Numeri ufficiali Covid-19 del 29 aprile 2021. Commissione di inchiesta per capire errori gestione emergenza. Teorema delle 3 P: “Pensare Prima di Parlare”

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Il Ministro delle Salute, Roberta Speranza si dimetta! Non solo per gli errori che ha commesso e se le sue omissioni, ma perché è inadeguato per il ruolo che ricopre.

Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.

I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi giovedì 29 aprile 2021

Ricoverati con sintomi: 19.351 (-509) (-2,56%) [Al 30%]
In terapia intensiva: 2.640 (-71) (-2,62%) [con 129 nuovi ingressi del giorno] [*] [Al 29%]
Deceduti: 120.544 (+288) (+0,24%)
Vaccinati [**] e percentuale sulla platea da vaccinare (aggiornato al 29 aprile 2021 ore 17:35): 5.638.125 (11,10% di una platea di 50.773.718 persone da vaccinare)

Dati aggiornati al 29 aprile 2021 ore 18:47. Fonte Agenas.

La soglia del 30% per le terapie intensive e del 40% per le aree non critiche è individuata dal decreto del Ministro della Salute del 30 aprile 2020, oltre la quale sono a rischio le prestazioni sanitarie per le altre patologie. Per area non critica si intendono i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia.
Il tasso di occupazione delle terapie intensive è tornato sotto la soglia di rischio, ora al 29%, un punto sotto la soglia del 30%. Sono passati 50 giorni da quando, il 9 marzo, il tasso era schizzato sopra i parametri, per arrivare al 40% e poi scendere lentamente.

[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.
[**] Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose; oppure monodose). Vaccinazione in tempo reale: QUI.
“I dati alle 16.30 mi portano a una proiezione su una forbice che dovrebbe essere intorno al target delle 500mila vaccinazioni al giorno”. Lo ha affermato a Porta a Porta il Commissario straordinario all’emergenza Covid-19, Generale Francesco Paolo Figliuolo.

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 278 (-).

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

Il punto della situazione a cura di Lab24

Ancora una settimana di crescita (la nona consecutiva) per l’epidemia di Covid-19 a livello mondiale: l’ultimo Report epidemiologico dell’Oms ha rilevato, tra il 19 e il 25 aprile, 5.695.277 nuovi casi, con un incremento dell’8,7% sul periodo precedente.
Su questo dato, tuttavia, pesano i numeri dell’India, che, essendo un Paese con 1,4 miliardi di abitanti, sta sbilanciando in modo considerevole il risultato complessivo.
Se consideriamo infatti le 6 regioni di monitoraggio dell’Oms vediamo come Americhe (-8% ), Europa (-12%), Est Mediterraneo (-2%) e Africa (-9%) siano già entrate in una fase di ripiegamento.
L’area Ovest Pacifico esprime un modesto +3%, con soli 131.777 nuovi casi nell’ultima settimana e resta quindi sostanzialmente stabile.
L’area Sud-Est Asia (di cui fa parte l’India) apporta al dato globale 2.269.114 nuovi casi, dei quali 2.172.063 attribuibili all’India stessa che segna un incremento del 52% sulla settimana precedente.
Gli altri 4 Paesi più colpiti, tutti con dati in calo, sono: Usa (406.001 positivi; -15%); Brasile (404.623; -12%); Turchia (378.771; -9%) e Francia (211.674; -9%).
Abbiamo già visto nei giorni scorsi come sia facile lasciarsi impressionare dai numeri dell’India, che tendiamo a valutare con il nostro punto di vista (da abitanti di un Paese con 60 milioni di abitanti) e non con il metro corretto (Paese con 1,4 miliardi di abitanti).
Questa capacità di generare numeri per noi enormi spesso ci depista rispetto alla realtà: se consideriamo i casi dell’ultima settimana rilevati dall’Oms vediamo come i 2.269.144 positivi dell’India corrispondano, a parità di incidenza sulla popolazione residente, a 97.249 in Italia: un dato molto vicino ai 92.074 che l’Oms ha registrato nello stesso periodo nel nostro Paese. Con i quali stiamo riaprendo il Paese, invece di chiuderlo in preda al panico.
Se poi, sempre utilizzando i dati Oms relativi al periodo 19-25 aprile, confrontiamo il numero degli eventi fatali, troviamo 15.651 decessi in India e 2.345 in Italia. Dalle nostre parti i primi vengono definiti una catastrofe, i secondi “un dato in via di miglioramento”: peccato che, riportando il dato alla popolazione come è corretto fare, il disastro stia molto più nei nostri 2.345. Per pareggiare i quali, in India, i decessi dell’ultima settimana non dovrebbero essere 15.651 bensì 54.716. Come sempre, i numeri per darci risposte affidabili devono essere contestualizzati (Fonte Lab24.ilsole24ore.com/coronavirus).

