Numeri ufficiali Covid-19 del 24 marzo 2021. “L’unico vero partito per il quale valga la pena militare è quello di Dio. Noi adoreremo in ogni caso la sua Volontà” (Roberto de Mattei)

“A nessun politico che sorga il sospetto che gli italiani ne hanno oramai abbastanza delle belle parole” (Azzurra Barbuto @AzzurraBarbuto – Twitter, 24 marzo 2021).
Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.
I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi mercoledì 24 marzo 2021
Ricoverati con sintomi: 28.438 (+10) (+0,04%) [Superata soglia del 40% di allarme, al 43%]
In terapia intensiva: 3.588 (+42) (+1,18%) [con 300 nuovi ingressi del giorno] [*] [Superata soglia del 30% di allarme, al 39%]
Deceduti: 106.339 (+460) (+0,43%)
Vaccinati [**] e percentuale sulla popolazione (aggiornato al 24 marzo 2021 Ore 19:31) 2.657.587 (4,46% di una platea di 50.773.718 persone da vaccinare)

La soglia del 30% per le terapie intensive e del 40% per le aree non critiche è individuata dal decreto del Ministro della Salute del 30 aprile 2020. Per area non critica si intendono i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia.
[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.
[**] Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose). Vaccinazione in tempo reale: QUI.
Sono 8.346.445 le dosi di vaccino contro il Covid-19 somministrate in Italia, l’84,2% del totale di quelle consegnate: 9.911.100 (nel dettaglio 6.610.500 Pfizer/BioNTech, 826.600 Moderna e 2.474.000 AstraZeneca). La somministrazione ha riguardato 5.025.736 donne e 3.320.709 uomini. È quanto si legge nel report online del Commissario straordinario per l’emergenza sanitaria aggiornato alle 19.31 di oggi. Le dosi sono state somministrate a 2.896.778 operatori sanitari, 466.327 unità di personale non sanitario, 522.897 ospiti di strutture residenziali, 2.502.248 over 80, 208.481 unità delle forze armate, 799.339 unità di personale scolastico, altro 950.375.
Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia
Media giornaliera dei decessi: 267 (-).

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

«29 milioni di vaccini Astrazeneca nascosti in Italia e probabilmente destinati (almeno per buona parte) all’estero, ossia a territori che si trovano al di fuori della UE. Intanto ci strappiamo le vesti perché non abbiamo vaccini» (Azzurra Barbuto @AzzurraBarbuto – Twitter, 24 marzo 2021).
«Parliamo di Europa unita, unità dei popoli europei, organismo comune, poi siamo disuniti persino in casa nostra. “Vaccinare prima gli anziani” nelle varie regioni è diventato “mi vaccino prima io”, “prima i miei”, “prima gli avvocati”, “prima i magistrati”, “prima il più furbo”. Il meccanismo dei ricollocamenti già non funzionava, ora è bloccato a causa della epidemia. Quindi sapete dove vanno tutti i clandestini che arrivano in Italia (6184 dal primo gennaio)? In Italia restano. Ovvio, quale altro Stato europeo aprirebbe in piena pandemia e in piena crisi? Ma, tranquilli, l’Europa ci vuole bene» (Azzurra Barbuto @AzzurraBarbuto – Twitter, 24 marzo 2021).
Vaccino: Salvini, no a chi è senza documenti
Vaccini anche a chi è senza documenti? “In un paese normale chi non ha i documenti viene rispedito nel suo paese. Pensate che in Australia, in Canada, in Svizzera un italiano senza documenti possa andare in un centro vaccinale pretendendo qualcosa? Bisogna fare il massimo per garantire il vaccino a tutti gli italiani”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a Stasera Italia su Rete 4 (Fonte SkyTG24).
“La disputa diplomatica tra EU e Cina rimanda alla disastrosa politica del governo Conte I con la dissennata adesione italiana al programma economico Cintura-Strada. Oggi saremmo i soli in Europa a fare i vassalli della Cina con gravi danni. Servirebbe ricordarlo ma…” (Gianni Riotta @riotta – Twitter, 24 marzo 2021).

