Otto per mille in calo. Più scelte per lo Stato italiano

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Diminuisce, dopo quasi 10 anni di costante incremento, la percentuale delle firme per destinare l’8 per mille a favore della Chiesa cattolica. E’ quanto rileva l’Agenzia di informazione cattolica ‘Adista’, che annuncia che i vescovi stanno preparando una lettera rivolta a tutti i cattolici per tentare di rilanciare il sostegno economico alla Chiesa. I dati emergono da un documento interno della Cei – di cui Adista si dice in possesso – che analizza i dati del 2009.

“Purtroppo, per la prima volta da alcuni anni a questa parte – scrive la Cei -, si registra una diminuzione della percentuale delle firme a nostro favore che passano dall’89,82% (del 2008) all’86% del 2009. Tale dato – prosegue – non è l’effetto di una diminuzione in valore assoluto delle firme in favore della Chiesa cattolica, ma di un significativo incremento delle scelte espresse, quasi tutte per l’opzione ‘Stato’, che passa in percentuale dal 7,6% all’11% del totale”. La diminuzione dell’assegnazione dell’8 per mille, è pari a 35 milioni di euro. Per quanto riguarda l’8 per mille assegnato nell’anno 2008, la Chiesa cattolica ha incassato oltre un miliardo di euro, di cui il 20% è impiegato per “interventi caritativi”, cioè assegnati alle Diocesi per le iniziative di carità, destinati ad interventi dei Paesi del Terzo mondo e a esigenze caritative di rilievo nazionale.

Immediata la replica dell’agenzia Sir, espressione della Conferenza episcopale italiana, secondo cui non vi è nessun allarme. Il fatto che in percentuale qualcun altro sia cresciuto di più, precisa la Cei, dimostra che il sistema è davvero democratico. “Accogliamo con favore – si legge in una nota – questo fenomeno: in primo luogo il fatto che partecipino 17,5 milioni di persone alla firma dell’8 per mille rafforza la natura democratica dello strumento; in secondo luogo siamo contenti che lo Stato torni al suo livello fisiologico dell’11 per cento di scelte, livello che storicamente ha avuto negli anni (11-12 per cento)”.

“Non siamo preoccupati – spiega la nota – non abbiamo pensato di aumentare le campagne promozionali, non investiremo di piu’, investiamo sempre la stessa cifra”. E “la lettera dell’episcopato italiano nasce con lo scopo di riproporre ai fedeli e a tutta l’opinione pubblica italiana il documento ‘Sovvenire alle necessita’ della Chiesa’ con il quale 20 anni fa i vescovi italiani avviarono la riforma del sostegno economico alla Chiesa di natura concordataria”. Si tratta, conclude la nota, di una lettera “di natura assolutamente pastorale, in cui i vescovi ringraziano gli italiani per quanto hanno fatto in questi vent’anni, dall’avvio della riforma”.

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