7 imperdonabili errori commessi nella gestione dell’emergenza sanitaria in riferimento al Settore Sanitario
di Mirka Cocconcelli, chirurgo ortopedico
Bologna
Socio onorario Obiettivo Ippocrate
Quotidianosanita.it, 1° dicembre 2020


Primo errore. È stato completamente dimenticato l’insegnamento di Carlo Urbani, morto per combattere la Sars in Vietnam che raccomandava alle istituzioni di isolare i contagiati, ma soprattutto esortava a proteggere adeguatamente il capitale umano rappresentato dagli Operatori Sanitari, fondamentale per evitare la diffusione di qualsiasi virus.

Secondo errore. Non esistevano o erano assolutamente inadeguati i Piani Pandemici Nazionali (l’ultimo risale al 2006) e Regionali (2007) e lacunose erano anche le specifiche sul contenimento della diffusione del contagio previste dal D.Lgs 81/2008: “Percorsi puliti/sporchi, aree pulite/sporche con apposite zone filtro, sistemi di ventilazione a pressione negativa, docce per il personale, sanificazione degli ambienti, etc. Sono stati applicati in maniera carente i protocolli di sicurezza negli ospedali, nelle Case della Salute, nelle ex RSA, nelle USCA e proprio pochi giorni fa la Corte dei Conti ha denunciato che in Emilia Romagna, le Usca sono insufficienti: ne dovevano essere attuate 89 sono 75, quindi 14 in meno rispetto allo standard previsto.

Terzo errore. Carenza, inadeguatezza o mancanza dei DPI per categoria a rischio III. Mi riferisco a maschere FFP2 e FFP3, occhiali/visiere, sovra-camici/tute idrorepellenti, guanti, calzari e sovracalzari, copricapi che a tutt’oggi mancano in diversi reparti/servizi e di cui sono ampiamente sprovvisti i MMG, in palese contrasto con quanto prevede la normativa vigente. Carenza coperta con norme di Legge ad hoc con cui si è innalzata a dignità di DPI la semplicissima mascherina chirurgica (vedi articolo 34 del DL 9/2020), in aperto contrasto con le linee guida delle Società scientifiche internazionali ed i Regolamenti europei. Ci si è adeguati alle tutele minime (dico mi-ni-me!!), dettate dall’OMS, che notoriamente sono assolutamente insufficienti.

Quarto errore. Omesso obbligo di sorveglianza sulla sicurezza del personale sanitario. Infatti l’articolo 7 del DL 14/2020, esclude il personale sanitario dal dovere d’isolamento fiduciario, in caso di esposizione non protetta a Covid-19, precedentemente prevista per tutti i cittadini con le misure del Dpcm n.6 del 23/02/2020. Conosco personale sanitario, non esonerato dal proprio lavoro, che ha continuato ad operare, onde evitare il rischio chiusura di alcuni servizi, anche considerata la cronica carenza di personale. Al termine del servizio, il suddetto personale è stato costretto alla quarantena/isolamento fiduciario (a seconda dei casi) per non rischiare di diffondere il probabile contagio ai familiari, condizione questa che ha costretto molti colleghi ad evitare il ritorno fra le mura domestiche ed ad utilizzare ricoveri di fortuna (garage, cantine ristrutturate, camere d’albergo, B and B, e quant’altro).

