Numeri ufficiali Covid-19 del 2 giugno 2021. Cautela in Germania e USA su vaccinazione dei bambini

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I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi mercoledì 2 giugno 2021

Ricoverati con sintomi: 5.858 (-334) (-5,39%) [Occupazione al 10%] [*]
In terapia intensiva: 933 (-56) (-5,66%) [con 33 nuovi ingressi del giorno] [**] [Occupazione al 11%] [Le terapie intensive scendono sotto quota mille dopo oltre 7 mesi]
Deceduti: 126.283 (+62) (+0,05%)
Vaccinati [***] e percentuale sulla platea da vaccinare (aggiornato al 2 giugno 2021 ore 21:07): 12.370.279 (24,20% di una platea di 51.126.679 persone da vaccinare)

Secondo il report online del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 aggiornato alle 17:08 di oggi, sono 35.578.293 le dosi di vaccino contro il Covid-19 somministrate in Italia, l’89% del totale di quelle consegnate, che sono finora 39.958.409. Nel dettaglio, 27.576.022 Comirnaty (Pfizer/BioNTech), 3.735.557 Covid-19 Vaccine Moderna (Moderna), 7.420.580 Vaxzevria (AstraZeneca) e 1.226.250 Covid-19 Vaccine Janssen (Johnson&Johnson).

[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.
[**] Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose; oppure monodose). Vaccinazione in tempo reale: QUI.
[***] La soglia del 30% di occupazione per le terapie intensive e del 40% per le aree non critiche è individuata dal decreto del Ministro della Salute del 30 aprile 2020, oltre la quale sono a rischio le prestazioni sanitarie per le altre patologie. Per area non critica si intendono i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia.

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 270 (-).

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

Il punto della situazione a cura di Lab24

Qualche riga di spiegazione, oggi, sulla decisione dell’Oms di cambiare la denominazione delle varianti del Sars-CoV-2: eliminando per quelle definite “preoccupanti” (variants of concern) i riferimenti al luogo di prima individuazione (inglese, sudafricana, brasiliana e indiana) e passando a una classificazione con le lettere dell’alfabeto greco.
In questo modo la variante inglese diventa “alfa”; quella sudafricana “beta”; quella brasiliana “gamma” e quella indiana “delta”.
Le cosiddette “variants of interest”, ovvero quelle sottoposte a osservazione e sorveglianza, ma non ancora ritenute pericolose, verranno invece identificate mantenendo il criterio in uso presso la comunità scientifica, con una combinazione di lettere e numeri.
Solo per fare un esempio la variante alfa (ex inglese) è da sempre classificata come “B.1.1.7”.
La scelta è legata alla volontà di evitare collegamenti stigmatizzanti con luoghi e popolazioni, per il semplice fatto che la variante sia stata individuata per la prima volta in un determinato territorio: che, peraltro, non è detto sia davvero quello dove la variante si è sviluppata, ma semplicemente quello dove è stata rilevata.
Pur condividendo la decisione (e da oggi utilizzeremo la nuova classificazione sia nei commenti quotidiani, sia nelle analisi settimanali) proponiamo due riflessioni.
La prima: quando alcuni termini sono in uso da tempo, provare a cambiarli è un’impresa ardua. Prova ne sia il fatto che ancora oggi è largamente utilizzata la dizione “il Covid” per indicare un virus che invece si chiama Sars-CoV-2. Confondendo così l’agente patogeno con la malattia (Covid-19, che sta per Coronavirus desease-19).
La seconda: la stessa sensibilità sarebbe forse meglio indirizzata se fosse rivolta non tanto a disaccoppiare il nome delle varianti dai luoghi geografici, ma piuttosto a garantire forniture di vaccino alle popolazioni che, per motivi meramente economici, oggi restano quasi completamente ai margini rispetto alle campagne di protezione contro la pandemia.
Un tema centrale, che abbiamo affrontato più volte, spiegando come le vaccinazioni non siano un privilegio dei singoli Stati: ma un diritto di ogni abitante del nostro piccolo e unico pianeta.
Se proprio non lo vogliamo fare per motivi umanitari, facciamolo almeno per egoismo: solo vaccinando tutta la popolazione mondiale, e arrivando a un’immunità di gregge planetaria, potremo infatti risolvere la questione Covid-19 ed evitare che nuove varianti si presentino a ciclo continuo, superando tranquillamente confini per loro completamente invisibili (Fonte Lab24.ilsole24ore.com/coronavirus).

