Papa Francesco alla Papal Foundation: “Aiutate a combattere la povertà spirituale”

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“I bisogni del popolo di Dio sono grandi, e i vostri sforzi per far progredire la missione della Chiesa stanno aiutando a combattere molte forme di povertà materiale e spirituale presenti nella famiglia umana, contribuendo alla crescita della fraternità e della pace”. Papa Francesco riceve i membri della Papal Foundation. In un discorso molto breve, ne esalta il compito, sottolinea che ci sono anche i bisogni della “povertà spirituale” (un tema che gli sta molto a cuore)  e ricorda anche il cinquantesimo anniversario della enciclica Pacem in Terris di Giovanni XXIII.

La Papal Foundation è nata nel 1988, e l’idea era quella di dare un supporto al Santo Padre e alla sua testimonianza nel mondo, con delle donazioni che fossero una risorsa in più per la Santa Sede, e rafforzando in questo modo l’abilità del Santo Padre di portare avanti la missione di Pietro.

Si entra nella fondazione con una donazione complessiva di 1 milione di dollari scaglionata in dieci anni (ma ogni anno, la donazione non può essere inferiore a 100 mila dollari). La Papal Foundation conta oggi un patrimonio di 139 milioni di dollari, e 70 milioni di questi sono per borse di studio e finanziamenti vari. Ogni anno la Papal Foundation stacca un assegno di 5 milioni di dollari alla Santa Sede.

Papa Francesco esorta i membri della fondazione a prendere la Pacem in terris, come stimolo per “impegnarsi sempre nel promuovere la riconciliazione e la pace ad ogni livello”. “Durante questo tempo pasquale – dice il Papa – nel quale la Chiesa ci invita a rendere grazie per la misericordia di Dio e per la nuova vita che abbiamo ricevuto dal Cristo risorto, prego affinché possiate sperimentare la gioia che nasce dalla gratitudine per i molti doni del Signore e possiate servirlo negli ultimi dei suoi fratelli e sorelle.

“L’opera della Papal Foundation – conclude il Papa –  è soprattutto una solidarietà spirituale con il Successore di Pietro. Vi chiedo, quindi, di continuare a pregare per il mio ministero, per i bisogni della Chiesa, e particolarmente perché le menti e i cuori si convertano alla bellezza, alla bontà e alla verità del Vangelo”.

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