Numeri ufficiali Covid-19 del 7 maggio 2021. Forse diventerà endemica come influenza. Vaccino anti-Covid 100% efficace contro forme gravi

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Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.

I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi venerdì 7 maggio 2021

Ricoverati con sintomi: 16.331 (-536) (-3,18%) [Occupazione al 26%] [*]
In terapia intensiva: 2.253 (-55) (-2,38%) [con 109 nuovi ingressi del giorno] [**] [Occupazione al 25%] [Sorpassano il 30% di posti occupati in intensiva: Toscana (38%), Lombardia (36%), Puglia (34%) e Marche (31%)].
Deceduti: 122.470 (+207) (+0,17%)
Vaccinati [***] e percentuale sulla platea da vaccinare (aggiornato al 7 maggio 2021 ore 17:28): 6.945.793 (13,68% di una platea di 50.773.718 persone da vaccinare)

Le forniture di vaccini hanno raggiunto quota 26.916.650, con un aumento 4.501.990 rispetto alla settimana precedente, secondo quanto indica il monitoraggio settimanale del commissariato all’emergenza. Quelli somministrati sono saliti a 22.807.444, 3.200.944 in più della precedente settimana. La media giornaliera nell’ultima settimana si è dunque attestata sulle 457.278 somministrazioni.
Salita all’87% la quota degli over 80 (in tutto sono 4.532.890 persone) vaccinati, mentre ha completato il ciclo il 72%. Nella fascia d’età compresa tra 70 e 79 anni (6.032.659 persone) la prima iniezione è stata fatta dal 69%, la seconda dal 14%. In testa tra le regioni che hanno somministrato la prima dose agli ultraottantenni c’è la Provincia di Trento (99%), seguita dal Veneto (98%); in coda Calabria (66%) e Sicilia (67%).

[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.
[**] Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose; oppure monodose). Vaccinazione in tempo reale: QUI.
[***] La soglia del 30% di occupazione per le terapie intensive e del 40% per le aree non critiche è individuata dal decreto del Ministro della Salute del 30 aprile 2020, oltre la quale sono a rischio le prestazioni sanitarie per le altre patologie. Per area non critica si intendono i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia.

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 277 (-).

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

Il punto della situazione a cura di Lab24

Facciamo rapidamente il punto, oggi, sulla campagna vaccinale: alle ore 6.12 del 7 maggio risultavano vaccinati con doppia dose 6.877.239 italiani, che possiamo di fatto considerare completamente protetti contro la Covid-19. Per la precisione, considerando la protezione contro una possibile infezione, dovremmo calcolare la reale efficacia dei diversi vaccini (per Pfizer sappiamo essere al 98%): ma se consideriamo la validità contro le forme gravi di malattia arriviamo praticamente al 100% (ed esattamente al 100% per AstraZeneca secondo i dati che arrivano da Uk). In termini più semplici: qualcuno dei vaccinati con doppia dose (pochissime persone) è destinato a infettarsi perché la protezione contro l’infezione non è assoluta, ma comunque non svilupperà una malattia grave. Si tratta di un risultato straordinario, se pensiamo che l’efficacia di un vaccino come quello contro l’influenza stagionale arriva nella migliore delle ipotesi al 50% circa contro l’infezione, ma più spesso oscilla intorno al 40%. In totale in Italia, sempre con i dati disponibili alle ore 6.12 di questa mattina, risultavano inoculate 22.644.364 dosi: considerando che per la protezione complessiva dei soggetti indicati in precedenza sono state necessarie due dosi (incluso il richiamo) al momento risultano protetti con una singola dose 8.889.886 persone. Ma sommando le due categorie arriviamo a 15.767.125 italiani protetti, in modo parziale o completo, contro il Sars-CoV-2. Possiamo a questo punto tentare una stima delle persone protette per via naturale, in quanto venute a contatto diretto con il virus: i dati ufficiali parlano al momento di 4.092.747 infezioni totali, ma sulla base del calcolo inverso a partire dalle terapie intensive e dei dati ottenuti in altri Paesi occidentali dove sono state condotte indagini periodiche di sieroprevalenza per la ricerca di anticorpi, possiamo stimare che il numero reale sia almeno doppio (diciamo per comodità 8 milioni). In totale quindi, con questa stima, abbiamo 14.877.239 italiani con una protezione completa (infettati più vaccinati con doppia dose) pari al 25,1% della popolazione. Un dato che sale a 23.767.125 (il 40,1% della popolazione) se con un po’ di ottimismo calcoliamo anche i soggetti protetti con la sola prima dose, che hanno comunque una protezione parziale. Si tratta di numeri importanti, che tuttavia non ci consentono di abbassare la guardia: la teorica immunità di gregge (considerando l’Italia come un’isola priva di collegamenti e contatti con il resto del mondo) potrebbe essere raggiunta con il 75% circa della popolazione immunizzata per via naturale o in seguito alla vaccinazione. Per ora siamo nella condizione quasi opposta: con il 75% della popolazione ancora scoperta se consideriamo la protezione totale, oppure il 60% se includiamo nel conteggio anche i protetti con dose singola. Una prateria nella quale il virus ha ancora ampi spazi di circolazione. Per questo motivo, oltre alla rapidità delle somministrazioni, anche e soprattutto in un periodo di allentamenti è fondamentale proseguire con le misure di mitigazione e di protezione personale (mascherine e igiene delle mani). Per impedire così al Sars-CoV-2 di infettare la larghissima parte della popolazione ancora senza protezione, con il rischio aggiuntivo di selezionare nuove varianti in grado di eludere la risposta immunitaria (Fonte Lab24.ilsole24ore.com/coronavirus).

