Numeri ufficiali Covid-19 del 7 novembre 2021. L’indiscriminata lesione delle libertà fondamentali non può essere taciuta. Urgente uscire dallo stato di ipnosi collettiva

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«Complessivamente, ad alcuni maliziosi, potrebbe sembrare che i vertici che guidano la pandemia adottino ogni giorno di più questa massima di Pulcinella: “Ie nun so’ fesso, ma aggi’ ‘a fà ‘o fesso, pecché facenno ‘o fesso, ve pozzo fà fesse”» (Gian Battista Airaghi).

«Il y a un immense problème éthique à vacciner des enfants non pas pour eux-mêmes, mais pour les autres. Obnubilés par l’efficacité, les chiffres, la science, nous avons oublié dans cette crise la question la plus essentielle, celle de l’éthique [C’è un enorme problema etico nel vaccinare i bambini non per sé stessi, ma per gli altri. Ossessionati dall’efficienza, dai numeri, dalla scienza, in questa crisi abbiamo dimenticato la questione più essenziale, quella dell’etica» (Mathieu Slama).

Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.

I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi domenica 7 novembre 2021

Ricoverati con sintomi: 3.215 (+42) [Occupazione al 6%]
In terapia intensiva: 398 (+6) [con 26 nuovi ingressi del giorno] [*] [Occupazione al 4%]
Deceduti: 132.391 (+26)
Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose; oppure monodose): 45.128.420 (83,56% degli over 12) [Aggiornato al 7 novembre 2021 ore 19:12] [**]

[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.
[**] La vaccinazione in tempo reale: QUI.

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 211 (-1).

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

Come si è potuto notare da tempo, di spazio per i “Numeri ufficiali Covid-19 del 7 novembre 2021” di cui parla il titolo, ne è rimasto poco. Continuiamo ad aggiornare i dati dell’ospedalizzazione, dei decessi e della vaccinazione. Invece, ogni giorno proviamo – come abbiamo fatto dall’inizio di questo appuntamento serale, da più di 600 giorni ormai – di offrire delle informazioni sparse in una specie di rassegna senza schema prefissato, scegliendo tra le notizie diffuse principalmente tramite i social e i siti non allineati alle veline agit-prop governative. Va ricordato che il termine agit-prop è una locuzione russa, l’abbreviazione dei sostantivi “agitacija” (agitazione) e “propaganda”, con il significato di “Sezione per l’agitazione e la propaganda” nei Comitati del Partito Comunista dell’Unione Sovietica, al vertice del sistema totalitarista sovietico.

Milano, 6 novembre 2021. Nonostante la strategia della tensione a reti unificate, sempre più gente sta aprendo gli occhi e si unisce alle manifestazioni contro le misure liberticide del governo. Il Governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana si è detto “un po’” preoccupato per il corteo dei No Green Pass di ieri pomeriggio nel centro di Milano. Un po’… Scrive Cesare Giuzzi su Milano.corriere.it: «La sensazione per molti milanesi è che di fronte ai No pass le istituzioni stiano usando la mano morbida permettendo ai facinorosi di bloccare ogni sabato la città». Twitta Francesca Totolo: «Pacifici manifestanti No Green Pass schedati e portati in caserma mentre gli immigrati in stazione Centrale bivaccano e spacciano alla luce del sole».

Trieste, 6 novembre 2021, mattino (Federico Lordi). “Per una società senza discriminazioni, per l’inclusione, senza muri e cancelli, per la giustizia e la verità”.

«La Polizia di Stato ridotta a manganellare manifestanti pacifici per obbedire agli ordini di un Governo ignobile. Ma la Costituzione su cui hanno giurato non ammette queste violenze. Non ci sono scuse per questi comportamenti. Chi sono i fascisti? Perché questi poliziotti, vergogna del corpo, picchiano manifestanti inermi e pacifici? Quale è il motivo? Quale problema hanno?
DIGOS stile anni ’70. Stanno schedando in modo sistematico i partecipanti alle manifestazioni. In quel periodo chiunque esprimesse le proprie idee anche in modo pacifico era considerato un pericolo per il “potere”. Oggi uguale» (Cit.).