Quinto errore. Disattesa l’indicazione e la tempistica per l’esecuzione dei tamponi naso-oro faringei, con conseguente mancata messa in sicurezza di tutto il personale sanitario, come previsto da specifiche normative. Spesso, si è voluto limitare la procedura diagnostica ai soli sanitari con evidente sintomatologia, dimenticando la possibilità di casi asintomatici o pauci-sintomatici, con la possibilità concreta che gli stessi sanitari diventino vettori inconsapevoli del virus.

Sesto errore. Mancata o carente attuazione di luoghi adeguati dove i sanitari potessero trascorrere la quarantena senza contagiare familiari o conviventi. Sono ancora scarsi i Covid-hotel e le Ausl si sono mosse tardivamente per stipulare bandi per convenzioni con hotel e strutture similari.

Settimo errore. Il più grave e imperdonabile. In Italia, nel 1998, vi erano 5.8 PL per 1.000 abitanti, nel 2020 i PL sono 3,14 per 1.000 abitanti, ampiamente al di sotto della media europea, di 4.96/1000 ab. Tra il 2007 e il 2017 il nostro Servizio sanitario nazionale ha subito una drastica dieta: in 10 anni sono stati chiusi circa 200 ospedali, tagliati 45 mila posti letto, ridotto di 10 mila unità il personale medico (tra ospedalieri e convenzionati) e di 11 mila quello infermieristico. È allucinante che a tutt’oggi, in piena pandemia, qualcuno ancora si meravigli, se ci viene presentato il conto di decenni di tagli, con il paradosso che il prezzo più alto di questa mattanza di Stato, lo stiano pagando non solo i pazienti, ma anche gli Operatori sanitari che questi tagli draconiani li denunciano da anni e, se permettete, oltre al danno anche la beffa, proprio non lo accetto!

Paita (Iv): “Capire errori gestione per non ripeterli”

“Se ormai da oltre un anno Italia Viva chiede una commissione d’inchiesta sul Covid è perché bisogna capire che cosa sia davvero accaduto nella fase iniziale della pandemia”. Lo dichiara Raffaella Paita, deputata di Italia Viva. “Sono convinta non sia il momento delle polemiche né delle richieste di dimissioni. Ma, una volta usciti dall’emergenza, dovremo capire perché il Paese ha speso risorse nei banchi a rotelle, in mascherine poi non distribuite o in respiratori che non funzionavano. Sono errori e inefficienze che in un frangente così drammatico non possono essere commessi. Sono inaccettabili e non si devono ripetere. Questo lavoro di verifica fa parte delle responsabilità della politica. È probabile, magari, che l’Italia non si trovi più a dover affrontare situazioni come quelle vissute nell’ultimo anno. Ma se mai dovesse ripetersi qualcosa di altrettanto grave, bisogna fare in modo di farci trovare pronti per evitare gli errori commessi nel 2020. Questa non è sete di vendetta ma il dovere della politica”, conclude (Fonte SkyTG24).

Bergamini, commissione opportunità per il Paese

La commissione d’inchiesta per indagare su eventuali errori commessi nella gestione della pandemia non è uno strumento propagandistico, ma un atto che è nelle piene prerogative dei partiti rappresentati in Parlamento. Deve essere vista come un’opportunità che si dà al Paese per capire le responsabilità”. Lo scrive su Facebook la deputata di Forza Italia Deborah Bergamini, sottosegretario di Stato ai rapporti con il Parlamento del governo Draghi (Fonte SkyTG24).

