Numeri ufficiali Covid-19 del 27 ottobre 2021. Serra, 08.06.2010: «L’epidemia è un bluff». Sileri, 27.10.2021: «I numeri saliranno ma protetti grazie a Green Pass»

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Si alternano nello stato di follia. Dopo il Burioni con le sue burlesche, il Ricciardi l’incarnazione del lockdown, oggi il Sileri con il suo siluro contro il buon senso (e l’offesa all’intelligenza delle pecore nere): «L’Italia, rispetto all’Europa, è protetta grazie al Green Pass, è innegabile” ma “anche i nostri numeri tenderanno a salire: grazie al Green Pass però non facciamo passi indietro, non si chiude”. Lo ha detto il Sottosegretario di Stato alla Salute, Pierpaolo Sileri, spiegando che prima di poter togliere l’obbligo dell’infame passaporto verde è necessario “finire di mettere in sicurezza il Paese, riaprire tutto, togliere distanza e mascherina”. Non ci sono più parole per commentare scemenze del genere. #brancodibalordi

Uscire dallo stato di follia della distopia.

Poi, in chiusura del “pezzo dei numeri Covid” (numeri a pezzi, pochi ne sono rimasti…) di stasera, grazie a Nicola Porrò, rileggiamo cosa scrisse l’autorevole Michele Serra (chi conosce un giornalista mainstream che non si considera “autorevole” batta un colpo) nella sua comoda Amaca su la Repubblica, solo un decennio fa, in un’altra epoca, con diversa epidemia, eppure caratterizzata da quello stesso “isterismo salutista” di noi occidentali, così facili ad aderire ad ogni terrore “sanitario”. Come scrive oggi, distopicamente distaccato dalla realtà che fu.

Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.

I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi mercoledì 27 ottobre 2021

Ricoverati con sintomi: 2.615 (+11) [Occupazione al 5%]
In terapia intensiva: 341 (-) [con 27 nuovi ingressi del giorno] [*] [Occupazione al 4%]
Deceduti :131.954 (+50)
Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose; oppure monodose): 44.535.868 (82,46% degli over 12) [Aggiornato al 27 ottobre 2021 ore 17:15] [**]

[*]Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.
[**] La vaccinazione in tempo reale: QUI.

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 215 (-).

Esclusivamente per ricordare: secondo la tabella, che aggiorniamo da 615 giorni (dopo l’immagine si trova il link), nello stesso 27 ottobre di un anno fa – il 250° giorno – con un totale di 37.700 decessi, eravamo ad una media giornaliera di 151 decessi. Ecco, qualcosa vorrà pur dire. Certamente su cosa è successo di seguito, quando 4 giorni dopo, dal 31 ottobre 2020 la curva ha ricominciato a salire (e lo farà fino al 1° maggio 2021 – il 436° giorno – quando arrivato ad una media giornaliera di 278 decessi, è tornata a scendere.

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha affermato quanto segue: “Nella seconda metà di ottobre la Direzione Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano ha iniziato a somministrare la terza dose di vaccino contro il Covid-19, dando la priorità agli ultra sessantenni e alle persone con fragilità”.

«Io ieri ho fatto la cosiddetta “terza dose” e sono contenta di averla fatta. Insomma, diciamo che si sente, ecco. Quindi è una stimolazione aggiuntiva che avviene per moltissimi tipi di vaccino diverso. Però, insomma, alle persone che adesso si vaccineranno sappiate che si sente: ve lo dico in modo tale che poi dopo non vengano fuori chissà quali storie»: l’ha detto ospite a “Di Martedì” su La7, la virologa Ilaria Capua, laureata in Medicina veterinaria all’Università degli Studi di Perugia, con una specializzazione all’Università di Pisa in Igiene e Sanità Animale. Ecco, mentre la Capua diceva, che “chi non si vaccina paghi 2mila euro al giorno in caso di ricovero”, il Burioni la stava rubando il mestiere da veterinaria: «I non vaccinati resteranno chiusi in casa come sorci”.

Natale 2020
Mascherine: Ce l’ho
Distanziamento: Ce l’ho
Niente Tavolate: Ce l’ho
Vaccini: Assenti
Green Pass: Nel 1926 non ero ancora nato

Natale 2021
Mascherine: Ce l’ho
Distanziamento: Ce l’ho
Niente Tavolate: Ce l’ho
Vaccini: Ce l’ho
Green Pass: Ce l’ho, con cinque anni di anticipo al secolo passato

“Coi vaccini torniamo alla normalità”.