«A Trieste, infiltrati della polizia picchiano a tradimento persone inermi per scatenare la reazione della folla e così poterla manganellare. Se usano questi trucchi per zittirci, perché dovrebbero essere onesti quando parlano di Covid e vaccini? Draghi, la tua parola vale zero» (Il Sofista @intuslegens – Twitter, 7 novembre 2021).

Un manto d’acciaio sui cieli d’Europa. Lenta morte della democrazia liberale
di Marco Tosatti
Stilum Curiae, 7 novembre 2021

Un fedele lettore del nostro sito ci ha mandato questa riflessione, particolarmente appropriata dopo che il Governo, tramite il Ministero dell’Interno, quello che permette a decine di migliaia di clandestini di invadere il nostro Paese senza nessun problema (tanto hanno tutti il Green Pass, vero?) mette in atto politiche repressive e autoritarie e violente nei confronti di pacifici cittadini che civilmente protestano. Uno scenario che abbiamo visto nelle dittature, e che si svolge nel più assoluto silenzio – anzi, con l’approvazione – da parte dei giornali, ormai all’ultima fase della trasformazione in imbarazzanti gazzette di regime. E senza che la quasi opposizione e l’opposizione ufficiale sembrino trovare il coraggio, la voglia, lo stimolo di dignità a fare qualcosa per difendere gli ultimi brandelli di democrazia nel Paese. Buona triste lettura.

Un manto d’acciaio sui cieli d’Europa

La sera del 6 novembre si è scritta una pagina inquietante della storia recente italiana ed europea. Simultaneamente a Milano e a Lipsia le rispettive forze di polizia inviate a governare legittime manifestazioni di cittadini, hanno bloccato qualche centinaio di manifestanti in un cul de sac dal quale non hanno potuto uscire senza prima acconsentire a essere identificati.

L’episodio presenta evidenti risvolti problematici riconducibili a due temi principali: l’uso politico della forza pubblica e l’esistenza di un coordinamento sovranazionale delle operazioni.

Nel primo caso la manovra ha inteso inviare ai cittadini un segnale chiaro: se esprimete dissenso verso certi temi – a mente nessun’altra manifestazione ha mai ricevuto lo stesso trattamento – lo Stato può limitare la vostra libertà di movimento e potrebbe non limitarsi a identificarvi. Si tratta di un messaggio che intende produrre sul privato cittadino che non vive abitualmente la militanza politica – tali sono le persone che da quattro mesi scendono in strada nel silenzio quasi corale dei mezzi d’informazione – l’effetto paralizzante di una minaccia psicologicamente insostenibile.

Non meno allarmante è poi il fatto che la stessa tattica sarebbe stata adottata nelle stesse ore a Lipsia, in Germania, così da lasciare intuire l’esistenza di un’unica direzione strategica. Ora, non deve dimenticarsi che in Italia ha sede una forza di polizia multinazionale, l’Eurogendfor [*]: si tratta di un apparato militare con pieni poteri di polizia, anche in sostituzione o sovrapposizione o affiancamento alle forze dell’ordine nazionali e che in base al trattato istitutivo – recepito dall’Italia con voto unanime delle camere – gode di prerogative orwelliane. Il suo possibile impiego sul territorio degli stati europei non può non allarmare chi ritiene il rispetto della legittimità costituzionale un principio ineludibile.

Tenendo a mente questi due aspetti si può allora cogliere la portata dell’episodio. Dietro un’emergenza sanitaria dalla credibilità sempre più dubbia inizia a intravvedersi l’azione del braccio operativo di un sistema sempre meno velatamente totalitario. Significa che le nazioni europee potrebbero aver risvegliato il Moloch imprudentemente creduto defunto con la fine del secondo conflitto mondiale, quel cancro che ha consumato l’anima di questo meraviglioso continente, capace di essere al tempo stesso luce del mondo e porta degli inferi.

Sono convinto che sia più che mai urgente uscire dallo stato di ipnosi collettiva: distogliamo tutti lo sguardo dalle contese e dalle divisioni provocate ad arte e volgiamolo verso il punto da cui proviene il pericolo reale, quel mostro che vorrebbe obliterare le nostre libertà e precipitarci nella tenebra più fitta.

Ovviamente non si può concludere senza citare Chesterton, che sempre ci invita a guardare le cose per il giusto verso: “La notte sarà tre volte più buia su di te e il cielo diventerà un manto d’acciaio. Sai provar gioia senza un motivo, dimmi, hai fede senza una speranza?”

