Numeri ufficiali Covid-19 del 1° giugno 2021. Fingere che il Sars-CoV-2 non esista proprio quando stiamo per sconfiggerlo è il viatico migliore per ridargli fiato

Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.
I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi martedì 1° giugno 2021
Ricoverati con sintomi: 6.192 (-290) (-4,47%) [Occupazione al 10%] [*]
In terapia intensiva: 989 (-44) (-4,26%) [con 41 nuovi ingressi del giorno] [**] [Occupazione al 11%] [Le terapie intensive scendono sotto quota mille dopo oltre 7 mesi]
Deceduti: 126.221 (+93) (+0,07%)
Vaccinati [***] e percentuale sulla platea da vaccinare (aggiornato al 1° giugno 2021 ore 21:02): 12.234.593 (23,93% di una platea di 51.126.679 persone da vaccinare)
[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.
[**] Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose; oppure monodose). Vaccinazione in tempo reale: QUI.
[***] La soglia del 30% di occupazione per le terapie intensive e del 40% per le aree non critiche è individuata dal decreto del Ministro della Salute del 30 aprile 2020, oltre la quale sono a rischio le prestazioni sanitarie per le altre patologie. Per area non critica si intendono i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia.
Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia
Media giornaliera dei decessi: 270 (-1).

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.
Il punto della situazione a cura di Lab24
Tre parole sono più che sufficienti a spiegare in modo chiaro la strategia seguita per ottenere l’accesso alle tanto agognate zone bianche: “fare pochi tamponi”. Ovvero non cercare il virus, facendo semplicemente finta che sia scomparso.
I numeri di ieri (31 maggio) relativi ai test eseguiti sono allarmanti perché testimoniano esattamente questa tendenza: cercare sempre meno (e trovare sempre meno) il Sars-CoV-2 per arrivare ad avere un numero sempre più basso di nuovi casi individuati. I tamponi totali sono stati 86.977: per trovare un numero più basso bisogna risalire allo scorso 4 gennaio (77.953). Anche quello era un lunedì, e quindi risentiva del calo che segue tradizionalmente il fine settimana, ma eravamo nel pieno delle festività di inizio anno. Per capire quanto sia importante la riduzione registrata ieri possiamo vedere la media dei test eseguiti negli ultimi 8 lunedì, risalendo fino a inizio aprile 2021: il risultato è 133.026. Gli 86.977 test totali di ieri restano sotto media per il 34,6%. All’interno di questo poco brillante risultato troviamo, ovviamente, un bassissimo numero (solo 49.688) di test molecolari: quelli che consentono di sequenziare il materiale genetico virale e di individuare la presenza di varianti, siano esse conosciute o nuove. A influire in modo pesante sul risultato di ieri ha contribuito per la prima volta la Lombardia, che nelle ultime settimane aveva mantenuto le attività di testing a un livello accettabile: ieri, invece, sono stati eseguiti solo 8.661 tamponi totali, con una riduzione del 49,7% rispetto alla media degli ultimi 8 lunedì (17.237).
Come abbiamo ricordato più volte in questi mesi, nella fasi di arretramento dell’epidemia il numero dei test deve essere manutenuto elevato, incrementando le attività di screening per compensare il naturale calo dei casi sintomatici: solo in questo modo è possibile avere una visione corretta della diffusione del contagio, isolare in modo tempestivo i nuovi focolai, interrompere le catene di trasmissione, sequenziare il virus e individuare le varianti. Fingere che il virus non esista proprio quando stiamo per sconfiggerlo è il viatico migliore per ridargli fiato: e per complicare la vita ai vaccini, che stanno avendo un successo straordinario e meriterebbero per questo il massimo sostegno, invece che ostacoli disseminati sul proprio cammino (Fonte Lab24.ilsole24ore.com/coronavirus).
«”Il virus non è scomparso, quello che sta succedendo è che c’è un elevato numero di persone vaccinate e questo fa una massa notevole che blocca il contagio del virus”. A dirlo è il professor Andrea #Crisanti, intervistato da @toniacart» (Sky tg24 @SkyTG24 – Twitter, 1° giugno 2021).