“In classe mia ci vacciniamo tutti” dice Caterina che frequenta l’ultimo anno del Liceo Tasso di Roma. Ha appena fatto il vaccino e sta aspettando, seduta su una sedia in un’ala dell’hub di Porta di Roma, i quindici minuti canonici post somministrazione. Caterina è una dei quarantamila maturandi che saranno immunizzati nel Lazio con il vaccino Comirnaty (Pfizer/BioNTech) durante i tre giorni di Open Day per vaccinare gli studenti in vista dell’esame di Stato, che inizierà il prossimo 16 giugno. C’è chi un po’ di paura o un po’ di ansia comunque la ha, ma in pochi sembrano aver avuto dubbi. Sono state oltre 40 mila le prenotazioni, un’adesione quasi totale. “Non vedevamo l’ora, siamo prontissimi, questo è l’unico modo per tornare alla normalità” ripetono ragazze e ragazzi mentre aspettano, pazienti, il loro turno. Per loro anche un piccolo regalo, fortemente voluto dalla Regione Lazio: una copia della Costituzione italiana (Fonte la Repubblica).

Dalla notte prima dei vaccini assalto all’Open Day di Bologna: migliaia di ragazzi in fila dalla sera. L’Ausl raddoppia le dosi.

Duemila e quattrocento iniezioni di Johnson & Johnson (era prevista la metà) disponibili anche per gli over 18: i primi in coda dieci ore prima dell’apertura

Un vero e proprio assalto al vaccino. Migliaia di persone in coda, fin dalla notte precedente, per il primo Open Day a Bologna aperto a tutti gli over 18: erano state annunciate mille e duecento dosi di Johnson & Johnson disponibili, all’improvviso nel pomeriggio di martedì. Ma la notizia è circolata veloce e fin dalla sera tantissimi ragazzi si sono messi in coda sul piazzale della Fiera, dov’è l’Hub vaccinale dell’Ausl, con coperte e seggioline da campeggio, manco per un concerto di Vasco Rossi (Fonte la Repubblica).

Vaccino Bologna, caos all’open day, assembramenti e spintoni

Caos per il primo open day vaccinale in Emilia Romagna in corso alla fiera di Bologna. Alle otto, la fila fino a quell’ora ordinata, è saltata e si è sfiorata quasi la rissa di fronte al portone di ingresso del palazzo dei congressi. Urla, spintoni tra le persone ammassate che hanno fatto a gara’ per entrare nella struttura. Il tutto è avvenuto senza la presenza delle forze dell’ordine o di un referente organizzativo. Così la lista che era stata preparata, in autogestione, secondo l’ordine di arrivo da alcuni ragazzi presenti sul posto non è stata rispettata. E questo nonostante l’invito dell’Ausl di Bologna che ha raddoppiato le dosi disponibili (da 1200 a 2400): “Si raccomanda di rispettare l’ordine della fila in base all’orario di arrivo e si prega di evitare ogni assembramento una volta conclusa l’assegnazione degli eccessi per i primi 2400 arrivati” (Fonte SkyTG24).

Istituto Nazionale della Salute Usa: su origine Sars-CoV-2 necessaria indagine approfondita

Francis Collins, Direttore dell’Istituto Nazionale della Salute Usa (NIH) – che include anche l’Istituto della malattie infettive guidato da Anthony Fauci – è convinto che sia “necessaria una investigazione a tutto campo, condotta da esperti specializzati sull’origine del Sars-CoV-2”. In una serie di interviste, Collins ha osservato che “non è mai stata esclusa adeguatamente la possibilità che il virus fosse allo studio del laboratorio di Wuhan, e come risultato di un incidente abbia finito per raggiungere gli abitanti della città ed il resto del mondo”. Per lo scienziato, è probabile che il virus abbia seguito un sentiero di trasmissione di cui non sono ancora stati individuati tutti i passaggi, passando da un pipistrello, ad un altro animale, alle persone: “Ma una indagine oggettiva ed esaustiva in cui viene concesso pieno accesso a tutte le informazioni sugli eventi accaduti a Wuhan nell’autunno del 2019, in cui il governo cinese fornisca risposte alle domande pertinenti, è fondamentale. Anzi sarebbe dovuto succedere immediatamente ma è frustrante che non sia stato così, e non lo sia” (Fonte SkyTG24).

USA, pubblicate email Fauci a Cinesi: “Affrontiamo virus insieme”

