E da oggi camminiamo con te Papa Francesco

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Il Papa che scende dalla papa mobile per dare un bacio ad un ragazzo disabile presente in piazza. Ferma tutto, scende e lo bacia sulla fronte. E negli occhi di quel ragazzo sfortunato vediamo una luce ritrovata. Questo è Papa Francesco, questo è l’inizio del suo pontificato. “ Fa venire voglia di abbracciarlo”, commenta con gli occhi lucidi una ragazza di Roma che è tra la folla dalle 7 di mattina. Alle ore 9e30 del 19 marzo 2013 , solennità di San Giuseppe, il Santo Padre Francesco ha preseduto, sul sagrato della Basilica Vaticana, la Santa Messa per l’inizio ufficiale del suo Ministero Petrino. Una giornata di sole, un clima mite di primavera qui a Roma, la capitale che accoglie il nuovo Vescovo di Roma. Tante, tantissime persone da tutto il mondo. Tra le 150 mila e le 200 mila, secondo una cifra stimata dalla Sala stampa Vaticana. Ci sono i fedeli e i religiosi da ogni parte d’Italia e del mondo e ci sono le delegazioni.

Quelle argentine, italiane, i sovrani regnanti, i principi ereditari, le organizzazioni internazionali come l’Onu, la FAO, l’Unesco e altrettanti ambasciatori. Tutto il mondo da il benvenuto a Papa Francesco. Il clima di Piazza San Pietro è di amicizia e di confidenza. Infatti Bergoglio è stato accolto cosi: come un fratello, come un amico che si aspetta quando c’è un viaggio o un lungo cammino da fare. “ Mi sono svegliata alle 4 di mattina solo per assistere di persona alla prima Messa del Papa”, afferma una signora che viene da Frosinone. Altri ragazzi cercano di scavalcare le transenne che aiutano a dividere i passaggi nella Piazza, provano a farlo per raggiungere più da vicino l’altare e il sagrato. Una piazza decisamente in movimento e in festa, ma c’è anche molto silenzio e devozione per questo banchetto eucaristico cosi particolare. Altri ragazzi hanno uno stendardo enorme con scritto “ Ciao Papa Francesco, siamo qui per te”. “ Abbiamo organizzato una piccola trasferta da Arezzo per partecipare a questo evento storico e soprattutto per conoscere e vedere di persona Papa Francesco e respirare questa aria di fraternità e semplicità che ci trasmette”, dice uno di loro.

Moltissime sono anche le parrocchie e i gruppi religiosi legati alla figura di San Francesco, il nome del santo che il Papa ha scelto per la sua missione in Vaticano e nel mondo. “ Camminiamo insieme con te Francesco” , leggiamo da uno striscione dei ragazzi della gioventù francescana, che hanno partecipato anche al Primo Angelus Domenica scorsa. Oggi è anche la festa del papà. “ Papa Francesco lo sentiamo un po’ il papà della Chiesa, dei fedeli e delle parrocchie, siamo felici che abbia scelto questo giorno che non dimenticheremo”, confida una coppia di signori venuta dai castelli Romani. Non sono mancati infatti riferimenti alla figura di San Giuseppe nell’omelia tenuta da Bergoglio. “ La vocazione del custodire, custodire ciò che amiamo”, cosi ha sottolineato il nuovo Papa. L’omelia è stata seguita in gran silenzio e preghiera, le parole di Francesco erano parole semplici, per tutti. E parlavano di azioni concrete e reali. Rivolte a tutto il mondo. Roma ricorderà questa giornata senz’altro unica, si porterà nel cuore anche solo un minuto di quella piazza cosi affollata, cosmopolita, con gli occhi puntati verso Francesco. Buon lavoro Santo Padre!

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