Numeri ufficiali Covid-19 del 5 giugno 2021. Report della Polizia criminale su bambini e incapaci vittime di reato: forte crescita nel tempo di pandemia
Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.
I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi sabato 5 giugno 2021
Ricoverati con sintomi: 5.193 (-295) (-5,38%) [Occupazione al 9%] [*]
In terapia intensiva: 788 (-48) (-5,74%) [con 22 nuovi ingressi del giorno] [**] [Occupazione al 9%] [*]
Deceduti: 126.472 (+57) (+0,05%)
Vaccinati [***] e percentuale sulla platea da vaccinare (aggiornato al 5 giugno 2021 ore 17:07): 12.804.704 (25,04% di una platea di 51.126.679 persone da vaccinare)
Secondo il report online del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 aggiornato alle 17:06 di oggi 4 giugno 2021, sono 37.272.104 le dosi di vaccino contro il Covid-19 somministrate in Italia, l’88,8% del totale di quelle consegnate, che sono finora 41.987.609. Nel dettaglio, 27.733.972 Comirnaty (Pfizer/BioNTech), 3.750.557 Covid-19 Vaccine Moderna (Moderna), 8.943.380 Vaxzevria (AstraZeneca) e 1.559.700 Covid-19 Vaccine Janssen (Johnson&Johnson).
[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.
[**] Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose; oppure monodose). Vaccinazione in tempo reale: QUI.
[***] La soglia del 30% di occupazione per le terapie intensive e del 40% per le aree non critiche è individuata dal decreto del Ministro della Salute del 30 aprile 2020, oltre la quale sono a rischio le prestazioni sanitarie per le altre patologie. Per area non critica si intendono i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia.
Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia
Media giornaliera dei decessi: 269 (-).
Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.
Il punto della situazione a cura di Lab24
Cinque ottime notizie insieme a una pessima: questa la sintesi del commento odierno. Cercheremo come sempre di dare un senso ai numeri, invece di limitarci a una mera registrazione degli stessi.
Iniziamo con le ottime notizie, di cui sentivamo particolare bisogno dopo mesi e mesi di emergenza.
La prima: tutti i principali indicatori della pandemia sono in netto calo e lasciano presagire che, con il procedere della campagna vaccinale, la situazione possa essere messa sotto controllo entro il prossimo autunno. L’ultima settimana epidemiologica (29 maggio – 4 giugno), che da inizio emergenza rileviamo dal sabato al venerdì successivo, ha fatto registrare 18.012 nuovi casi: segnando un -31,3% su quella precedente.
Seconda ottima notizia: possiamo finalmente controllare l’epidemia invece di inseguirla. La media giornaliera dei positivi è infatti scesa a quota 2.573, nettamente al di sotto della soglia (4.311, pari a 50 nuovi casi settimanali per 100.000 abitanti) che delimita la nostra capacità di tracciamento sul territorio. Andamento analogo anche nelle principali Regioni: in Lombardia 2.884 nuovi casi (-33,8%); in Campania 2.281 (-34,7%); in Emilia Romagna 1.243 (-33,1%) e in Veneto 873 (-35,9%).
Terza ottima notizia: in netto calo a livello nazionale anche i nuovi ingressi in terapia intensiva: 214 contro 324 del periodo 22-28 maggio (-33,9%). Così come il numero dei ricoverati in area medica, sceso tra il 28 maggio e il 4 giugno da 7.192 a 5.488 (-23,6%). Scende anche la media giornaliera dei decessi, da 127 a 70 (-44,8%).
Quarta ottima notizia: i dati relativi a ricoveri, terapie intensive e decessi riflettono in modo evidente gli effetti positivi della campagna vaccinale con la messa in protezione di gran parte della popolazione più a rischio (gli anziani).
Quinta ottima notizia: tutti questi numeri, grazie all’estensione delle vaccinazioni ai più giovani, sono destinati a ridursi ulteriormente nelle prossime settimane in assenza di discontinuità (al momento non ipotizzabili) nelle manifestazioni cliniche. Il primo obiettivo nel contrasto alla Covid-19, quello di ridurre a livelli accettabili le conseguenze della malattia, è ormai praticamente raggiunto.