«Informazione monopolizzata dal Covid. In Tv e sui giornali non si parla altro che di Green Pass, vaccini e assurdi bollettini quotidiani dei contagiati. Si è perso il senso della misura. Sicuri che questo giornalismo sia migliore della classe politica che pretende di giudicare?» (Vittorio Sgarbi @VittorioSgarbi – Twitter, 26 ottobre 2021). Ne ha parlato recentemente anche la Dott.ssa Valentina Villano nella sua rubrica “La Mente-Informa”: (“Che noia, parlare sempre di vaccini”) [QUI].

A Trieste lo Stato ha toccato il fondo

«Li avete terrorizzati col Covid e le immagini delle terapie intensive e non si sono voluti vaccinare.
Gli avete detto che sarebbero morti soli e intubati, e non si sono voluti vaccinare.
Gli avete detto che non avrebbero potuto andare in vacanza, e non si sono voluti vaccinare.
Gli avete offerto pane e porchetta, e non si sono voluti vaccinare.
Gli avete tolto il ristorante e la discoteca
Niente.
Gli avete tolto il cinema ed il teatro.
Nulla.
Gli avete tolto il lavoro.
Hanno preferito perderlo.
Li avete chiamati ignoranti e fascisti, e li avete manganellati e atterrati con gli idranti.
Si sono rialzati.
Ora, che siano eroi o imbecilli, lo stabilirà la storia.
Ma quanti sono? Che pericolo costituiscono per loro stessi? Morire di Covid? Che muoiano.
Che pericolo costituiscono per gli altri? Infettarli? Beh, questo anche i vaccinati. E comunque se il resto della popolazione è ormai vaccinato… Dov’è il problema?
Intaseranno le terapie intensive? Balle. Sono quattro gatti.
E allora, che problema avete con questa gente? Che problemi avete nel cervello, quali ossessioni, quali manie?
È una questione personale? Un puntiglio? O c’è altro? Perché da un punto di vista scientifico, sanitario, questa messinscena non ci sta. Non regge.
Cosa ne dite di farlo voi un consulto psichiatrico invece dei no-vax?
Perché, voglio dire… Dove volete arrivare? Cos’altro potreste tentare?
A menarli, ci siete arrivati… Volete ammazzarli? Eliminarli fisicamente?
Forse questa gente vi serve, affinché la massa abbia qualcuno da odiare al posto vostro. Vi serve che li identifichi come: “il problema”. L’unico ostacolo al ritorno alla “normalità”. Ci siamo quasi, è merito di tutti noi, mancano solo quei bastardi: sbranateli.
Avete fatto un errore però. Grosso. Vi siete accaniti contro connazionali che fatichiamo veramente troppo ad odiare. Il giochino sta smettendo di funzionare. Quella gente al porto si spezza la schiena tutti i giorni nel silenzio. Al freddo, al sole, alla pioggia. E manda avanti l’Italia, l’Europa, il Mondo.
Mica voi. Loro, lo mandano avanti. Con le loro facce pulite, le mani spaccate, i loro discorsi semplici.
Quanti portuali sono morti di Covid in 3 anni? Quanti? Quante volte il porto di Trieste si è fermato per focolai Covid? Quanti altri porti Italiani? Questi lavorano all’aperto tutto l’anno. Di cosa stiamo parlando?
I tamponi? Ogni 48 ore? Ma veramente dite?
Quelli sono padri di famiglia. Gli si vuole bene. Che noi siamo vaccinati o che non lo siamo.
A Trieste lo Stato ha toccato il fondo.
Perché i vostri eccessi violenti e patetici, riescono a riaccendere quel senso di unione e quel fuoco di libertà, che in questo Paese, fino in fondo, non c’era mai stato.
Questa è una considerazione ineluttabile, sia che noi siamo vaccinati sia che non lo siamo» (Anonimo).

«Covid, Figliuolo: “Siamo vicini all’obiettivo del 90% vaccinato, risultato raggiunto col lavoro di squadra”. O da squadrismo?» (Matteo Mattioli @autocostruttore – Twitter, 27 ottobre 2021).

«I vaccini funzionano, vanno fatti, ma è sbagliato considerarli alla stregua di una pozione magica» (Nicola Porro @NicolaPorro – Twitter, 27 ottobre 2021).