Perle di lucidità in uno stato di follia…
Il Sars-CoV-2 colpisce maggiormente il cervello… degli “asintomatici”.
“Ha ragione il prof Galli. A volte scienza fa rima con scemenza” (Vittorio Feltri @vfeltri – Twitter, 31 maggio 2021).
“eh niente quando @azangrillo lapidario dice la verità… Succede di tutto” (Fabio Dragoni @fdragoni – Twitter, 31 maggio 2021).
«Zangrillo: “Quando io sono in montagna, su un sentiero in mezzo ai boschi, e vedo che c’è una persona in lontananza con la mascherina, penso che quella persona stia sviluppando una patologia psichiatrica”» (Emei Markus @EmeiMarkus – Twitter, 31 maggio 2021).
Penso la stessa cosa come il Zangrillo, quando vedo uno – con la faccia che fa bene a nascondere per non spaventare l’umanità – in macchina da solo con la mascherina. E inoltre penso, quando lo vedo uscire e si toglie la mascherina, che è da TSO.
Postscriptum. Porto sempre la mascherina quando e dove è indicato, dal 10 marzo 2020… non ho voglia di sperimentare un TSO.
Chi di Speranza vive disperato crepa
“Ieri Speranza ha prorogato il divieto di ingresso in Italia per chi proviene da India, Bangladesh, Sri Lanka, per scongiurare la diffusione della variante indiana. Intanto il primo Paese di provenienza dei clandestini è proprio il Bangladesh. Dal 1 gennaio 2481 bengalesi sbarcati” (Azzurra Barbuto @AzzurraBarbuto – Twitter, 1° giugno 2021).
Il Ministro vieta l’ingresso in Italia a chi giunge dal Bangladesh, intanto i Bengalesi conquistano il record di sbarchi illegali sulla penisola
di Azzurra Barbuto
La Finestra di Azzurra, 1° giugno 2021
In questo ultimo anno e mezzo abbiamo imparato sulla nostra pelle a fidarci poco delle parole del ministro della Salute Roberto Speranza. Soltanto a guardarlo ci prende il magone, poiché Roberto non è di sicuro il tipo che sembra sprizzare salute da tutti i pori. Tuttavia, come un libro non si dovrebbe giudicare dalla copertina, così un politico non dovrebbe essere valutato dalla sua cera. Del resto, a parlare sono i fatti. E lo fanno pure in maniera eloquente. Nel gennaio, così come nel febbraio del 2020, poco prima che l’Italia venisse travolta dal coronavirus, Speranza ci rassicurava in diretta televisiva: il Covid-19 non arriverà nel Bel Paese, ma nel caso in cui questo scenario “che noi escludiamo totalmente” – testuali termini aveva adoperato il ministro – dovesse presentarsi, “il Paese è pronto”. Peccato che di pronto non c’era un bel niente. Ma proprio proprio niente, neppure uno straccio di piano pandemico adeguatamente aggiornato, figuriamoci le terapie intensive, carenti pure nelle seconda e terza ondate.
Memore delle figuracce e degli errori inanellati uno dietro l’altro, Roberto è diventato uomo cauto e previdente. Prova ne è la decisione assunta ieri: il titolare del suddetto dicastero ha firmato la proroga fino al 21 giungo dell’ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a coloro che provengono da India, Bangladesh e Sri Lanka, Nazioni dove circola una temibile variante, che, secondo parecchi scienziati, potrebbe addirittura resistere ai vaccini attualmente disponibili. Incamerare persone che sono potenziali vettori di infezione in questa fase della campagna vaccinale comporterebbe il pericolo di vanificare tutti gli sforzi fino a qui compiuti, sia sul piano sanitario che economico. Ecco perché la scelta di Speranza appare giusta e sensata. A renderla sciocca, ridicola e vana, tuttavia, concorre un elemento non trascurabile: vero è che in volo e legalmente dal Bangladesh in Italia non si può migrare almeno fino al 21 giugno, eppure sul barcone e clandestinamente si entra in Italia viaggiando dal Bangladesh che è una bellezza. Anzi, se vogliamo dirla tutta, proprio nelle ultime settimane è incredibilmente lievitato il numero di clandestini di nazionalità bengalese che approdano sulle nostre coste, attestandosi addirittura il Bangladesh quale primo Paese di provenienza degli sbarcati. C’è stato una sorta di boom di cittadini bengalesi: dal primo gennaio al 30 maggio ne abbiamo accolti a braccia aperte ben 2.520 su un totale di 14.412 immigrati. E molti di più ne accoglieremo nelle prossime settimane, complice la bella stagione. Quindi non ci consola affatto che Speranza “chiuda gli aeroporti” e tenga aperti i porti per chi si mette in viaggio dalle aeree del globo in cui la variante indiana imperversa.