F.M.

[*] La Forza di gendarmeria europea è un corpo di polizia militare dell’Unione europea. Nata da un’iniziativa multinazionale di cinque stati membri dell’Unione europea è stata creata nel 2004 con lo scopo di provvedere ad una più efficiente gestione delle crisi internazionali fuori dai confini dell’UE [V.v.B.].

«Chi sostiene che le persone sane e non vaccinate diffondono la pandemia vanno denunciate per procurato allarme» (Mario Zampedroni @MZampedroni – Twitter, 7 novembre 2021).

«Sono ancora in attesa di uno studio che dimostri che bisogna vaccinare un guarito con anticorpi» (Bruno Santurbano @BSanturbano – Twitter, 6 novembre 2021).

«Modena, Giulia morta a 16 anni a 18 ore dal vaccino: “Vogliamo tutta la verità su nostra figlia”» (Matteo Mattioli @autocostruttore – Twitter, 7 novembre 2021).

«”Mi hanno detto che forse mi avevano vaccinata con una siringa usata”. Una ragazza 15 enne convocata all’ospedale di Berna, dove si era appena vaccinata con la seconda dose, per essere sottoposta ad analisi di HIV ed epatite» (Matteo Mattioli @autocostruttore – Twitter, 7 novembre 2021).

«Vaccinare i bambini e lockdown per i non vaccinati. Niente, vogliono arrivare a vedere il sangue nelle piazze. Accadrà, è inevitabile difronte a tanta violenza da parte dell’esecutivo del vile affarista. Arriveranno tempi terribili» (Marco Mori @MarcoMo37436232 – Twitter, 7 novembre 2021).

«Parlano già del lockdown dei non vaccinati, con tanto di controllo giornaliero da parte delle Forze dell’Ordine, per vedere che stia venendo rispettato. Bene, lo facessero. Nessuno firmerà nulla e sicuramente nemmeno rispetterà, ma sarà divertente vedere come giustificheranno varie cose:
1- l’aumento dei contagi e delle terapie, nonostante il Green Pass, i vaccinati, le mascherine e gli ipocondriaci;
2- il fatto che, sempre nonostante il Green Pass, ci sarebbe un enorme calo dei consumi;
3- forza lavoro decimata e riduzione dell’efficienza con grandi disagi ad ogni livello.
Anche perché sono stati furbi, dal momento che i tamponi li fanno solo i non vaccinati praticamente, il dato è tutto su di loro, ma nessuno considera l’aumento dei positivi vaccinati (ovviamente non detti) che si vanno ad aggiungere al calcolo ed ecco la nuova ondata pronta.
Il disastro è che potranno dire e fare ciò che vogliono, hanno creato ormai così tanto fideismo ne Lascienzah che anche con la verità sotto gli occhi saranno sempre fake news perché non le dice un Pregliasco o un Burioni. Andranno in tilt, ma non ammetteranno nulla» (Studenti contro il GreenPass – Roma @RomaNoGreenPass – Twitter, 7 novembre 2021).

«Il Tribunale Europeo sospende l’obbligo del Green Pass per i parlamentari UE» (LA LUCE CONTRO LE TENEBRE @GIORGIOMALAVOL1 – Twitter, 7 novembre 2021).

«TPI. Quando il giornalismo è morto poi va in putrefazione. Roba per sciacalli e avvoltoi» (Enzo Pennetta @CriticaScient – Twitter, 7 novembre 2021).

Segue un assaggio dal numero di questa settimana di TPI-The Post Internazionale per comprendere quale roba viene spacciato per giornalismo d’inchiesta. Esilarante. Impagabile: «Sul pulpito, a celebrare la messa c’è Don Giorgio Ghio». Forte questa messa celebrata sul pulpito!!! Figuriamoci il livello del resto di questa “inchiesta”. E poi, quel signore che «porta una fede d’oro spessa, stretta intorno al dito gonfio (…) che ha due figlie femmine, inginocchiate accanto a lui [e] con la sua famiglia ha “inscenato un esorcismo intorno a Palazzo Chigi dove si è insediato il diavolo”». Complimenti. Meglio leggere Novella 2000.

