Sir David Amess, deputato cattolico conservatore britannico, è stato ucciso in chiesa da un cittadino britannico musulmano di origini somale. «Matrice potenzialmente legata all’estremismo islamico»

Inghilterra è nuovamente sotto shock. Ieri, venerdì 15 ottobre 2021 poco dopo mezzogiorno, il deputato cattolico conservatore Sir David Amess è stato colpito ripetutamente a coltellate ed è rimasto ucciso, mentre incontrava i suoi elettori in una chiesa metodista al numero 252 di Eastwood Road North a Leigh-on-Sea nell’Essex, sud-est dell’Inghilterra.
Un deputato britannico viene ucciso a sangue freddo da un radicalizzato islamico e Repubblica sottolinea che l’assassino è un “giovane”… «Qualcuno avverta Repubblica che fra Bella Ciao, no al fascismo, relitti in mare, audio su Michetti, ghiri congelati, Green Pass e la troppa carne che mangiamo ci sarebbe da dare sul sito la notizia di un parlamentare inglese accoltellato a morte (17 volte) da un islamista? Domenica lo troviamo un calciatore inglese che si inginocchia per Sir David Amess per 17 secondi, il numero delle coltellate mortali che ha ricevuto, come hanno fatto per George Floyd? Christian Lives Matter. E ce ne faremo una ragione per chi si sente offeso e si scandalizza» (Giulio Meotti). Il silenzio con cui viene trattato l’assassinio di Amess è indicativo del livello ideologico a cui si è giunti. Niente cordoglio per questo politico cattolico conservatore pro vita e silenziata pure la matrice islamica. Quando è stata uccisa la deputata laburista Jo Cox, contraria alla Brexit, ci furono prime pagine per settimane e il Parlamento italiano istituì una commissione in suo nome. Sono i media a decidere quali morti contano e quali vanno ignorati e devono essere dimenticati.

Sir David Amess era nato il 26 marzo 1952, non lontano dal luogo dove è poi stato ucciso, era sposato con Julia Arnold, aveva cinque figli (un maschio e quattro femmine). Era un veterano della politica e del Parlamento, eletto deputato per la prima volta nel 1983 e rappresentava il collegio elettorale di Southend West dal 1° maggio 1997. Era un uomo «che credeva con passione in questo Paese e nel suo futuro», ha detto il Primo Ministro britannico Boris Johnson. «Oggi abbiamo perso un grande funzionario pubblico e un amico e collega molto amato», ha concluso.
Nella sua lunghissima militanza nel partito conservatore, Amess non aveva mai ricoperto ruoli né di governo, né di governo-ombra. La sua posizione più alta è stata quella di segretario privato parlamentare di Michael Portillo per dieci anni. È stato più importante come backbecher, servendo in diversi comitati ristretti e sponsorizzando alcuni atti legislativi tra cui il Protection Against Cruel Tethering Act (1988) e Warm Homes and Energy Conservation Act (2000). Nelle New Year Honours 2015 fu nominato Knight Bachelor dalla Regina Elisabetta II per il servizio politico e pubblico. In dicembre 2020 ha pubblicato il libro «Ayes & Ears: A Survivor’s Guide to Westminster», nel quale raccontava i suoi 37 anni al parlamento britannico.

L’assassino – che non ha tentato di fuggire e non ha opposto resistenza – è stato arrestato e la Polizia dell’Essex ha affermato di «non essere alla ricerca di altri sospetti». Non è nota al momento l’identità dell’attentatore, né quali siano le motivazioni dietro il suo gesto. La Polizia ha solo specificato che si tratta di un uomo di 25 anni, somalo, e che l’arma con cui ha ucciso il parlamentare è stata recuperata. Sull’omicidio indaga anche l’antiterrorismo, il Metropolitan Police Counter Terrorism Command, che lavora a stretto contatto con i colleghi dell’Eastern Region Specialist Operations Unit (ERSOU) e della polizia dell’Essex. Il Coordinatore nazionale dell’antiterrorismo, il Vice Commissario aggiunto Dean Haydon, nelle prime ore di oggi ha dichiarato formalmente che si è trattato di un attentato terroristico e che «le prime risultanze dell’indagine hanno rivelato una matrice potenzialmente legata all’estremismo islamico».
L’uomo 25enne arrestato per l’omicidio, secondo quanto rivelato da SkyNews e riportato dalle agenzie di stampa internazionali, sarebbe un cittadino britannico musulmano di origini somale. Secondo quanto riportato da The Guardian, l’uomo sarebbe stato già noto alle forze dell’ordine e il suo nome potrebbe essere nel database del “Prevent Scheme”, il programma che raccoglie informazioni su soggetti considerati a rischio di radicalizzazione. Nella mattinata di oggi sono state effettuate perquisizioni in due abitazioni a Londra.

