Il papa ai vescovi di Panama: difendete la famiglia dalla secolarizzazione

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Ancora una volta è la famiglia ad essere al centro delle attenzioni del papa. Nell’udienza che ha concluso la visita ad limina dei vescovi di Panama, questa mattina, a Castelgandolfo, Benedetto XVI ha ricordato che l’azione della Chiesa a Panama si inserisce in un contesto “difficile e preoccupante”. Essa è chimata a “offrire una luce che contribuisca alla soluzione dei problemi umani, promuovendo una convergenza morale della società sui valori fondamentali.

Uno dei problemi principali è la “crescente secolarizzazione” della società, che mette Dio “ai margini” e che “si serve dei mezzi di comunicazione sociale per diffondere l’individualismo, l’edonismo e ideologie e costumi che minano gli stessi fondamenti del matrimonio, della famiglia e della morale cristiana”.

A questo si oppone la testimonianza di tanti sacerdoti, religiosi e laici, riconosce il Papa, che invita i vescovi a un’azione decisa di formazione dei sacerdoti nei seminari, ma anche dei laici, a sviluppare una “vigorosa” pastorale familiare che porti le persone “a scoprire la bellezza del matrimonio cristiano, a difendere la vita umana dal concepimento alla morte naturale e a educare i figli nell’amore alla verità del Vangelo”. Infine è importante diffondere la conoscenza della Dottrina sociale della Chiesa “favorendo la sua corretta applicazione nelle circostanze concrete”.

In questo modo – ha concluso Benedetto VXI – “la speranza cristiana illuminerà il popolo di Panama, assetato di conoscere la verità su Dio e sull’uomo in mezzo a fenomeni come la povertà, la violenza giovanile, le carenze educative, sanitarie, abitative, la vessazione di innumerevoli sette o la corruzione, che in diversi modi turbano la vita e impedisocno uno sviluppo integrale.

L’ultima visita a Panama di un pontefice risale al marzo del 1983 quando Giovanni Paolo II celebrò la messa  con “gli amatissimi campesinos che hanno costituito i punti basilari della mia visita”,  come aveva detto nel suo congedo. “So che nella sede della vostra più alta Istituzione nazionale – disse il papa nel 1983 – si trovano cinque statue di bronzo che rappresentano le qualità che devono accompagnare ogni figlio di questa terra: il lavoro, la costanza, il dovere, la giustizia e la legge. Che questi valori fondamentali della persona e della società possano essere vivificati dalla ricchezza spirituale, e soprattutto da una fede cristiana che ispiri ogni vostra convivenza e la conduca verso mete sempre più alte”.

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