E meno male che TPI si auto-racconta così: «TPI si caratterizza per un linguaggio chiaro, veloce e imparziale: le notizie che cerchi, sempre aggiornate, senza giri di parole. Offriamo contenuti di qualità che creano un legame potente con i lettori».

ESCLUSIVO | I no vax di Dio: la rete clandestina dei cattolici tradizionalisti anti-vaccino
Sul nuovo numero di TPI, in edicola da venerdì 5 novembre, l’inchiesta sulla rete clandestina dei cattolici tradizionalisti che fanno campagna contro i vaccini anti-Covid, opponendosi alla linea di Papa Francesco e del Vaticano
di Giulia Cerino
TPI, 4 novembre 2021

Sono più di 10mila da Trieste a Palermo passando per Roma, Milano e Verona. Dicono che il vaccino è peccato e incitano alla ribellione. Sono fedeli, sacerdoti e alti prelati del Vaticano, che fanno la guerra a papa Francesco e allo Stato sul Covid e sui vaccini. La rete clandestina dei cattolici tradizionalisti anti-siero è al centro dell’inchiesta video di TPI, anticipata nel nuovo numero del settimanale, in edicola da venerdì 5 novembre.

Ecco la prima parte dell’inchiesta: Siamo a San Giuseppe a Capo le Case, nel rione Colonna, a Roma. Una delle poche chiese della città dove, in barba al distanziamento sociale, si può ancora fare la comunione ricevendo l’ostia direttamente dalle mani del sacerdote in bocca. Sul pulpito, a celebrare la messa c’è Don Giorgio Ghio, il sacerdote responsabile. Nato nel 1964, ordinato nel 1995, don Giorgio è a detta dei presenti «una persona garbata, colta e di grande spiritualità». Da qui dice messa in latino secondo l’antico rito: guardando l’altare e dando le spalle ai fedeli. Vestito di bianco con il copricapo nero, il sacerdote punta alle coscienze dei membri della sua comunità quando sostiene che «il vaccino anti-Covid va contro la morale perché è un farmaco che è stato prodotto e testato su cellule che hanno avuto a che fare con feti abortiti nel novecento». A dispetto della linea ufficiale della Congregazione della Chiesa per la quale «vaccinarsi è un atto d’amore e non c’è nulla d’immorale», don Giorgio diffonde nella sua parrocchia un messaggio opposto: «Vaccinarsi è peccato» quindi «disubbidire è lecito».

Durante la messa, pochi indossano la mascherina. Chiedo a un signore seduto vicino se posso levarla anch’io. Con grande naturalezza mi risponde che «qui dentro si può scegliere». Perché «le regole le decide la comunità». E non lo Stato italiano. Posso fare come mi pare quindi, come d’altra parte ha già fatto il signore inginocchiato sulla panca alla mia destra. Porta una fede d’oro spessa, stretta intorno al dito gonfio. La noto perché durante la messa si batte con forza il pugno contro il petto facendo il mea culpa contenuto nell’Atto di dolore. Scoprirò poi che ha due figlie femmine, inginocchiate accanto a lui, e che «per colpa del green pass» ha perso il lavoro perché «io il vaccino non me lo faccio». Il signore era alla manifestazione no vax a Roma con Forza Nuova. Lì con la sua famiglia ha «inscenato un esorcismo intorno a Palazzo Chigi dove si è insediato il diavolo».

«L’articolo di Gian Battista Airaghi apparso su Renovatio 21 illustra in modo esemplare il gioco delle tre carte messo in atto dal regime per arrivare a smaltire le decine di milioni di fiale di siero acquistate coinvolgendo adesso anche fasce di età che corrono molti più rischi presenti, a medio e lungo termine, dall’inoculazione che dal Covid 19. Un progetto che non esisterei a definire criminale. Ma siamo in mano a persone di un cinismo sconvolgente. E ancora sarò un po’ lento, ma dovete perdonarmi: c’è qualcuno che – ufficialmente, però – garantisce che chi si inocula il siero non si contagia e non contagia?» (Marco Tosatti – Stilum Curiae, 7 novembre 2021).

«Pandemia dei non vaccinati»: l’ultima truffa per vaccinare i bambini
di Gian Battista Airaghi
Renovatio 21, 5 novembre 2021

Da un paio di giorni la stampa italiana ha avuto istruzioni di introdurre una nuova espressione orwelliana: la «pandemia dei non vaccinati».

