Numeri ufficiali Covid-19 del 26 marzo 2021. A Padova due bimbe nate con anticorpi contro il Covid-19: le mamme avevano fatto il vaccino

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Brusaferro: “Si comincia a vedere decremento casi”. Draghi dopo la Cabina di regia del governo: “Dopo Pasqua riapriamo le scuole fino a prima media anche in zona rossa”. Da lunedì Calabria, Toscana e Val d’Aosta entrano in zona rossa. Lazio zona arancio da martedì.

Un piccolo focolaio di Covid-19 è scoppiato nella caserma dei carabinieri a Macerata Campania (il mio comune di residenza), in provincia di Caserta. Sono stati contagiati alcuni militari. Sono state inviate le unità di rinforzo e la stazione, prontamente sanificata, sta funzionando regolarmente. Tutti i carabinieri risultati positivi avevano ricevuto pochi giorni prima la somministrazione del vaccino anti-Covid-19. Il Comune di Macerata Campania, da 10mila abitanti, è tra i più colpiti dal Sars-CoV-2, con 150 positivi attuali. Risulta contagiato oltre l’1% dei residenti.
Nel Casertano la situazione resta preoccupante, con numerosi comuni che hanno decine o centinaia di positivi: 612 i positivi nel capoluogo Caserta, 523 a Maddaloni, 488 a Marcianise.
In Campania dei 656 posti di terapia intensiva, ne sono occupati 181; dei 3.160 posti letto di degenza, compresi quelli da privati, ne sono occupati 1.586.

Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.

I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi venerdì 26 marzo 2021

Ricoverati con sintomi: 28.472 (+48) (+0,17%) [Superata soglia del 40% di allarme, al 43%]
In terapia intensiva: Totali  3.628 (+8) (+0,22%) [con 288 nuovi ingressi del giorno] [*] [Raggiunta la soglia del 40% di allarme, al 40%]
Deceduti: 107.256 (+457) (+0,43%)
Vaccinati [**] e percentuale sulla popolazione (aggiornato al 26 marzo 2021 Ore 18:31) 2.850.069 (4,78% di una platea di 50.773.718 persone da vaccinare)

Dati aggiornati al 26 marzo 2021 ore 19:16 – Fonte Agenas.

La soglia del 30% per le terapie intensive e del 40% per le aree non critiche è individuata dal decreto del Ministro della Salute del 30 aprile 2020. Per area non critica si intendono i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia.

[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.
[**] Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose). Vaccinazione in tempo reale: QUI .
Alle 19.31 di oggi sono 8.959.782 le dosi di vaccino contro il Covid-19 somministrate in Italia, il 90,4% del totale di quelle consegnate: 9.911.100 (nel dettaglio 6.610.500 Pfizer/BioNTech, 826.600 Moderna e 2.474.000 AstraZeneca). Le somministrazioni, effettuate in 1.977 centri in tutta la Penisola, hanno riguardato 5.378.666 donne e 3.497.842 uomini. Le persone che hanno ricevuto entrambe le dosi sono 3.581.116. Le dosi sono state somministrate a 2.943.869 operatori sanitari, 476.751 unità di personale non sanitario, 537.237 ospiti di strutture residenziali, 2.813.709 over 80, 219.052 unità delle forze armate, 902.226 unità di personale scolastico, altro 1.066.938.

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 268 (-).

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

Il punto della situazione a cura di Lab24

Un Report dell’Istat, appena pubblicato, fa il punto sulla dinamica demografica durante la pandemia nel corso del 2020: al 31 dicembre la popolazione italiana aveva perso 348.000 unità rispetto all’inizio dell’anno (-0,6% a quota 59.257.566 abitanti), testimoniando come l’emergenza sanitaria abbia accentuato un trend di riduzione in atto dal 2015.

Nel 2020 infatti, oltre all’incremento della mortalità legato agli effetti diretti e indiretti della Covid-19, sono stati registrati il minimo storico di nascite dall’unità d’Italia (-3,8% sul 2019, in totale 404.104); il massimo storico dei decessi dal secondo dopoguerra (+17,6% sul 2019, in totale 746.146) e una forte riduzione dei flussi migratori. Fortissimo calo anche dei matrimoni celebrati: -68,1% quelli religiosi e -29% quelli con rito civile, per una riduzione complessiva del 47,5% sul 2019.

Rispondiamo di seguito a numerose domande che ci sono arrivate questa mattina, tutte sullo stesso argomento.

Alcuni lettori ci chiedono un’interpretazione del dato riportato, nel corso di una trasmissione televisiva di ieri sera, a proposito della chiusura di una scuola di Roma a fronte di soli 8 positivi (il primo soggetto, oltre a 7 contatti individuati) su circa 930 studenti testati. Numeri troppo piccoli per giustificare il blocco delle lezioni. Non abbiamo assistito direttamente alla trasmissione, ma utilizziamo comunque i dati per una valutazione asettica, come se si trattasse di una scuola “benchmark”: in effetti il numero dei positivi a prima vista potrebbe apparire molto ridotto e non idoneo a giustificare provvedimenti restrittivi.