Veniamo alla notizia pessima, che ci porta a guardare l’altra faccia della medaglia: le Regioni stanno progressivamente riducendo il numero dei tamponi eseguiti. Nell’ultima settimana ne sono stati effettuati solo 1.265.464 (-19,9% sulla precedente); ma soprattutto con un calo che sfiora il 40% (per la precisione -38,3%) rispetto al picco raggiunto (2.051.720) nella settimana 10-16 aprile. Non è una novità, ma purtroppo una conferma rispetto a quanto accaduto sia la scorsa estate, sia a fine novembre 2020 al termine della cosiddetta seconda ondata.
Se consideriamo con spirito critico i dati relativi ai positivi rilevati nell’ultima settimana vediamo come la riduzione (ricordiamo -31,3%) sia stata influenzata da due fattori concomitanti:
1) La riduzione dei test, all’interno di una dinamica calante che dura da oltre un mese.
2) La presenza di una doppia festività (domenica 30 maggio e martedì 2 giugno) che ha comportato il raddoppio del solito effetto depressivo sul numero dei test effettuati (e di conseguenza dei positivi individuati). Non è possibile quantificare con precisione quanta parte del -31,3% dei nuovi casi sia ascrivibile alla somma dei due fattori sopra elencati, ma possiamo dire che in questa fase il Sars-CoV-2 viene cercato il meno possibile, o il minimo indispensabile. Si tratta di un grave errore perché, avendo raggiunto il traguardo di limitare la malattia, il vero obiettivo diventa ora quello di ridurre la circolazione del virus: cosa possibile solo tracciandolo con la massima attenzione sul territorio.
Il tema merita un approfondimento, anche per spiegare come dovrebbe evolvere una campagna di testing al variare delle condizioni epidemiche: lo faremo nella prossima analisi settimanale (Fonte Lab24.ilsole24ore.com/coronavirus).
Campagna vaccinale
Nella giornata di ieri si è registrato il record di somministrazioni giornaliere, che raggiungono quota 600 mila, mentre supera la soglia dei 37 milioni il numero complessivo di somministrazioni dall’inizio della campagna. Secondo i dati pubblicati sul portale vaccini AGENAS l’Italia è inoltre al secondo posto assoluto in Europa In termini di popolazione interamente vaccinata, subito dopo la Germania e davanti a Francia e Spagna. “I risultati raggiunti riflettono lo sforzo collettivo messo in atto dalle Regioni/Province autonome, con il coordinamento della Struttura Commissariale, che opera a stretto contatto con il Ministero della Salute e con il supporto della Protezione Civile e della Difesa”, ha dichiarato il Commissario straordinario Generale Francesco Paolo Figliuolo (Fonte SkyTG24).
“Ottimi risultati della campagna vaccinale: ieri superate 600.000 dosi in un giorno. Grazie al lavoro straordinario di tanti. Da Ministro della Difesa voglio esprimere un grazie particolare al Gen. Figliuolo e a tutte le #ForzeArmate per il grande contributo allo sforzo del Paese” (Lorenzo Guerini @guerini_lorenzo [Ministro della Difesa. Deputato del Partito Democratico] – Twitter, 5 giugno 2021).
Costa: entro il mese ulteriore incremento
Entro giugno si prevede un “ulteriore incremento” nel ritmo della campagna di vaccinazione in Italia, dopo il record di 600mila somministrazioni giornaliere che rappresenta un “segnale incoraggiante”: lo rileva in una nota il Sottosegretario alla Salute, Andrea Costa (Noi con l’Italia). “Un nuovo cambio di passo nella campagna di vaccinazione. Il record delle oltre 600mila dosi somministrate ieri in Italia è un segnale decisamente incoraggiante. Come Governo, avevamo indicato proprio giugno come il mese in cui avremmo superato il precedente obiettivo delle 500mila somministrazioni giornaliere fissato dal piano strategico predisposto dal Generale Figliuolo. E siamo solo all’inizio”, ha osservato. “Come sostengo da tempo – prosegue – con la concentrazione di vaccini previsti in questo mese e con il pieno funzionamento della macchina vaccinale sono fiducioso che riusciremo a raggiungere le 800mila dosi al giorno anche prima di luglio, avvicinando così il traguardo dell’immunità di gregge. Senza dimenticare l’incredibile adesione dei giovani e giovanissimi, che dà un’ulteriore spinta alla campagna” (Fonte SkyTG24).