Questa espressione demonizzante  – a voler essere precisi –  è stata coniata  in Germania da Jens Spahn, ministro federale della Sanità nel quarto governo Merkel. Alcuni ironizzano che, infatti, si potrebbe percepire il Made in Germany.

Si tratta ovviamente, di una volgare menzogna.

Perché è una volgare menzogna la «pandemia dei non vaccinati»?

Prima di spiegarlo coi dati alla mano, diciamo subito perché proprio adesso si è avuta l’introduzione di quest’espressione discriminatoria e fuorviante.

I motivi sono due:
1) L’efficacia dei vaccini è di gran lunga inferiore a quella dichiarata dal governo. Adesso arriva l’inverno e si deve trovare un capro espiatorio, specialmente di fronte i cittadini che si sono piegati al green pass. Finché era estate si poteva raccontare che la campagna vaccinale stesse dando straordinari successi; ma – si sa- i coronavirus circolano meno in spiaggia. A fine ottobre, col freddo, si sono visti i primi cedimenti.
2) Proprio in vista dell’annuncio dei vaccini per i bambini tra i 5-11 anni, si deve trovare una scusa per presentare l’operazione con qualche senso scientifico. E, dato che nessuna autorità governativa nega che i bambini siano naturalmente immuni ai sintomi  gravi del COVID, allora devono ripiegare sulla balla della limitazione del contagio. I bambini sono per definizione rimasti i «non-vaccinati»; e adesso esisterebbe, guardacaso, una presunta  «pandemia dei non vaccinati»; quindi nei prossimi tempi  il problema che verrà  spacciato alle masse di minus habens sarà  di fatto la «pandemia dei bambini».

E torniamo alla truffa della “pandemia dei non vaccinati”. La narrativa tocca livelli che superano la spudoratezza. Prendiamo il Corriere del 5 novembre: «Chi non è vaccinato “rischia di contagiarsi 6 volte in più dei vaccinati se ha meno di 39 anni e all’incirca 4 volte in più dai 40 in anni in su”. È questa analisi dell’Istituto superiore di sanità effettuata calcolando l’incidenza dei nuovi positivi da COVID-19 su 100 mila abitanti ad aver convinto il governo sulla necessità di dare una nuova spinta alla campagna gestita dal generale Francesco Paolo Figliuolo».

«Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto superiore di Sanità questa è la situazione del periodo che va dal 24 settembre al 24 ottobre scorso: “Nella fascia d’età tra 12 e 39 anni ci sono stati in un mese 404 nuovi contagiati tra i non vaccinati contro 70 tra i vaccinati”».

Sarà vero? Ma nemmeno per sogno. A meno che non siano intervenute mutazioni genetiche nel popolo italiano negli ultimi 4 mesi.

Il trucco si fonda su quanto avevamo già spiegato e previsto ad agosto (articolo su ISS). Lo riassumiamo qui.

Si tratta di un fenomeno di deviazione logica, che in statistica scientifica si chiama bias. Il bias è un vizio logico nella raccolta e analisi dei dati. Da quando hanno introdotto il green pass, era ovvio che sarebbe via via sembrato che le persone non vaccinate si contagino di più.

Facciamo subito capire di che cosa si tratta, con un esempio pittoresco. A prova di bambini delle scuole elementari, visto che si parla di loro.
Immaginiamo di vivere in un Paese dove ci sia il blond pass, per il quale le persone bionde hanno automaticamente un certificato che ne attesta a priori la straordinaria istruzione; mentre le persone non-bionde (castane, rosse, calve etc.) devono fare dei test di cultura generale ogni 48 ore. Ebbene, secondo voi chi risulterebbe percentualmente più ignorante?

Le persone non-bionde, naturalmente. Dato che le persone bionde – non dovendosi sottoporre a test di cultura generale – sarebbero considerate istruite d’ufficio e non potrebbero nemmeno prendere brutti voti.
In questo ipotetico Paese la percentuale di «ignoranti» tra i non-biondi andrebbe anche crescendo: via via che tra questi molti comincerebbero a tingersi i capelli per diventare biondi. Finché resterebbero sempre meno soggetti non-biondi.

