia ormai matura come quella italiana.
Certo della Vostra pronta collaborazione nel pubblicare nel prossimo numero della rivista questa mia rettifica, porgo distinti saluti
Massimo Viglione
Staremo a vedere se lo pubblicano… E cosa fare».