Vaccini Campania, De Luca: 207.000 dosi in meno, sono dei delinquenti

“La Campania ha 207.000 vaccini in meno rispetto alla sua popolazione. Sono dei delinquenti perché tolgono il vaccino alla regione che ha la densità abitativa più alta d’Italia e di Europa”. Lo ha detto il governatore campano, Vincenzo De Luca, nel corso di una visita oggi a Mondragone (Caserta). “Non so quale espressione usare – ha aggiunto – ma sono un muro di gomma e fanno finta di non sentire. Continueremo a combattere finché non si svegliano, perché la soluzione è nelle vaccinazioni. Zona gialla, rossa, verde non si controlla più niente. In area vesuviana c’era zona rossa ma quali controlli si facevano? Niente” (Fonte SkyTG24).

Spiagge, Garavaglia, norme ci sono già, estate è al sicuro

Non serve nessuna proroga perché una norma esiste già, anzi due: una per la proroga al 2033 e un’altra che congela le concessioni per il Covid”. Lo dice all’ANSA il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, interpellato a proposito delle concessioni balneari. Si tratta, aggiunge, di “un falso problema. Poi in Italia tutto piu’ complicato perché c’è chi interpreta le norme ma questa è un’altra questione. Ove fosse necessario, potrebbe essere utile fare una interpretazione autentica di norme già esistenti, ma l’unico messaggio che mi sento di mandare, l’unica cosa certa è che l’estate è tranquilla per tutti, gestori e utenti (Fonte SkyTG24).

Vaccini Gran Bretagna, altre 600.000 dosi somministrate, oltre 14 milioni i richiami

Tiene il ritmo la corsa ai vaccini del Regno Unito con altre 600.000 dosi somministrate nelle ultime 24 ore censite fino a un totale di oltre 34 milioni di prime iniezioni e un balzo dei richiami a più di 14 milioni. Lo sanciscono i dati di giornata del governo di Boris Johnson che per ora confermano la tendenza a un calo di nuovi casi di Covid, dei decessi di giornata e dei ricoveri complessivi negli ospedali britannici, tutti a livelli al momento decisamente più bassi rispetto a qualunque altro grande Paese europeo: con i contagi quotidiani indicati a 2445 su oltre 1,3 milioni di tamponi, i morti in discesa ulteriore a 22 in tutti a l’isola (dai 29 di ieri) e la somma dei ricoverati nazionali per Covid fra reparti ordinari e terapie intensive non superiore ora a 1500 circa (Fonte SkyTG24).

Cuba, nuovo record di 18 morti in un giorno

Il governo cubano ha manifestato oggi “grande preoccupazione” per la diffusione del Covid-19 a Cuba, dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati 18 morti, nuovo record giornaliero, e 1.149 contagi. “Il #COVID19 – ha commentato via Twitter il presidente Miguel Díaz-Canel – continua a mietere vittime, a mettere in pericolo la salute e a richiedere risorse. La curva di contagio non si appiattisce. Chiedo a tutti massima cura, distanziamento fisico e igiene permanente”. L’emergenza è massima a L’Avana, città di due milioni di abitanti, dove sono stati registrati 758 nuovi casi, più della metà di tutti quelli denunciati nel Paese, e 16 dei 18 decessi (Fonte SkyTG24).

Arrivato a Fiumicino il volo dall’India, 23 positivi su 213

Dai test effettuati sulle persone a bordo del volo proveniente dall’India e arrivato a Fiumicino ieri sera sono risulati positivi in 23 su 213 passeggeri. Positivi anche due membri dell’equipaggio. “Siamo ora in attesa dei risultati del sequenziamento per la ricerca delle varianti da parte dell’Istituto Spallanzani – ha detto l’assessore della Regione Lazio Alessio D’Amato – . Tutte le persone risultate positive e i contatti stretti dei positivi sono stati inviati in un Covid Hotel per l’isolamento”. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un’ordinanza in cui si estendono le misure di divieto di ingresso, già previste per India e Bangladesh, anche allo Sri Lanka. Il rientro da questi Paesi sarà consentito solo a chi ha cittadinanza italiana (Fonte ANSA).

Et voilà! QED.

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