Il virologo Anthony Fauci dai mesi iniziali della pandemia è diventato la figura più importante nella lotta al Covid-19 negli USA, e ogni giorno la sua casella email era inondata di messaggi da membri del suo team, ex colleghi, vecchi amici, giornalisti, produttori, celebrità e talvolta estranei alla ricerca di consigli. BuzzFeed ha pubblicato oltre 3.200 messaggi della sua casella di posta elettronica da gennaio a giugno 2020, mentre il Washington Post ha diffuso gli estratti di 860 pagine di email risalenti a marzo e aprile dello scorso anno. “Sono cronicamente stanco, non dormo molto – ha scritto in una email -. Sto costantemente informando, parlando”. E se la stanchezza si è trasformata in frustrazione per il rapporto complesso con la Casa Bianca di Donald Trump, Fauci non lo ha mai dato a vedere. Il virologo è anche entrato in contatto con alcuni colleghi cinesi, in particolare con George Gao, Direttore del Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie. Gao gli ha scritto inizialmente per smentire una frase di un’intervista a Science in cui accusava il governo statunitense di “commettere un grave errore”, non imponendo ai cittadini di indossare la mascherina. “Questa era l’espressione del giornalista, spero che tu capisca”, ha detto, chiedendo poi a Fauci: “Lavoriamo per sconfiggere insieme il virus”. “George, grazie per la nota. Capisco perfettamente. Nessun problema, ce la faremo insieme”, ha risposto lui. Mentre in un’altra email Gao ha scritto: “Ho visto che sei stato attaccato da alcune persone”. “Andrà tutto bene nonostante ci siano alcuni pazzi in questo mondo”, ha replicato il virologo. Fauci ha anche smentito di essere mai stato censurato (Fonte SkyTG24).

Vaccini anti-Covid-19, Commissione tedesca dei vaccini: cautela su campagna bambini

“Somministrare il vaccino anti-Covid-19 ai bambini non sarebbe come dare una caramella alla liquirizia, si tratta di un intervento medico, e va fatto se vi sono i presupposti”. Lo ha affermato il Presidente della commissione tedesca dei vaccini Stiko, Thomas Martens, che comprende le riserve di alcuni medici, e invita alla cautela nella campagna vaccinale sui bambini fra i 12 e i 15 anni. Stando alla Commissione, l’indicazione per una vaccinazione nell’infanzia deve essere presa “su una base di evidenze che sia più solida possibile”. I dati su cui si basano le conclusioni dei produttori dei vaccini sono per la Commissione invece insufficienti: “Il numero dei bambini vaccinati è semplicemente troppo basso per poter affermare in modo inconfutabile che il vaccino sia sicuro in questa fascia di età”. L’1,3% dei 1100 bambini vaccinati per lo studio condotto sull’infanzia, inoltre, ha mostrato reazioni pesanti, aggiunge. Per una decisione sull’indicazione del vaccino vanno presi in considerazione anche altri fattori, come il rischio della malattia e l’immunità di gregge. E che i bambini si ammalino in modo grave è molto raro, ha ricordato anche. Non è dato per certo dunque che la Commissione si esprimerà a favore di una campagna vaccinale generale per l’infanzia, mentre “non vi è alcun dubbio” – ha concluso – che il vaccino anti-Covid-19 sarà consigliato per i bambini ritenuti a rischio, a causa di altre malattie (Fonte SkyTG24).

Vaccino, “sospetti problemi cardiaci sui più giovani”. L’allarme del New York Times

Un nuovo allarme sui vaccini, quello lanciato dagli Stati Uniti, dove l’Agenzia Federale di Controllo sulla Sanità ha segnalato dei casi di miocarditi riscontrate in pazienti che si erano sottoposti alla somministrazione dei farmaci Comirnaty (Pfizer/BioNTech) e Covid-19 Vaccine Moderna (Moderna), ovvero quelli con mRna. Al momento non è ancora dimostrato nessun legame tra l’inoculazione del siero e le infiammazioni del tessuto muscolare del cuore registrate, che comunque non sono state mai forti. Ma l’agenzia ha comunque deciso di fare chiarezza per capire se esista o meno una correlazione.
Stando al Vaccine Safety Technical Work Group che si occupa di esaminare le segnalazioni arrivate all’agenzia, i casi “sembrano verificarsi prevalentemente negli adolescenti e nei giovani adulti, più spesso nei maschi che nelle femmine, più spesso dopo la seconda dose rispetto alla prima e, generalmente, entro quattro giorni dalla vaccinazione”. Visto che i casi sospetti riguardano la popolazione più giovane, l’allarme interessa molto da vicino Europa e Italia, dove il via libera per la somministrazione ai ragazzi è decisa.

Toti: obbligo mascherina all’aperto non ha più senso

“L’obbligo di portare la mascherina all’aperto ha ancora senso forse per qualche giorno, di certo non possiamo passare l’estate con la mascherina addosso a 40 gradi in un’Italia che sarà per lo più vaccinata”. Lo dice il Governatore della Regione Liguria Giovanni Toti invitando il Governo a intervenire. “A fine giugno arriveremo con più della metà popolazione ligure vaccinata, con un Covid-19 sotto l’incidenza di 20 casi alla settimana ogni 100 mila abitanti, quindi una malattia molto rarefatta. A logica direi che è un obbligo che dovremo togliere in qualche modo, almeno all’aperto” (Fonte SkyTG24).

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