Cacciari furioso: “Basta lockdown, il rischio zero non esiste”
Massimo Cacciari è su tutte le furie: “Vogliono vaccinare? Lo facciano, mi dicano dove devo andare. Sono nella fascia d’età di quelli che possono tranquillamente crepare…”. Al microfono di Federico Novella, l’ex sindaco di Venezia contesta la strategia basata solo su “vaccini e chiusure”. E s’inalbera: “Vogliamo pensare anche al dopo?”.
Giochi di potere e interessi economici: un’idea del perché le chiusure, in Italia, non dureranno poco…
Un talpa spiffera: “I 2 motivi per cui il lockdown non finirà”
Nicolaporro.it, 24 marzo 2021
Questo articolo lo potete interpretare in tre modi diversi. Primo: come topos letterario. Quelle che seguono sono solo le opinioni dell’autore, romanzate. Secondo: come pura verità. C’è una fonte anonima che rivela i pensieri della classe politica. Terza ipotesi: il resoconto vuole sembrare assurdo, così nessuno si preoccuperà di cercare la gola profonda, convincendosi che non esista. Scegliete voi l’opzione che preferite. Ma leggete bene.
Liberarci non conviene a nessuno
C’è questo boiardo, molto ben inserito nelle stanze del potere. Una volta, lo si sarebbe definito “organico”. Ebbene, costui ci tiene a far trapelare un umore, un sentimento che circola negli ambienti politici: “Il lockdown, magari intermittente, magari con un’alternanza di maglie più larghe e periodi di controlli più stringenti, durerà ben a più lungo di quanto crediate”. E quanto crediamo, noi? In realtà, gli italiani sono già abbastanza sfiduciati e smaliziati. Ma, forse, confidano in una tregua estiva. Non sarà come l’anno scorso, però cesseranno almeno gli arresti domiciliari. Qualche ora d’aria. È questa, in fondo, l’ennesima carota che ci stanno sventolando sotto al naso ministri, sottosegretari e virologi. L’ultimo, il capo del Mef, Daniele Franco, che per giustificare la definitiva estinzione dei già risicati aiuti alle imprese, ci ha lasciato odorare il profumo di un allentamento dei divieti dopo Pasqua. Come i carcerati nella clinica dimagrante di Fantozzi, torturati con le fragranze di varie leccornie.
Ma i disegni di chi comanda sono diversi: “Guardateli: con la scusa dell’emergenza e dell’unità nazionale, si sono tutti accomodati al governo. E anche chi non è in maggioranza, s’è ritagliato uno spazio politico che, in termini di consensi virtuali, sta portando dei frutti. Che interesse possono avere, costoro, a tornare alla normalità?”.In effetti, la crisi pandemica ha inopinatamente allargato il banchetto del potere: aggiungi un posto a tavola, che c’è un partito in più. Certo, prima o poi l’ammucchiata finirà. E nel 2023, il capo dello Stato di turno non potrà proibirci di votare nel nome della profilassi. Ma di qui al 2023, la strada è lunga.
Gli interessi di Big Pharma
E c’è pure un altro elemento, aggiungiamo noi, che concorre alla congiura del sequestro di persona: gli introiti di Big Pharma. Fate due conti. I potenziali clienti dell’immunizzante anti Covid sono circa 8 miliardi, cioè gli abitanti dell’intero pianeta. E molti di loro, almeno in questa prima fase, dovrebbero ricevere due dosi. Parliamo di un business che, solo quest’anno, può arrivare a 100 miliardi di dollari. Per il 2021, Pfizer ha segnato a bilancio 15 miliardi di ricavi aggiuntivi. Moderna ha messo in cascina contratti per 12 miliardi. È ragionevole pensare che queste industrie, che fanno affidamento su un’ampia rete di legalissimi lobbisti, non premeranno sui decisori politici, affinché prolunghino lo stato d’allerta, convincendo le persone della necessità di continuare a vaccinarsi anche nei prossimi anni? Perché arriveranno le varianti, o perché, come spiega il documento dell’Iss citato ieri da Max Del Papa, forse i vaccini non bloccano la trasmissione del virus? Qualche sera fa, da Bruno Vespa, lo accennava, nemmeno troppo timidamente, il nuovo ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini. In fondo il lockdown, come le infrastrutture ai tempi di Mario Draghi, è ecosostenibile.
Per ottenere questo risultato, ovviamente, bisogna che la gente sia mantenuta in una perenne condizione di angoscia: mai abbassare i toni, mai allentare il terrorismo mediatico. L’emergenza dovrà proseguire pure a emergenza finita.
Chiudere è il rifugio dei deboli
È evidente che, in Italia, sarà fatale il mix tra gli interessi economici in ballo e la debolezza della classe politica. La quale – lo dimostra il caso tedesco, dove Angela Merkel, perse le elezioni, ha annunciato lockdown ad libitum dopo Pasqua – più è debole, più si aggrappa agli shock esogeni, per puntellare i propri friabili pilastri. Da questo punto di vista, Draghi sarebbe non il deus ex machina che sblocca l’impasse, bensì il paravento per l’autoconservazione degli incapaci.