Analizzando i numeri, senza lasciarsi condizionare dalle impressioni, notiamo però come quegli 8 positivi esprimano un’incidenza di un positivo ogni 116 persone. Un valore molto vicino a quello che riscontriamo nell’intera popolazione italiana: alla sera del 25 marzo 562.856 “attualmente positivi” su 59.257.566 abitanti (utilizziamo il dato Istat appena ufficializzato) ovvero un positivo su 105 persone.

Dobbiamo anche considerare due diversi aspetti:

1) I test eseguiti nella scuola in questione sarebbero stati del solo tipo antigenico, quindi senza la forte componente di test molecolari che viene eseguita sulla popolazione generale e che porta a un rapporto positivi/tamponi molto più alto di quello ottenuto con i test rapidi. In altri termini, si trovano meno positivi.

2) La composizione del campione all’interno di una scuola è inevitabilmente molto sbilanciata verso le fasce più giovani della popolazione, escludendo per ovvi motivi tutta la componente over 65 e quella in età prescolare.

Alla luce di queste considerazioni, sulla base dei dati che ci sono stati riferiti, ricaviamo dunque un’informazione contrapposta a quella percepita di primo acchito: nella scuola in questione la circolazione del virus corrisponde al dato nazionale, pur essendo una popolazione molto più giovane e “teoricamente” meno sensibile all’infezione da Sars-CoV-2.

Un esempio di come i numeri, letti con attenzione, dicano spesso l’esatto contrario di quello che si vorrebbe sostenere (Fonte Lab24.ilsole24ore.com/coronavirus).

Padova, due bimbe nate con anticorpi contro il Covid: le mamme avevano fatto vaccino
Le donne, entrambi medico, hanno ricevuto la dose al terzo trimestre di gravidanza. Le piccole sono le prime in Italia nelle quali sono stati isolati gli anticorpi su sangue neonatale alla nascita


Sono nate a Padova due bambine con anticorpi contro Covid-19 da madri immunizzate in gravidanza. Si tratta di due bimbe figlie di due donne medico. Anna Parolo, immunologa dell’Ulss 6 Euganea, 36 anni, e Valeria Bernardi, ginecologa di 37 anni, hanno dato alla luce le loro bimbe Valentina e Anna, dopo aver ricevuto al terzo trimestre di gravidanza il vaccino contro il Covid 19.
“Le due bambine sono le prime in Italia nelle quali sono stati isolati gli anticorpi su sangue neonatale alla nascita – sottolinea il dottor Gianfranco Juric Jorizzo, responsabile dell’équipe del servizio di Medicina Prenatale dell’Ulss 6 Euganea -, infatti gli studi internazionali, ad oggi, si sono basati solamente sugli anticorpi del cordone ombelicale”.
Entrambe le professioniste sanitarie, che non erano mai state contagiate dal virus, si sono sottoposte volontariamente a inizio gennaio alla prima dose di vaccino e, a distanza di tre settimane, alla seconda. Decorso regolare per entrambe le gravidanze, le due donne non hanno segnalato effetti collaterali dopo l’inoculazione del vaccino. Le bambine, che alla nascita pesavano circa 3 kg, stanno bene, sono a casa e vengono allattate esclusivamente al seno (Fonte Repubblica.it).

«Gli chiedono “che pensa di quel magistrato NOVAX?”. Draghi: “beh, se fosse uno scienziato l’avrei anche letto..” Risata. Stop. Grandissimo…» (Oscar Giannino @OGiannino – Twitter, 26 marzo 2021).

Vaccino, Orlando: “Libere scelte non contro sicurezza altrui”

“Le libere scelte di ciascuno non possono entrare in contrasto con la sicurezza degli altri e quindi quando si arriva a contatto con altre persone perché professionalmente si è chiamati a svolgere quel ruolo bisogna mettersi in condizioni di sicurezza e credo che la norma partirà da questi presupposti e affronterà questa specifica funzione”. Lo ha detto il ministro del Lavoro Andrea Orlando sugli operatori sanitari no-vax dopo l’annuncio del premier Draghi di un provvedimento sulla materia (Fonte SkyTG24).

«Merkel, a proposito del lockdown di Pasqua, dice ai tedeschi: “Errore mio”. Il governo italiano invece, a proposito del lockdown di Pasqua, dice agli italiani: “Errore vostro”. È da oltre un anno che è sempre colpa degli italiani» (Azzurra Barbuto @AzzurraBarbuto – Twitter, 26 marzo 2021).

“Volevo darvi una buona notizia e pure una cattiva. Quella cattiva è che la zona rossa verrà estesa fino a maggio. La buona notizia però è che si tratta sempre dell’ultimo sacrificio, solo un po’ prolungato. Ma l’ultimo, vedrete. L’ennesimo ultimo…” (Azzurra Barbuto @AzzurraBarbuto – Twitter, 26 marzo 2021).

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