Gustare al meglio la Regina delle Mozzarelle, Sua Maestà la Mozzarella di Bufala campana

Rimaniamo ancora al Sud, per ritornare a una delle cose per cui vale la pena vivere. Anzi, Viver Meglio. Parliamo della dama bianca, la Regina dalla pelle di porcellana: Sua Maestà la Mozzarella di Bufala campana. Ma chi sa resisterle? E poi, diciamolo: dobbiamo proprio resistere?

La Mozzarella di Bufala è una di quelle cose che nessuno potrà mai sottrarci. Un simbolo dell’Italia. E per questo, dà particolare fastidio quando la Mozzarella di Bufala viene sfregiata, violentata da trattamenti impropri. Diciamo che si può comprare benissimo una mozzarella di bufala, si può dire da supermercato, che sia stata prodotta da più giorni, e tenuta in frigorifero: la data di scadenza di questo prodotto è di circa due settimane, se refrigerato e conservato nella sua acqua. Ok, con quel tipo di mozzarella si ha qualcosa di edibile, che porta proteine, grassi e sostanze nutritive. Ma lì ci fermiamo. Il piacere della vera mozzarella se n’è andato. Questo perché una mozzarella di bufala, per essere gustata al massimo delle sue qualità, va mangiata nel giro di 48 ore dalla sua preparazione. E mai, mai refrigerata per troppo tempo. Questo i produttori accorti lo sanno: difatti, per accontentare i mangiatori di Salerno e Caserta fanno la mozzarella in un modo, mentre per spedirla altrove la fanno in un altro, con una pasta lievemente diversa in modo che la sua curva ottimale di maturazione sia lievemente più lunga.
Un gran preambolo, perché volevamo rendervi edotti di uno dei nostri ultimi assaggi: la mozzarella del Caseificio della Masseria d’Elia, a Roccadaspide (Salerno). La famiglia Guarracino ci ha letteralmente stupito con un prodotto di una qualità quasi commovente: corposo, elastico ma giammai gommoso, pieno di umori lattei, una vera carezza per il palato. Il caseificio lavora appunto a Roccadaspide, il paesino cilentano famoso per le castagne, ma a breve distanza dalle capitali della mozzarella bufalina battipagliese: Capaccio e Paestum.
Per gustarla ovunque, fate riferimento al sito Buffami.it, un’impresa tutta al femminile, in cui Elena ha messo a partito il suo amore per la mozzarella. La mozzarella venduta è proprio quella della Masseria d’Elia, e la spedizione è gestita direttamente dal caseificio in prima persona. Il sito web fa da efficiente intermediario per rendere più semplice il compito dei ghiottoni impenitenti di tutt’Italia. Dunque, potete mettere le mani sulle golosità più svariate. Il consiglio è di privilegiare le mozzarelle più grandi: la Aversana da mezzo chilo, per esempio. Comunque in caseificio (Telefono 0828 1897372) fanno anche mozzarelle ancora più grosse, da un chilo e passa: chiedetele. Seno, c’è la treccia, e pure la buonissima versione della mozzarella affumicata, che è un divertissement sempre molto gradito. In ogni caso sono disponibili formati anche più piccoli, come la mozzarella da 250 grammi, oppure i bocconcini da 125 grammi. Inoltre, se si volesse qualcosa di diverso, ecco le scamorze e le grandi trecce stagionate, semplici o affumicate.
Una chicca da non trascurare è poi il caciocavallo di bufala, che ha l’inconfondibile sapore di quel latte, nonché altri formaggi bufalini più fantasiosi, tra cui quello piccante.
Questo articolo è stato pubblicato su Libero Quotidiano del 1° novembre 2021.