L’omicida, riporta The Sun, è entrato nei locali della chiesa e si è avventato subito su Sir David infierendo con numerose coltellate davanti agli elettori inorriditi, che lo stavo incontrando nel corso di un «constituency surgery» [*]. Dopo l’aggressione l’uomo è tornato a sedersi come se nulla fosse accaduto, senza lottare o scappare. Inutili, benché immediati, le cure mediche per Sir David sul luogo dell’accoltellamento. I paramedici hanno tentato a lungo di stabilizzarne le condizioni e poi di rianimarlo, ma senza successo. Sir David è spirato prima che potesse essere trasportato in ospedale.

Immediati i commenti di solidarietà e vicinanza al deputato e alla sua famiglia da tutti i partiti britannici.
A Westminster e a Downing Street le bandiere sono state ammainate a mezz’asta in segno di lutto.
Il Primo Ministro Boris Johnson, che si trovava a Bristol, è rientrato subito a Londra, dove ha presieduto una riunione di governo. Si è detto «scioccato» per quanto avvenuto e ha ricordato Amess come «un collega molto amato, un amico e un uomo gentile». «Credo che i cuori di tutti noi sono sotto shock e colmi di tristezza oggi», ha aggiunto Johnson, «è stato ucciso nel suo collegio, in una chiesa, dopo quasi 40 anni al costante servizio della popolazione dell’Essex e dell’intero Regno Unito».
Il leader del Labour Party, Keir Starmer, ha twittato: «Si tratta di una notizia orribile, sono sotto choc. Mando un pensiero alla famiglia di David e al suo staff».
Numerosi ministri si sono uniti al cordoglio. Tra loro anche il Ministro dei trasporti Grant Shapps, che ha ricordato Amess con un Tweet: «Un uomo devoto, premuroso e un vero parlamentare, che ha perso la vita servendo gli elettori per i quali ha lavorato incessantemente per tutta la sua carriera».
Carrie Johnson, la moglie del Primo Ministro britannico, ha scritto su Twitter: «Notizia assolutamente devastante. Amess era estremamente gentile e buono. Un grande amante degli animali e un vero gentiluomo».
La ex Primo Ministro Theresa May ha definito la notizia «straziante» e ha aggiunto: «Oggi è un giorno tragico per la nostra democrazia».
L’Arcivescovo di Canterbury Justin Welby, Primate della Chiesa Anglicana, ha affermato che la morte di Sir David è stata “estremamente dolorosa” per coloro che lo conoscevano. “L’omicidio di un deputato, nel corso della cura dei suoi elettori, è un duro colpo per questo Paese, i suoi cittadini e tutti coloro che desiderano una democrazia pacifica e fiorente”, ha affermato.
L’Arcivescovo di Westminster, il Cardinale Vincent Nichols, Presidente della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles, ha affermato che Sir David “ha svolto la sua vocazione di cattolico nella vita pubblica con generosità e integrità”.

Le posizioni politiche di Sir David Amess erano vicine all’ala più radicale del Conservative Party. Da sempre fortemente euroscettico, nel 2016 era stato tra i più ferventi sostenitori della Brexit, appoggiando poi le ragioni dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. Sostenuto dalla sua fede cattolica, manteneva posizioni pro life, strenuamente anti abortista e contro ogni estensione dei diritti nei confronti di gay, lesbiche e trans, tanto da scontrarsi su questo con la maggiore delle cinque figlie, l’attrice Katie. Aveva anche espresso posizioni favorevoli al ripristino della pena capitale. Animalista convinto, forte era il suo impegno in favore di campagne animaliste, per i diritti e «per il benessere degli animali», come ricordato anche dalla moglie del Primo Ministro Johnson: «Era estremamente gentile e buono. Un grande amante degli animali e un vero gentleman». Tra altro, Amess aveva lottato per la messa al bando della caccia alla volpe.

Ai Dods Charity Champion Awards 2011 Amess ha ricevuto il premio Animal Welfare and Environment Champion, in cui è stato formalmente riconosciuto per il suo ruolo di primo piano e impegno per il benessere degli animali. Il premio gli è stato consegnato da John Bercow, Speaker della Camera dei Comuni, nelle sale di rappresentanza della Speaker’s House. Il premio viene assegnato al parlamentare che si è impegnato maggiormente per affrontare le tematiche relative al benessere degli animali e dell’ambiente naturale. Poi, Amess ha ricevuto l'”Outstanding Achievement Award” al ricevimento parlamentare Charity Champion ospitato da Dods nel 2012, in riconoscimento del suo impegno di una vita per le attività di beneficenza. Infine, ha ricevuto il premio Policy Driver for Animal Rights Protection ai Grassroot Diplomat Awards 2014, per la sua dedizione di lunga data ai diritti degli animali.