Ecco perché l’ordinanza del ministro assomiglia ad una presa per i fondelli, l’ennesima, dal momento che la sua funzione è soltanto quella di illudere gli abitanti della penisola che Speranza stia lavorando con impegno allo scopo di tutelarne il benessere. Inoltre, interrompere i collegamenti aerei ma seguitare ad adottare clandestini che si affidano ai trafficanti di esseri umani non fa altro che agevolare e produrre sporchi business, illegalità e disprezzo delle regole. Si è imposta oramai la convinzione, a livello internazionale, che sul nostro territorio tutto sia consentito e che gli italiani siano fessi. Almeno quanto chi governa lo stivale.
1,3 mln ricoveri saltati, crollo del 50% per pediatrici
Oltre un milione e 300mila ricoveri saltati nel 2020 rispetto al 2019, di cui più di 500mila urgenti. Un calo dell’8% dei trapianti. Dimezzati i ricoveri pediatrici e un calo del 10-30% di quelli per tumore o interventi chirurgici negli adulti. Il fenomeno delle cure mancate ai pazienti non Covid-19 certificato dal Rapporto 2021 sul Coordinamento della finanza pubblica della Corte dei Conti è “uno tsunami annunciato” che “rischia di generare un’onda lunghissima di patologie gravi e decessi”. Ad analizzarlo è il Quarto Report di Salutequità, associazione indipendente per la valutazione delle politiche per la salute, che suggerisce anche soluzioni per riparare ai danni fatti dalla pandemia ai malati che soffrono di altre patologie (Fonte SkyTG24).
Uk, per la prima volta dalla scorsa estate zero morti Covid-19 in 24h
Nelle statistiche ufficiali si tratta di una prima volta assoluta dall’inizio della pandemia nella primavera del 2020. Tornano a calare anche i nuovi contagi, una buona notizia viste le preoccupazioni causate dalla diffusione della ‘variante indiana’ nel Paese. Si guarda quindi con fiducia alle riaperture del 21 giugno (Fonte SkyTG24).
Spagna, contagi in aumento in 11 regioni
Leggero rialzo dei casi di coronavirus in 11 delle 17 regioni della Spagna: lo indicano i media iberici sulla base degli ultimi dati del Ministero della Sanità. Contagi in lieve aumento anche nell’enclave di Ceuta. Da alcuni giorni a questa parte, l’incidenza media dei contagi a livello nazionale si è stabilizzata: oggi è di 120,3 casi notificati nelle ultime due settimane ogni 100.000 abitanti, mentre ieri era di 121,7. Le autorità hanno spiegato che si registrano più contagi tra gli under 50, categoria in cui l’indice di vaccinazione è ancora molto basso. Tra le regioni che hanno notato un rialzo della tendenza dei contagi c’è l’Andalusia, che oggi ha annunciato uno stop alla fase di riapertura: per le prossime due settimane rimarranno in vigore le restrizioni attuali. Tra le principali, ci sono l’obbligo della chiusura di bar e ristoranti alle 12 e delle discoteche alle 2 del mattino. In entrambi casi, sono previsti limiti del numero di persone che possono far parte dello stesso gruppo. La settimana scorsa, il presidente regionale andaluso, Juanma Moreno, ha annunciato di essersi contagiato, quando gli mancavano pochi giorni per potersi vaccinare. “Vi chiedo estrema prudenza”, ha detto (Fonte SkyTG24).