Conclave: adotta un cardinale e prega per lui

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Chi scrive ha da poco adottato il cardinale polacco Kazimierz Nycz, 63 anni, arcivescovo di Varsavia. Non servono documenti né attestati di idoneità. Basta iscriversi al sito www.adoptacardinal.org e cliccare su “adopt”. E in pochi secondi viene assegnato un cardinale per cui ci si impegna a pregare quotidianamente e fino a tre giorni dopo il Conclave. L’iniziativa è stata lanciata dai giovani tedeschi di Jugend 2000, l’associazione fondata in Germania nel 1990 e ispirata alle Gmg. Se in Sistina entrano solo i cardinali, il popolo dei fedeli può comunque partecipare all’elezione del nuovo Papa con la preghiera, come Benedetto XVI ha ricordato più volte. E i suoi giovani connazionali hanno deciso di prenderlo sul serio. L’idea è nata un po’ per caso, dalla lettura di un articolo, e dal pensiero scaturito all’improvviso che questi cardinali hanno bisogno di preghiere. Il sistema assegna i cardinali a random ma in modo che tutti abbiano lo stesso numero di adozioni prima di ricominciare il giro, così che nessuno sia escluso per antipatia o dimenticato perché meno conosciuto di altri.

E che l’idea è “giusta” lo dimostrano le oltre 220mila adozioni nel giro di una settimana. Alcune persone hanno avuto la possibilità di conoscere cardinali di cui ignoravano l’esistenza. “I cardinali sono adesso i ‘nostri’ cardinali” scrive una signora allo staff. E alcune persone, che si sono trovate in difficoltà a pregare per il cardinale loro assegnato, hanno comunicato che accettano questo impegno certe che questo sacrificio porterà frutto. Altri ancora hanno detto che continueranno a pregare anche dopo il Conclave. Riguardo ai due cardinali che non saranno al Conclave coloro a cui erano stati assegnato sono stati informati via mail lasciandoli liberi di scegliere se continuare a pregare per loro o “adottare” un altro cardinale

Una analoga iniziativa parte da un gruppo di giovani brasiliani, che attendono la visita del Papa a luglio, per la Gmg, “non importa da dove viene, quanti anni ha o che personalità. Vogliamo stare con lui alla Gmg 2013”. Anche loro lanciano la sfida via web: “Sostenere ogni cardinale elettore con le nostre preghiere, con un bouquet spirituale prima dell’inizio del Conclave”, sull’esempio di Juan Diego che offre un bouquet di rose al vescovo Juan Zumárraga che lo interroga sulla apparizione della Vergine di Guadalupe. Anche in questo caso basta registrarsi al sito per ricevere un cardinale per cui pregare.

Il mio è il cardinale Justin Francis Rigali, 77 anni, arcivescovo emerito di Philadelphia (Usa). Sul proprio profilo è anche possibile aggiornare il bouquet di preghiere che si offrono per lui (Padre Nostro, Ave Maria, Angelus, ma anche Messe, rosari, via Crucis…) e in automatico viene aggiornato il bouquet complessivo di preghiere a cui contribuiscono tutti coloro a cui è stato assegnato. Più laico il sito papa2013.it, “per far sentire la tua voce al Conclave”. Di fatto un sondaggio tra i lettori. Secondo i dati diffusi dopo due settimane, in cima alle preoccupazioni dei fedeli (alle prese con una multiple choice piuttosto ristretta) “il futuro Pontefice deve essere pronto a cogliere la sfida della modernità e dovrebbe provenire ancora una volta dall’Europa”. In cima alla lista dei desideri ci sarebbe il cardinale Gianfranco Ravasi, seguito dal filippino Antonio Tagle e dal ghanese Peter Turkson. Solo più dietro i discepoli di Ratzinger, Angelo Scola e Christoph Schoenborn.

E c’è anche qualche app. Come “Vote your Pope”, dove è possibile sostenere il proprio preferito tra dieci candidati, tutti corredati di breve profilo. Al momento è testa-a-testa tra Schoenborn e Scola, entrambi oltre i 1.300 voti mentre è lontanissimo, al terzo posto, il cardinale Turkson, che sfiora i 200. Un difetto? Il singolo utente può votare più volte… E poi c’è “conclave news”, un aggregatore di notizie (in italiano, sigh) per rimanere aggiornati sul Conclave.

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