Vaccini, è ufficiale: la durata è un enigma
PER J&J SI PENSA A UN RICHIAMO DOPO DUE MESI. E SULLE TERZE DOSI ANCORA SI NAVIGA A VISTA
Nicolaporro.it, 27 ottobre 2021


Ormai è ufficiale e lo dicono anche i giornali mainstream, quelli che un tempo chiamavamo “giornaloni” e che in realtà sono “giornaletti”: sulla durata dei vaccini sta nascendo un vero e proprio enigma. Fanno tutti la guerra ai no vax, ma qui ancora non sanno bene quanto tempo i sieri anti Covid garantiscono l’immunità. E non è roba da poco.

Su Repubblica di oggi si legge infatti quello che noi diciamo da tempo: ovvero che i vaccini funzionano, vanno fatti, ma è sbagliato considerarli alla stregua di una pozione magica. Ovvero infallibili. Infatti si stanno presentando alcuni problemi. Da una parte un milione e mezzo di italiani vanno verso il richiamo di Johnson&Johnson ad appena due mesi, dicasi due, dall’inoculazione. Dall’altra sulla terza dose si naviga a vista: alcuni scienziati dicono che è bene fare tutti il terzo giro, altri che è meglio capire prima con un sierologico quanti anticorpi si hanno, altri ancora che sarebbe meglio fare il “booster” ad anziani e fragili e poi “vedere che succede”. Insomma: un gran casino.

E il famigerato “effetto green pass” in realtà, a parte i primi giorni, non pare si stia verificando. Negli hub vaccinale domenica hanno fatto solo 10mila dosi e raggiungere il 90% degli immunizzati, come chiesto da Figliuolo per poter ridurre le restrizioni, sembra quasi impossibile [relativamente alla campagna vaccinale in atto, l’82,46% della popolazione over 12 risulta essere vaccinata, mentre il 86,16% ha ricevuto almeno una dose].

Quando Serra diceva: “L’epidemia è un bluff”
Nicolaporro.it, 27 ottobre 2021


I tempi cambiano. Se oggi Michele Serra sostiene che “il no vax impone alla comunità la sua scelta” e ritiene lunare che insegnanti, medici e infermieri non vogliano vaccinarsi, un tempo si mostrava decisamente più prudente su simili argomenti. Vale la pena mettere indietro le lancette del tempo e rileggersi quanto scriveva la fine penna di Repubblica nel lontano giugno del 2010. Altra epoca, diversa epidemia. Eppure caratterizzata da quello stesso “isterismo salutista” di noi occidentali, così facili ad aderire ad ogni terrore “sanitario”.

Nella sua Amaca, Serra descriveva “l’esagerato allarme” dell’influenza suina, denunciava “lo smisurato business di vaccini” come un complottista qualsiasi, bacchettava “quella parodia dell’immortalità che è il salutismo”. Tutte considerazioni intelligenti, sia chiaro. Ragionamenti che riguardavano una malattia poi rivelatasi progenitrice di questa e che infatti presentano non pochi paralleli nel tempo presente. Ma che se venissero scritti oggi, in questi anni di sanitariamente corretto e rischio zero assoluto, trasformerebbero l’Amaca in un rifugio di negazionisti e sovversivi no vax. A metterla all’indice – peraltro – sarebbe quello stesso quotidiano che ogni giorno la ospita. Quindi ci pensiamo noi a farvela rileggere:

«Ora anche “autorevoli riviste scientifiche” (non si conosce una rivista scientifica che non sia autorevole) certificano che l’allarme dell’Oms sulla cosiddetta influenza suina fu esagerato; e forse lo fu artatamente, per gonfiare lo smisurato business dei vaccini. Rischia di farla franca, però, il vero mandante di quel delitto, che è l’isterismo salutista di buona parte degli occidentali, presso i quali qualunque allarme sanitario trova immediata e direi entusiastica adesione. Pur di impasticcarsi, ospedalizzarsi, sindromizzare ogni aspetto della vita, crearsi sempre nuove dipendenze da farmaco, c’ è una marea di persone che è disposta a credere a qualunque spettro. Non sono un esperto, ma credo che l’ipocondria stia diventando una delle malattie più diffuse. Quanto è sana e giudiziosa la medicina preventiva, quanto è perniciosa e stupida quella parodia dell’immortalità che è il salutismo. Le speculazioni e le furbate dell’industria farmaceutica avrebbero molto meno spazio se la clientela non fosse costituita, in larga parte, da pavidi creduloni che evidentemente stanno perdendo ogni rapporto con la realtà materiale del loro corpo, e ne hanno fatto un fragile feticcio per il quale ogni disagio, ogni imperfezione è causa di panico» (Michele Serra, La Repubblica, 8 giugno 2010).

Foto di copertina: la distopia dello stato di follia.

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