A quel punto il Ministero dell’Istruzione di questo fantomatico Paese, potrebbe dichiarare «dai nostri dati, le persone non-bionde diventano percentualmente sempre più ignoranti rispetto a quelle bionde».

Ecco, anche noi abbiamo una pandemia di ignoranti. È proprio il caso di dirlo.

E non fa nemmeno ridere. Non si tratta di un errore logico (un bias) commesso da imaginari ministri dell’Istruzione, ma dai ministri della Salute dell’Occidente. Si tratta di un errore di metodo, demenziale. O forse, truffaldino.

È evidente che: dato che i vaccinati hanno il green pass per 12 mesi, non si sottoporranno mai più a tampone a meno che non abbiano sintomi o non debbano andare al pronto soccorso o prendere qualche specifico volo aereo (verso gli USA, per esempio).

Mentre, al contrario, i non vaccinati devono sottoporsi a test ogni 48 ore (circa 1 milione ogni 48 ore) e se risultano positivi, automaticamente devono farlo tutti i loro familiari, sebbene asintomatici anche loro.

Guardiamo la tabella dell’ISS (Ministero della Salute della Repubblica Italiana) più recente e confrontiamola con quella di luglio-agosto.

Si nota qualcosa?

Eccome, di seguito faremo riferimento per comodità al cluster under 40. Il lettore può applicare lo stesso ragionamento a tutte le altre fasce anagrafiche.

Notiamo che, mentre ad agosto il rapporto di casi positivi (contagi) nei non vaccinati era di 1 su 682, oggi risulta essere 1 su 247.

Mentre nel cluster dei vaccinati under 40 il rapporto dei contagi è rimasto praticamente uguale da agosto a oggi: 1 su 1500 (1411-1513).

Che cosa significa questo?

Questo non significa che la variazione sia stata causata dal vaccino. Anzi, al contrario: se il vaccino funzionasse per limitare i contagi, ci si aspetterebbe che i contagi tra non vaccinati e vaccinati avrebbero dovuto ridursi. Infatti le persone vaccinate avrebbero dovuto proteggere anche le persone non vaccinate e proteggersi tra loro.

Tuttavia è accaduto il contrario, ma solo tra non vaccinati.

E quindi vediamo che da quanto esiste il green pass, più persone si vaccinano, più aumentano i contagi tra non vaccinati. Tra vaccinati il rapporto è rimasto invariato.

Siccome gli italiani non sono mutati geneticamente da giugno 2021, questo può significare solo che l’aumento dei contagi tra non vaccinati è semplicemente dovuto al fatto che si devono fare il tampone ogni 48 ore. In poche parole, banalmente, «chi più cerca, più trova».

Il tasso di contagi tra vaccinati invece è rimasto immutato perché le persone vaccinate non facevano il tampone già prima che entrasse in vigore il green pass, da mesi. E continuano a non farne.

D’altra parte, se non si concedesse che esista questo bias nei dati, si farebbe un autogoal contro i vaccini: gli italiani sono vaccinati al 85 % e hanno più contagi di quando erano vaccinati al 60%. Ma solo tra non-vaccinati.

A meno che non si voglia concludere che il vaccino peggiora la circolazione del virus, conviene a tutti concedere l’esistenza di un bias nella raccolta dei dati.

Non è incoraggiante però: si deve concludere o che la vaccinazione peggiora il contagio o che ci stanno truffando nella raccolta dei dati. Tertium non datur, come si dice in logica.

Ciò detto, affermare che esista una «pandemia dei non vaccinati» – cioè che il contagio avvenga ormai tra non vaccinati – è un’affermazione smentita dallo storico dei dati epidemiologici. Una volgare truffa. O forse una vera pandemia di ignoranza del metodo scientifico.

D’altra parte che possano esistere incomprensioni potrebbe essere plausibile. Ad esempio, vediamo l’ex direttore dell’EMA (Agenzia Europea del Farmaco), Guido Rasi, che parrebbe non aver ben chiaro che cosa sia la tachipirina.

Complessivamente, ad alcuni maliziosi, potrebbe sembrare che i vertici che guidano la pandemia adottino ogni giorno di più questa massima di Pulcinella: «Ie nun so’ fesso, ma aggi’ ‘a fà ‘o fesso, pecché facenno ‘o fesso, ve pozzo fà fesse».

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