Il papa si congeda dalla Francia: desidero tornare nel vostro paese

Lascia la Francia con nostalgia il papa e si augura di ritornare. Nel discorso di saluto all’aeroporto di Tarbes-Lourdes, Benedetto XVI ripercorre le quattro giornate della sua visita con gratitudine. “Tutti hanno lavorato con dedizione e slancio per la buona riuscita dei miei quattro giorni nel vostro Paese. Grazie di cuore”. Ma soprattutto risponde al discorso del primo ministro Fillon, che ha incontrato anche privatamente, e che ricorda che la Francia, come la Chiesa, all’interno della comunità internazionale “si batterà contro ogni tipo di fanatismo, di violenza e discriminazione”.
Un “dittico” questo decimo viaggio internazionale, dice il papa. Primo pannello Parigi “città che io conosco bene e luogo di molteplici incontri importanti” con un popolo vivo di fedeli fieri e forti “che sono venuto ad incoraggiare perché perseverino decisamente nel vivere gli insegnamenti di Cristo e della sua Chiesa”. Poi i religiosi a Notre Dame e i giovani, “un momento, troppo breve ma veramente intenso”. “Come non ricordare anche il prestigioso incontro con il mondo della cultura presso l’Institut de France e i Bernardins? Come sapete, io ritengo che la cultura e i suoi interpreti siano un tramite privilegiato nel dialogo tra la fede e la ragione, tra Dio e l’uomo”.
A Lourdes, secondo pannello del dittico, il papa ha voluto farsi pellegrino tra i pellegrini, per mettersi alla scuola di Maria, e per incontrare i vescovi di Francia e “condividere con loro la mia convinzione che i tempi siano favorevoli a un ritorno a Dio”. Il saluto è commovente: “È giunto il momento di lasciarvi. Potrò tornare ancora nel vostro bel Paese? Ne ho il desiderio, un desiderio tuttavia che affido a Dio. Da Roma vi resterò vicino e quando sosterò davanti alla riproduzione della Grotta di Lourdes, che da oltre un secolo si trova nei Giardini Vaticani, penserò a voi”.
Dopo qualche foto e qualche saluto Benedetto è salito sull’aereo dell’Air France per far ritorno a Castelgandolfo. Dal finestrino con la bandiera del Vaticano e lo stemma del papa, il pilota ha salutato con la mano i vescovi sulla pista che hanno ricambiato. La Francia è stata conquistata dalla semplicità e dalla profondità culturale di Benedetto XVI, che ha voluto dare slancio e coraggio ad una Chiesa che sembra aver paura delle sue convinzioni. Intanto, il modello della laicità francese sembra aver conquistato il papa: dialogo tra cristiani, non cristiani e atei ma sempre nel rispetto e nella convinzione che la cultura giudaico cristiana abbia formato la civiltà europea.