Numeri ufficiali Covid-19 del 28 giugno 2021. Da oggi tutta l’Italia in zona bianca e stop alle mascherine all’aperto
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I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi lunedì 28 giugno 2021
Ricoverati con sintomi: 1.723 (-20) (-1,15%) [Occupazione al 3%]
In terapia intensiva: 289 (-5) (-1,70%) [con 5 nuovi ingressi del giorno] [*] [Occupazione al 3%]
Deceduti:127.500 (+28) (+0,02%)
Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose; oppure monodose): 17.903.365 (33,53% degli over 12); vaccinati con la prima dose: 32.186.253(62,56% degli over 12) [**] [Aggiornato al 28 giugno 2021 ore 17:07]
[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.
[**] Vaccinazione in tempo reale: QUI.
Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia
Media giornaliera dei decessi: 258 (-1).
Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.
Galli nega le evidenze: caldo non è determinante, conta vaccinare
“Il caldo non gioca a mio parere un ruolo determinante nella diffusione del virus. Stare all’aria aperta sicuramente può aiutare, ma l’aspetto più importante e significativo è che ora c’è il vaccino. Quindi bisogna vaccinare e vaccinare molto”. Così all’AGI l’infettivologo Massimo Galli, professore ordinario di Malattie infettive all’Università Statale di Milano e primario all’Ospedale Sacco, in relazione a un possibile effetto delle alte temperature sulla diffusione del Covid-19. Quello che dice Galli non trova riscontro nei dati dell’anno scorso, quando anche senza vaccino stavamo ai livelli di oggi, anzi, anche meglio. Vedremo cosa dirà in settembre/ottobre e vedremo se la vaccinazione farà la differenza.
Numero giorno – Data – Decessi del giorno (Totale decessi) – Media giornaliera dei decessi (arrotondata)
2020
126 – 25.06 – 34 (34.678) – 275
127 – 26.06 – 30 (34.708) – 273
128 – 27.06 – 8 (34.716) – 271
129 – 28.06 – 22 (34.738) – 269
2021
491 – 25.06 – 56 (127.418) – 260
492 – 26.06 – 40 (127.458) – 259
493 – 27.06 – 14 (127.472) – 259
494 – 28.06 – 28 (127.500) – 258
Mascherine all’aperto, cosa dice l’ordinanza della Regione Campania firmata da De Luca
Cosa dice l’ordinanza che obbliga a tenere la mascherina anche all’aperto in Campania? A leggere attentamente il testo firmato da Vincenzo De Luca si scopre che ricalca in tutto e per tutto quello del ministero della Salute. Ma intanto la polemica politica (con Matteo Salvini e Luigi De Magistris) è già innescata.
È passata la notizia secondo la quale in Italia da oggi, lunedì 28 giugno non ci sarà più l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto tranne che in Campania. Ma è davvero così? L’ordinanza emanata venerdì scorso (la numero 19 del 25 giugno 2021) cosa dispone? A leggere attentamente si scopre che l’atto regionale dice niente di più e niente di meno di ciò che è già scritto nell’ordinanza del ministro della Salute datata 22 giugno 2021.
Premessa d’obbligo: in un anno e mezzo di pandemia abbiamo imparato che quando si parla di prescrizioni sul Covid ci si muove spesso su un piano scivoloso e di ambiguità e conflitto tra Stato, Regioni, Comuni. Spesso vale la “notizia” e il clamore con cui è annunciata. La notizia è che da fine giugno niente mascherine all’aperto? E così sarà. Difficile che le forze dell’ordine da lunedì saranno in giro con il pacco di ordinanze in mano a “spaccare il capello”.
L’ordinanza mascherine in Campania: è valida?
Dunque cosa dice l’ordinanza mascherine e movida della Regione Campania? Semplice: si dichiara «in conformità» con quanto previsto dall’ordinanza del ministro della Salute. Che a sua volta dispone: «Utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, anche all’esterno, resta fermo, tra l’altro, in ogni situazione in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o quando si configurino assembramenti o affollamenti».
È su questo passaggio che “si regge” l’ordinanza di De Luca: bisogna indossare la mascherina anti-Covid nelle situazioni in cui non si può mantenere distanziamento o vi siano affollamenti. In pratica, la totalità della movida di Napoli e provincia, di molto del Salernitano e di alcune zone del Casertano. Pensate ai vicoli dei baretti nei centri storici, ai kebab e botteghe di fritturine, ai banchetti affollati da decine di avventori nottetempo.
L’ordinanza del Governatore della Regione Campania (che si muove nel pieno dei suoi poteri) non fa altro che elencare zone ad alto rischio affollamento a mo’ di esempio (è scritto proprio così: «Per esempio…»). Quali sono queste zone secondo don Vincenzo? Centri urbani, piazze e lungomari. E quando? Nelle ore e nelle situazioni di affollamento.
De Luca nel suo atto spiega che l’ordinanza ministeriale è stata interpretata in una versione permissivista senza essere tale. E ovviamente accusa di questo i giornali (in una ordinanza!). Scrive: «A differenza di quanto riportato da alcuni organi di stampa, la recente ordinanza del 22 giugno del ministro della Salute, lungi dal disporre la cessazione indiscriminata dell’obbligo dei dispositivi di protezione delle vie aree (cd. mascherine), lascia fermo – al contrario – detto obbligo […] in ogni situazione in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o si configurino assembramenti o affollamenti. Ebbene, tali situazioni sono quantomai frequenti e diffuse nei centri urbani del territorio regionale, caratterizzato da alta densità abitativa».
Dunque da oggi lunedì 28 giugno in Campania cosa occorrerà fare per evitare la (assai improbabile) multa? Semplice: continuare a portare in tasca la mascherina anche se si sta all’aperto. E indossarla nei momenti di ressa. Facile a dirsi, impossibile da fare: basti pensare che appena qualche giorno fa a San Pietro a Patierno, zona Nord di Napoli, per un evento con Nino D’Angelo centinaia di persone si sono ritrovate in poche decine di metri quadrati una addosso all’altra. Le foto sono su Facebook: è quasi impossibile trovarne uno con la mascherina (Foto di copertina).
Contro De Luca e l’obbligo di mascherine
Contro Vincenzo De Luca e l’ordinanza anti-movida (vieta anche alcolici da asporto dalle ore 22 alle 6 del mattino) si schierano Matteo Salvini e Luigi De Magistris che da posizioni opposte sono i suoi due principali detrattori politici. Il leader della Lega annuncia di voler portare il caso all’attenzione di Draghi: «Da una parte ci sono la libertà, il buonsenso, il diritto al lavoro e ad una prudente normalità, dall’altra ci sono inspiegabili divieti e ideologia. I campani non si meritano questo, lo segnalerò già oggi al presidente del Consiglio». Il sindaco uscente definisce l’ordinanza «dannosa» e «viziata da eccesso di potere» descrivendola come punitiva nei confronti dei cittadini (Fonte Fanpage.it).