Galli: “I vaccini non fermano le varianti”. Lockdown eterno?
Nicolaporro.it, 24 marzo 2021
Durante la puntata di Stasera Italia Massimo Galli sottolinea che i vaccini in circolazione non danno garanzia sulle varianti brasiliana e sudafricana. E allora – perdonate il “complottismo” – la domanda sorge spontanea: ma non è che qualcuno cerca pretesti per tenerci sempre rinchiusi?
Alcune domande (e risposte) sulla pandemia e sui vaccini
di Roberto de Mattei
Corrispondenza Romana, 24 marzo 2021
Viviamo un’epoca di confusione e, ciò che è più drammatico, la confusione regna anche tra i cattolici più fedeli, che si richiamano alla Tradizione della Chiesa.
Tra questi cattolici, nell’epoca della pandemia, due domande ricorrono:
1) È moralmente lecito usare contro il Covid-19 vaccini che utilizzano linee cellulari provenienti da feti abortiti?
2) Indipendentemente dalla liceità di questi vaccini, è opportuno riceverli, dal momento che ancora non si conoscono tutti i rischi alla salute che essi comportano?
In uno studio appena pubblicato dalle edizioni Fiducia, ho cercato di rispondere in maniera articolata al primo quesito [QUI].
Questo testo è destinato soprattutto a chi vuole approfondire il problema dei vaccini anti-Covid alla luce della teologia e della filosofia morale. C’è però una risposta più semplice per il cattolico di buon senso, ed è questa: è lecito vaccinarsi perché ce lo assicura la Chiesa, attraverso il suo più autorevole organo dottrinale, la Congregazione per la Dottrina della Fede.
Il 21 dicembre 2020, la Congregazione si è espressa con un documento sintetico [QUI], che rimanda ad un altro documento più esauriente: la Dignitatis Personae dell’8 settembre 2008 [QUI].
Le dichiarazioni della Congregazione per la Dottrina della Fede sono la voce della Chiesa docente, di fronte a cui laici o sacerdoti possono legittimamente esporre i propri dubbi, ma sempre con filiale rispetto, se non vogliono correre il rischio di giustificare ogni tipo di dissenso, come quello che si sta manifestando in questi giorni contro il divieto, da parte della stessa Congregazione, di benedire le unioni omosessuali [QUI e QUI].
Bisogna poi ricordare che l’intransigenza morale della Chiesa non ha nulla a che fare con il “rigorismo” che periodicamente affiora nella sua storia. Nel terzo secolo, il vescovo Novaziano (220-258), in polemica con Roma, sosteneva che l’idolatria era un peccato imperdonabile e che non si potevano riammettere alla comunione i “lapsi”, coloro, cioè, che, dopo aver sacrificato agli idoli, si erano pentiti. Novaziano divenne anti-Papa, opponendosi a papa san Cornelio (180-253), che era appoggiato da san Cipriano (210-225), vescovo di Cartagine. San Cipriano entrò a sua volta in dissidio con il successivo Papa, santo Stefano I (254-257), introducendo nella sua diocesi l’uso di ribattezzare gli eretici. Nel secolo successivo le sue tesi furono radicalizzate dai donatisti, che negarono la validità anche ai sacramenti conferiti dai pubblici peccatori. Contro di essi, impugnò brillantemente la penna sant’Agostino.
Queste tesi rigoriste furono in parte riprese nell’XI secolo da alcuni prelati, come Umberto da Silva Candida, che negava la validità delle ordinazioni dei preti simoniaci o nicolaiti. San Pier Damiani (1007-1072), pur bollando di eresia la simonia e la negazione del celibato ecclesiastico, intervenne per difendere la validità dei sacramenti e il Concilio di Trento, nel XVI secolo, confermò la sua dottrina.
Questi esempi devono far riflettere coloro che oggi negano la liceità morale della vaccinazione, ripetutamente ammessa dalla Chiesa, con tutte le precisazioni del caso.
Il secondo quesito è di ordine pratico: i vaccini anti-Covid sono davvero efficaci contro la pandemia e sono privi di danni collaterali a lungo termine? La risposta a questa domanda è: non lo sappiamo, né lo sanno con certezza le autorità politiche e sanitarie. Quel che è certo è che le vittime del Covid non sono una “finzione”, ma una tragica realtà: il 24 marzo, oltre 2.700.000 morti, su 124 milioni di casi confermati nel mondo dall’inizio della pandemia (secondo i dati della John Hopkins University [QUI]).