USA, un Statunitense su tre completamente vaccinato

Più di un terzo degli Statunitensi è stato completamente vaccinato contro il Covid. Il dato è riportato dai Centers for Disease Control and Prevention, i centri federali sanitari Cdc. I cittadini USA immunizzati sono quasi 111 milioni, cifra che equivale al 33,4 per cento dell’intera popolazione. Più di 150 milioni di persone, il 45 per cento della popolazione, ha ricevuto almeno una dose. In totale sono più di 254 milioni i vaccini somministrati, numero che corrisponde al 78 per cento delle oltre 327 milioni di dosi consegnate. Nell’ultima settimana sono stati fatti, in media, 2,1 milioni di vaccini al giorno (Fonte SkyTG24).

Rezza, forse Covid diventerà endemica, sarà come influenza

“Probabilmente questa infezione si endemizzerà, molti fattori potrebbero cioé impedire il raggiungimento delle immunità di gregge ma possiamo raggiungere il controllo dell’epidemia: Covid-19 diventerà cioè come l’influenza, infettando la popolazione ma senza conseguenze eccessive. Molto dipenderà dall’andamento delle vaccinazioni”. Così il Direttore della prevenzione del Ministero della Salute Gianni Rezza in conferenza stampa (Fonte SkyTG24).

Si rifiuta di indossare la mascherina. Liceale a Fano viene portato all’ospedale psichiatrico
di Agata Iacono
Lantidiplomatico.it, 6 maggio 2021

Dopo il raid alla famiglia del ragazzino dodicenne con sindrome di Tourret, rea, su consiglio del neoropsichiatra infantile, di aver organizzato come terapia il compleanno con qualche amico nel cortile del condominio, arriva oggi una notizia ancora più brutale a conferma della psichiatrizzazione dei nostri ragazzi.

In una fase in cui gli ospedali pediatrici denunciato un preoccupante aumento di tentativi di suicidio tra gli adolescenti. In una fase in cui i nostri ragazzi sviluppano depressione, asocialità, sindromi come quella di Tourret o diventano schiavi dei videogiochi. Ecco in questa fase attuale, il Resto del Carlino ci dà notizia che oggi a Fano ad un ragazzo dell’Istituto superiore che si rifiutava di indossare la mascherina è successo quello che mai pensavamo di dover raccontare.

“Esibendo il parere di un presunto costituzionalista” – “presunto” è aggiunto dal giornalista – il ragazzo si è incatenata al banco e il preside d’accordo con gli insegnanti ha chiamato la polizia. E quello che è successo dopo ha dell’incredibile: il ragazzo diciottenne, prosegue la ricostruzione il Resto del Carlino, è stato quindi “sedato” con psicofarmaci al Santa Croce di Fano e trasferito a Pesaro, al reparto psichiatrico dell’ospedale Muraglia.

“Sto bene – risponde il 18enne –; sono qui al reparto psichiatrico di Pesaro, a Muraglia, perché mi hanno fatto un Tso e mi hanno detto che dovrò restare qui una settimana. In questo momento una dottoressa mi sta portando via tutti gli oggetti pericolosi. Mi hanno dato dei calmanti al Santa Croce e poi mi hanno trasferito a Pesaro, a Muraglia. I miei genitori non sono con me”, la testimonianza raccolta dal giornalista.
Interviene poi, prendendo il telefono del ragazzo, una dottoressa del reparto: “Il giovane deve stare sereno, la telefonata deve terminare qui”.

Da quello che si apprende, quindi, il ragazzo resterà all’ospedale psichiatrico senza processo per 7 giorni passibili di proroga. È questa l’Italia del 2021. Speriamo che esista ancora qualche parlamentare degno di nota in questa accozzaglia attuale che faccia una interpellanza urgente per dare ancora un senso alla politica. E speriamo, soprattutto, che non ci rassegni a queste barbarie.

Non indossa la mascherina: 18enne in psichiatria
di Giancarlo Palombi
Nicolaporro.it, 7 maggio 2021


Ha 18 anni, è fanese, e frequenta un istituto superiore cittadino il ragazzo che potrebbe suo malgrado divenire il simbolo della dittatura sanitaria. La scorsa mattina è entrato a scuola e si è incatenato a un banco. Motivo? Non vuole portare la mascherina. C’è chi archivierebbe questo episodio come ennesima emulazione negazionista. E c’è chi ha fatto di peggio.

Davanti alla scuola sono arrivate un’ambulanza e un’auto della polizia. Dopo 2 ore di trattative il ragazzo è stato accompagnato all’esterno e “preso in custodia dai sanitari”: così è scritto sui verbali di polizia. Poco dopo, sul cellulare dei genitori dello studente arriva una chiamata. “Sto bene – racconta il 18enne –; sono qui al reparto psichiatrico di Pesaro, a Muraglia, perché mi hanno fatto un Tso e mi hanno detto che dovrò restare qui una settimana. In questo momento una dottoressa mi sta portando via tutti gli oggetti pericolosi. Mi hanno dato dei calmanti al Santa Croce e poi mi hanno trasferito a Pesaro, a Muraglia”.

Interviene poi, prendendo il telefono del ragazzo, una dottoressa del reparto: “Il giovane deve stare sereno, la telefonata deve terminare qui”. Alla domanda se un ragazzo di 18 anni che protesta per la mascherina, possa finire in psichiatria, la dottoressa avrebbe risposto: “Questo ragazzo ha attorno persone che lo stanno mal consigliando”.

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