L’Argentina prepara un’adunata popolare per la messa di papa Francesco
I giornali argentini riportano la notizia che decine di migliaia di cattolici argentini rimarranno svegli per seguire in diretta la Messa per la festa di San Giuseppe di papa Francesco, che sarà trasmessa su schermi giganti nella Plaza de Mayo a Buenos Aires e in altre città del paese. Fin da oggi i fedeli si sono uniti in preghiera per una ‘Veglia per tutti i giovani di Dio’, davanti alla Cattedrale di Buenos Aires, che durerà fino all’inizio della cerimonia di insediamento del Papa 266 della Chiesa cattolica, il primo nella storia dell’America Latina, come ha riferito il rettore della cattedrale, mons. Alejandro Russo: “Questa è una cosa senza precedenti. E’ impossibile sapere quante persone saranno presenti, anche se riteniamo che un sacco”.
Intanto a Roma, dopo la titubanza iniziale, ci sarà anche la presidente della Repubblica Argentina, Cristina Fernández de Kirchner, i cui rapporti con il card. Bergoglio nel corso degli anni sono stati sempre difficili. Nelle congratulazioni espresse a papa Francesco la presidente argentina ha scritto: “Per la prima volta nella Storia è stato eletto Papa un cittadino dell’America Latina. E’ una grande gioia per ogni sudamericano. Noi non possiamo che benedire questa scelta e augurargli buona fortuna e buon lavoro con tutto il nostro cuore. Auguriamo a Papa Francesco che possa trionfare nella sua missione spirituale e che possa portare, a nome di tutti noi, il nostro messaggio alle grandi potenze oligarchiche, agli enti deputati, ai colossi finanziari, alle banche internazionali, affinchè li possa convincere a gettare un’occhiata alla gente che soffre nel disagio sociale, per riagguantare il proprio diritto alla dignità come persone. Confidiamo in questa missione pastorale per aprire un dialogo di fratellanza e solidarietà tra i popoli, le nazioni, le etnie, le religioni, nessuno escluso e per nessun motivo. Con l’augurio sincero che finalmente le cause giuste dell’umanità trionfino e si affermino in questa martoriata e benedetta terra che noi chiamiamo il nostro pianeta. Che Dio lo benedica”.
Il motivo di tale ‘freddezza’ sembra essere la scelta del card. Bergoglio a favore dei poveri; alle critiche espresse contro la legge sui matrimoni gay e sulle politiche sociali ed economiche: infatti nel 2009, papa Francesco criticò la politica sociale contro l’omologazione del pensiero per il fatto che ‘da anni il governo non si faceva carico della gente’, criticandone le ‘manie di grandezza’. Ma il vero punto di scontro fu nel 2010, quando il card. Bergoglio condusse la battaglia contro la legge sui matrimoni-gay voluta dal governo ed affermò che la presidente stesse attuando un disegno del demonio. In quell’occasione il card. Bergoglio scrisse ai quattro monasteri carmelitani di Buenos Aires, chiedendo la preghiera per il popolo argentino: “Il popolo argentino dovrà affrontare nelle prossime settimane una situazione il cui esito può seriamente ferire la famiglia. Si tratta del disegno di legge che permetterà il matrimonio a persone dello stesso sesso. E’ in gioco qui l’identità e la sopravvivenza della famiglia: padre, madre e figli.
E’ in gioco la vita di molti bambini che saranno discriminati in anticipo e privati della loro maturazione umana che Dio ha voluto avvenga con un padre e con una madre. E’ in gioco il rifiuto totale della legge di Dio, incisa anche nei nostri cuori… Non siamo ingenui: questa non è semplicemente una lotta politica, ma è un tentativo distruttivo del disegno di Dio. Non è solo un disegno di legge (questo è solo lo strumento) ma è una ‘mossa’ del padre della menzogna che cerca di confondere e d’ingannare i figli di Dio. E Gesù dice che per difenderci da questo accusatore bugiardo ci manderà lo Spirito di Verità. Oggi la Patria, in questa situazione, ha bisogno dell’assistenza speciale dello Spirito Santo che porti la luce della verità in mezzo alle tenebre dell’errore. Ha bisogno di questo Avvocato per difenderci dall’incantamento di tanti sofismi con i quali si cerca a tutti i costi di giustificare questo disegno di legge, e che confondono e ingannano perfino persone di buona volontà”.
Ma dall’altro lato il card. Bergoglio ha sempre condannato il peccato, ma mai il peccatore, come si può desumere da un’intervista alla rivista ‘30Giorni’ del 2009: “Il bambino non ha alcuna responsabilità dello stato del matrimonio dei suoi genitori. Il battesimo dei bambini può anzi diventare per i genitori un nuovo inizio. Io stesso qualche tempo fa ho battezzato sette figli di una donna sola, una povera vedova, che fa la donna di servizio e li aveva avuti da due uomini differenti. L’avevo incontrata alla festa di San Cayetano. Mi aveva detto: padre, sono in peccato mortale, ho sette figli e non li ho mai fatti battezzare, non ho i soldi per i padrini e per la festa… Ci siamo rivisti e dopo una piccola catechesi li ho battezzati nella cappella dell’arcivescovado. La donna mi ha detto: padre, non posso crederci, lei mi fa sentire importante. Le ho risposto: ma signora, che c’entro io?, è Gesù che la fa importante”.
Ed infine per quanto riguarda l’accusa di collaborazionismo con la giunta militare del generale Videla, dopo la dichiarazione del premio Nobel per la Pace, Adolfo Perez Esquival, anche Amnesty International ha smontato le accuse: “Nessuna accusa formale è stata rivolta contro Jorge Mario Bergoglio, e non abbiamo alcun documento nei nostri archivi riguardanti un qualsiasi coinvolgimento dell’ex arcivescovo di Buenos Aires in altri casi”.