Per vaccinati -80% rischio contagio, -95% rischio morte
La protezione dei vaccini, confermano i risultati dell’indagine, aumenta dopo le canoniche due settimane dall’inoculazione: l’incidenza di diagnosi Covid nelle due settimane successive alla prima dose di qualsiasi vaccino, si legge nel report, è stata di 2,04 per 10.000 giorni persona, che si riduce a 0,95 nel periodo superiore a 15 giorni dalla prima dose. Tale riduzione si osserva anche stratificando per età genere, area geografica, categorie prioritarie di vaccinazione e periodo di calendario. La riduzione risulta ancora più evidente se si considera la gravità nei 30 giorni successivi alla diagnosi. Infatti, l’incidenza di ricovero passa da 0,39 a 0,10 per 10.000 giorni persona, quella dei decessi da 0,15 a 0,04 per 10.000 giorni persona (Fonte SkyTG24).
Il report della Polizia criminale su bambini e incapaci vittime di reato: forte crescita nel tempo di Covid-19
La Direzione centrale della Polizia criminale ha realizzato un report sui principali reati che hanno come vittime i minori in Italia. Un documento stilato partendo dai dati di tutte le forze di Polizia, per migliorare le strategie d’intervento e proteggere minori o incapaci, pubblicato il 4 giugno in occasione della Giornata internazionale dei bambini innocenti vittime di aggressioni, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni unite nel 1982. Sono stati analizzati gli andamenti dei reati riguardanti i minori nel biennio 2019/2020 e nei periodi gennaio-aprile 2020/2021: l’abbandono di persone minori o incapaci, la sottrazione di persone incapaci, la violazione degli obblighi di assistenza familiare, l’abuso dei mezzi di correzione o di disciplina, i maltrattamenti contro familiari e conviventi, l’adescamento di minori, gli atti sessuali con un minore, la pornografia minorile, la violenza sessuale. L’analisi dei dati riportata sul sito della Polizia di stato, ha evidenziato che, seppur si sia registrata una flessione del 5% nel periodo della pandemia, siano aumentati alcuni fra i reati che colpiscono i minori, primo fra tutti la pornografia minorile cresciuta del 20%. Nei primi 4 mesi del 2021 sono aumentati del 18% i reati di adescamento di minori, dell’11% la violenza sessuale aggravata e del 19% la violenza sessuale di gruppo. Sono per oltre il 70% di sesso femminile le vittime di maltrattamenti contro familiari e conviventi, violazione degli obblighi di assistenza familiare e violenza sessuale. Le vittime di sesso maschile sono invece in maggioranza per quanto riguarda i reati di abbandono di persone minori o incapaci, sottrazione di persone incapaci e abuso dei mezzi di correzione o di disciplina. Dal report si evince infine come gli autori dei reati siano in prevalenza di genere maschile, infatti la percentuale è dell’87% (Fonte SIR).
Germania, “mascherine difettose ai disabili”, Spahn nella bufera
Bufera sul Ministro della Sanità tedesco, Jens Spahn, in seguito alle rivelazioni di Der Spiegel per le quali il dicastero da lui guidato nel 2020 aveva approvato un piano che prevedeva la distribuzione di mascherine anti-Covid-19 difettose a senzatetto, portatori di handicap oppure persone destinatarie di sussidi sociali. “Questi procedimenti del Ministero alla Sanità sono spaventosi e rappresentano nient’altro che disprezzo verso gli esseri umani”, ha attaccato il Segretario generale della Spd, Lars Klingbeil, secondo il quale Spahn “deve dare chiarimenti nel più breve tempo possibile”. A detta dell’esponente socialdemocratico, “è stato superato il limite”. È d’accordo Janine Wissler, leader della Linke, il partito della sinistra, per la quale il comportamento del Ministero della Salute “è spregevole”. “Cosa rivela questo dell’idea che Jens Spahn ha dell’umanità, se davvero può permettere che vengano date delle mascherine scadenti ai gruppi più vulnerabili?”, si è chiesto (Fonte SkyTG24).
Foto di copertina: Foto di Marco Calvarese/SIR.