La scheda. Il sinodo dei vescovi: tre settimane dedicate alla Parola

Condividi su...

“La Parola di Dio nella vita e nella Missione della Chiesa”. Il tema della XII Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi mette al centro la Scrittura. Tre settimane per quasi trecento tra vescovi, uditori, esperti e ospiti, per fare il punto sulla conoscenza della Parola di Dio, il suo utilizzo e la sua divulgazione tra i fedeli cattolici con un occhio ai protestanti e agli ebrei.

I NUMERI. Sono 253 i padri sinodali: 51 dall’Africa, 62 dall’America, 41 dall’Asia, 90 dall’Europa e 9 dall’Oceania. Mancano i vescovi della Cina continentale, a causa del mancato accordo tra Pechino e Santa Sede, ma ci sono comunque alcune novità importanti. Come la presenza del rabbino capo di Hayfa, Shear Yashyv Cohen, che parlerà della Bibbia nella prima giornata di lavori, primo non cristiano ad partecipare ad un sinodo.

IL PROGRAMMA. Saranno 20 le Congregazioni generali e otto le sessioni dei circoli minori che vedranno i vescovi al lavoro. Come è ormai abitudine, dovrebbe far parte dei lavori un’ora di libero dibattito a fine giornata espressamente voluta da Benedetto XVI, che, tranne poche eccezioni, sarà presente a tutte le Congregazioni generali. Nell’istrumementum laboris pubblicato a maggio c’è un mosaico di idee con “aspetti positivi per quanto riguarda la coscienza diffusa dell’importanza della Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa”. Ma sono anche segnalati “aspetti che dovrebbero essere migliorati e integrati, soprattutto per quanto riguarda un maggiore accesso alla Scrittura e una sua migliore intelligenza ecclesiale, che non potranno non sbocciare in un rinnovato zelo apostolico e pastorale, nell’annunzio della Buona Notizia ai vicini e ai lontani e nell’animazione delle realtà terrene, contribuendo alla costruzione di un mondo più giusto e pacifico”. 

Insomma, l’annuncio della Parola richiede il coraggio e la creatività di una pedagogia della comunicazione adatta ai tempi, si legge nell’Istrumentum laboris che sarà la base per le proposizioni. In ogni caso, si saprà di più dopo le tre grandi conferenze stampa del 6, 16 e 25 ottobre dopo le relazioni e prima dell’elenco delle proposizioni stesse.

Relatore Generale del Sinodo è il cardinale Marc Ouellet, arcivescovo di Québec. Il porporato canadese, 63 anni, religioso della Compagnia dei Sacerdoti di San Sulpizio, ha raccontato la sua esperienza personale di incontro con la Parola di Dio, alla presenza di Benedetto XVI, ai seminaristi accorsi alla Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia, nell’agosto del 2005. Come segretario speciale, il papa aveva scelto monsignor Wilhelm Emil Egger, Vescovo di Bolzano-Bressanone improvvisamente scomparso lo scorso luglio. Il 23 agosto, è stato comunicato così il nome del nuovo segretario speciale: mons. Laurent Monsengwo Pasinya, arcivescovo di Kinshasa (Congo), teologo e biblista.

Ha ricordato il papa nella udienza alla segreteria generale nel gennaio scorso: “I grandi compiti della Comunità ecclesiale nel mondo contemporaneo – tra i tanti, sottolineo l’evangelizzazione e l’ecumenismo – sono incentrati sulla Parola di Dio e nello stesso tempo sono da essa giustificati e sorretti”.  “Alla Parola di Dio hanno dedicato la loro attenzione diversi organismi ecclesiali consultati in vista dell’Assemblea del prossimo ottobre; – ha concluso il papa – avranno così l’opportunità di confrontarsi tra loro, ma soprattutto di unirsi in collegiale comunione per porsi in ascolto della Parola di vita, che Dio ha affidato alle cure amorevoli della sua Chiesa, perché l’annunci con coraggio e convinzione, con la parresia degli Apostoli, ai vicini e ai lontani. A tutti infatti va data, per la grazia dello Spirito Santo, la possibilità di incontrare la Parola viva che è Gesù Cristo”.

Lo scorso 7 settembre sono stati resi pubblici i nomi degli esperti e degli auditores che sono stati invitati dalla Segreteria del Sinodo a collaborare nei lavori sinodali o a partecipare come auditores. Si tratta di 41 esperti da tutto il mondo. Gli invitati fra gli auditores sono 37, anch’essi scelti da tutto il mondo e attivi in esperienze ecclesiali e bibliche significative (come Arguello dei Neocatecumenali, Voce dei Focolari, Riccardi di Sant’Egidio, Carron di Comunione e Liberazione). Non risulta finora nell’elenco la figura carismatica del cardinale Carlo Maria Martini, e neppure appare Carlos Mesters, anch’egli grande testimone dell’America latina della lettura orante e popolare della Parola. Ma potrebbero in seguito essere invitati o almeno essere a Roma per seguire da vicino i lavori sinodali.

GLI EVENTI. Le tre settimane del sinodo saranno punteggiate anche da alcuni eventi speciali: oltre alle messe di apertura e chiusura, sono in programma canonizzazioni il 12 ottobre, la messa il 9 ottobre per i 50 anni della morte di Pio XII, fino alla visita del papa a Pompei per mettere il sinodo nelle mani di Maria. Grande diretta TV, poi, per la preghiera ecumenica durante l’incontro tra Benedetto XVI e Bartolomeo di Costantinopoli sabato 18 ottobre. Una liturgia della parola che si svolge nell’aula per sottolineare la relazione con i lavori dell’ assemblea.

151.11.48.50