Il Papa agli ospiti della Caritas: sono a vostra disposizione

Il messaggio – inviato al direttore, monsignor Enrico Feroci – arriva in risposta a quello che i senza fissa dimora ospitati dalla Caritas avevano inviato al Papa lo scorso 27 marzo: “…nonostante il poco tempo trascorso da quando è diventato il Vescovo di Roma sentiamo una stima e solidarietà che ci legano profondamente a Lei: abbiamo l’impressione di conoscerLa da sempre. La scelta del nome ed i contenuti dei suoi interventi su cui abbiamo provato a riflettere, ci danno quotidianamente testimonianza dell’autentica essenza della fede cristiana: Dio è amore. Nella nostra situazione di disagio possiamo osservare e sperimentare in prima persona l’importanza di un gesto di solidarietà, di quanto dia conforto un abbraccio, una stretta di mano e all’opposto di quanto feriscano l’indifferenza o anche il fastidio che trasmettono certi sguardi e atteggiamenti per il nostro essere diversi (…).
Sia certo che, così come promettemmo al Papa emerito Benedetto XVI quando venne a trovarci al nostro Ostello nel febbraio 2010, la nostra preghiera La accompagnerà continuamente, mai Le mancherà la nostra vicinanza così come sarà costante il nostro ringraziamento al Signore per averci donato una persona come Lei. Grazie di tutto ed anche di aver dedicato un po’ del Suo tempo a leggere questo nostro saluto”. L’iniziativa ha origine da una serie di incontri di approfondimento che gli ospiti hanno svolto con monsignor Feroci durante la Quaresima, discutendo, tra le altre cose, della rinuncia di Papa Benedetto XVI, del conclave e dell’elezione del nuovo Pontefice.
La lettera è stata consegnata a Francesco personalmente dal direttore della Caritas al termine della Messa Crismale. Ieri sera monsignor Feroci ha letto agli assistiti della Caritas la risposta del Papa. “È molto bello vedere il nostro vescovo che ci conferma la sua vicinanza nella preghiera. Ieri sera – racconta – eravamo tutti emozionati alle sue parole, quando ci dice ‘sono a vostra disposizione’. Accogliamo questa ‘disponibilità’ con gratitudine e riconoscenza”.