Ricordato da amici e colleghi come una persona estremamente affabile e dotata di senso dell’umorismo, Amess era anche molto coinvolto nel rapporto con i suoi elettori, con i quali teneva incontri due volte al mese nella stessa chiesa metodista di Leigh-on-Sea nella quale è stato assassinato.
Lo scorso marzo Amess era intervenuto alla Camera dei Comuni per stigmatizzare il crescente numero di omicidi all’arma bianca nel suo collegio elettorale e, più in generale, in tutto il Regno Unito. Amess aveva raccontato la terribile vicenda di un giovane sportivo accoltellato a morte e aveva chiesto con veemenza durante il suo intervento: «Cosa si può fare di più? Cosa possono fare di più la polizia, la società e il parlamento affinché non avvengano più in futuro tragedie di questo genere?».
I parlamentari britannici sono protetti da agenti armati quando sono all’interno del Parlamento, ma non sono scortati al suo esterno e quando incontrano i propri elettori. Nel 2000, il parlamentare liberal democratico Nigel Jones e il suo assistente Andrew Pennington erano stati attaccati da un uomo armato di spada, che aveva ucciso il secondo e ferito il primo. Nel 2010 il parlamentare del Labour Stephen Times era sopravvissuto a un accoltellamento avvenuto durante un incontro con i suoi elettori: a colpirlo una giovane estremista islamica. Il 15 giugno 2016, a pochi giorni dal referendum sulla Brexit, fu uccisa la deputata laburista Jo Cox, da Thomas Miar, un estremista di destra, arrestato dalla polizia poco dopo l’omicidio, che poi è stato condannato. Cox venne aggredita in strada al termine di un incontro elettorale, dal 52enne estremista che le sparò e la ferì ripetutamente con un coltello. Il marito di Jo Cox, Brendan, ha commentato l’accoltellamento di Amess dicendo che «un attacco ai nostri rappresentati è un attacco alla democrazia intera. Non ci sono scuse, non ci sono giustificazioni. È quanto di più codardo possa esistere». «Siamo inorriditi dalla notizia», ha twittato la Jo Cox Foundation.
La morte di Sir David Amess, avvenuta a soli cinque anni dall’uccisione di Jo Cox, ha riacceso il dibattito sulle procedure di sicurezza intorno ai parlamentari britannici. «Nei prossimi giorni dovremo tornare su questo aspetto», ha detto lo Speaker della Camera dei Comuni, Lindsay Hoyle. «Ogni volta diciamo che non lasceremo che accada di nuovo e niente cambia», ha detto Robert Halfon, deputato conservatore dell’Essex, in una dichiarazione a The Telegraph: «Siamo tutti esposti, e teniamo i nostri incontri con gli elettori e tutti sanno chi siamo e dove viviamo. Questo è un problema serio. La cosa meravigliosa dei parlamentari britannici è che sono accessibili agli elettori. Non conosco la risposta, se abbiamo bisogno di polizia o di addetti alla sicurezza [durante gli incontri pubblici]».
L’omicidio Sir David ha anche riaperto il dibattito in Inghilterra sulla protezione in favore dei parlamentari. Il Ministro degli affari interni britannico, la Sig,ra Priti Patel ha detto che fornirà un aggiornamento sulla questione della sicurezza dei membri del governo del Regno Unito e dei suoi parlamentari. In un post su Twitter, unendosi al cordoglio dei politici per la morte di Amess, Patel ha aggiunto: “Mi stanno arrivando domande sulla sicurezza dei nostri rappresentanti di governo e provvederò a dare al più presto le dovute risposte”.


[*] Con “constituency surgery”, “political surgery”, “constituency clinic”, “mobile office” o talvolte anche “advice surgery” (“ambulatorio elettorale”, “ambulatorio politico”, “clinica elettorale”, “ufficio mobile” o talvolta “ambulatorio di consulenza”), nella politica britannica e irlandese, si indica una serie di incontri individuali che un membro del parlamento o altro politico o titolari di cariche possono avere con i loro elettori. In un “intervento chirurgico elettorale”, gli elettori possono sollevare questioni di preoccupazione nello stesso modo in cui una persona può consultare direttamente un medico di medicina generale nel proprio ambulatorio (“surgery” è il termine che indica lo studio del medico di famiglia, un “ambulatorio medico”) in merito a questioni di politica locale o nazionale. Spesso la questione dell’elettore sarà seguita da un assistente. Le riunioni ambulatoriali sono solitamente riservate e differiscono dalle riunioni municipali, aperte a molte persone contemporaneamente. Spetta a ciascun deputato decidere se effettuare “ambulatori elettorali” e, in caso affermativo, quanti e in quali sedi. I parlamentari usano spesso gli uffici del partito locale, le sale di una chiesa o le stanze dei pub come sedi, con una serie di interventi “ambulatoriali” che potrebbero essere tenuti in luoghi diversi in un collegio elettorale. Gli incontri “ambulatoriali” si svolgono tradizionalmente il venerdì o nei fine settimana, quando i parlamentari tornano dalle sedute del parlamento a Westminster. Gli interventi di alcuni parlamentari sono “solo su appuntamento”, alcuni “drop-in” e altri un mix. Un deputato con un ampio collegio elettorale a volte terrà interventi “ambulatoriali” in una vasta gamma di luoghi durante la pausa estiva. Come opportunità per il pubblico di incontrare direttamente i politici, gli interventi “ambulatoriali” sono stati indicati come un significativo rischio per la sicurezza personale.