Il Papa: la grazie de sacramenti deve trasformarsi in pratica di vita

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“Cristo ha vinto il male in modo pieno e definitivo, ma spetta a noi, agli uomini di ogni tempo, accogliere questa vittoria nella nostra vita e nelle realtà concrete della storia e della società.” Il Pontefice lo ha ricordato questa mattina introducendo la preghiera mariana del Regina Coeli che per il Tempo di Pasqua sostituisce l’ Angelus. Ai molti fedeli presenti in Piazza il Papa ha ricordato le parole della Orazione Colletta della liturgia odierna: «O Padre, che fai crescere la tua Chiesa donandole sempre nuovi figli, concedi ai tuoi fedeli di esprimere nella vita il sacramento che hanno ricevuto nella fede».

Sono i sacramenti che devono tradursi “in atteggiamenti, comportamenti, gesti, scelte.” Lasciarsi cambiare dalla Grazia e diventare strumento della misericordia di Dio. E il Papa ha concluso: “La gioia di sentirsi strumenti della grazia di Cristo, come tralci della vite che è Lui stesso, animati dalla linfa del suo Spirito! Preghiamo insieme, nel nome del Signore morto e risorto, e per intercessione di Maria Santissima, perché il Mistero pasquale possa operare profondamente in noi e in questo nostro tempo, perché l’odio lasci il posto all’amore, la menzogna alla verità, la vendetta al perdono, la tristezza alla gioia.” Dopo la recita dalla preghiera il Papa ha salutato con queste parole: “Saluto con grande affetto tutti voi, cari pellegrini provenienti dai vari Continenti per partecipare a questo incontro di preghiera. A ciascuno auguro di trascorrere serenamente questo Lunedì dell’Angelo, nel quale risuona con forza l’annuncio gioioso della Pasqua: Cristo è risorto! Buona Pasqua a tutti!” Nel pomeriggio di oggi è previsto che Francesco scenda nelle Grotte Vaticane per pregare sulla Tomba di San Pietro.

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