Si può discutere a lungo sui morti “per” il Covid o “con” il Covid, sostenendo che sono stati attribuiti al coronavirus un numero di morti maggiori di quelle reali. Resta il fatto che, con o senza Covid, il 2020 è stato un anno record per numeri di decessi in tutto il mondo. Secondo l’Eurostat [QUI], che raccoglie i dati prodotti dagli istituti nazionali di statistica dei diversi paesi europei, tra marzo e dicembre 2020 si sono verificati nell’Unione Europea 580.000 decessi in più rispetto allo stesso periodo del 2016-2019; in Italia 90.000 morti in più, rispetto alla media dei cinque anni precedenti.
La scienza medica cerca di sconfiggere il coronavirus con la vaccinazione, ma non è detto che ci riesca. Il suo possibile fallimento non farebbe che confermare l’impotenza della classe medica nel fermare il coronavirus, e dunque il carattere di castigo di questa pandemia. Peraltro, il progresso della scienza e della medicina avviene attraverso errori nelle diagnosi e nei rimedi, soprattutto di fronte a malattie nuove, di dubbia origine. Le autorità politiche e sanitarie che un anno fa erano accusate di aver creato artificialmente uno stato di emergenza, oggi vengono accusate di voler risolvere l’emergenza attraverso un “genocidio” vaccinale organizzato. Ma se si vuole distruggere l’umanità, perché non lasciare che la malattia dilaghi, senza il bisogno di ricorrere a vaccini che, come il caso della Gran Bretagna dimostra, riducono e non aggravano il numero dei decessi nel Paese? Che senso avrebbe salvare una popolazione che si vuole distruggere?
In questa situazione di confusione cognitiva, di fronte all’opzione pro o contro il vaccino, bisogna evitare di confondere il caso individuale con quello pubblico o collettivo. Sul piano individuale ognuno è libero di fare i suoi calcoli costi-benefici, soppesando diversi elementi: l’età, la salute fisica, i consigli del proprio medico, l’atteggiamento personale che ha di fronte alla malattia e alla morte. Ma i governi, buoni o cattivi che essi siano, hanno come fine il bene della collettività, e ad essa, non ad ogni individuo singolarmente preso, applicano il calcolo costi-benefici. La legge giusta non è quella che ha effetto su ognuno, ma quella che è fatta per tutti; la sua applicazione sull’uomo o sull’altro individuo è solo accidentale. Sotto questo aspetto, se nel mese di marzo, in Italia, si sono superati i 500 morti al giorno, queste vittime sono state uccise dal Covid, non dai vaccini, e appare logico che il governo, propugni la vaccinazione, anche se l’attuazione di questo piano si rivela confusa e difficoltosa. Ognuno, poi, è libero di decidere se accettare o rifiutare la vaccinazione proposta dalle autorità.
C’è un ultimo aspetto da sottolineare. Un anno fa, chi sosteneva che la pandemia non era una finizione, ma una realtà, veniva accusato dai cosiddetti “negazionisti” di appartenere al “partito della salute,” quello di coloro che si lasciavano condizionare dall’allarmismo mediatico. Ma oggi, coloro che ieri criticavano il salutismo, stanno creando un nuovo partito o movimento che rifiuta i vaccini in nome della difesa della propria salute. La preoccupazione per la propria salute, per i negazionisti di ieri, che sono gli anti-vaccinisti di oggi, è primaria, fino al punto di costruire nuovi teoremi morali per dimostrare l’illeceità della vaccinazione.
In realtà, l’unico vero partito per il quale valga la pena militare è quello di Dio. La nostra vita è nelle sue mani e sarà Lui che, dopo avere permesso la pandemia, ci dimostrerà se è sua Volontà, o no, che essa sia sconfitta dal vaccino. Noi adoreremo in ogni caso la sua Volontà.

Guido Bertolaso a Sky TG24, la giornalista lo incalza e lui interrompe collegamento
Ospite a “Buongiorno”, il consulente per il piano vaccinale del presidente di Regione Lombardia non ha gradito una domanda della conduttrice sul numero dei vaccinati e sui ritardi, in particolar modo nella vaccinazione delle persone vulnerabili, e ha abbandonato spazientito la diretta.


«SkyTg24, stamattina.
Una grande Tonia Cartolano sta intervistando Guido Bertolaso, incalzandolo su tutti i principali temi del fallimento Lombardia, dalle promesse fantasmagoriche al quart’ultimo posto sui vaccini, dal “modello Bertolaso” ai disastri di Aria, fino al tilt informatico di Cremona.
Bertolaso, invece di spiegare ai cittadini per filo e per segno cosa (e perché) non ha funzionato, se la prende con chi pretende chiarezza.
Infine, all’ennesima domanda scomoda e puntuale della giornalista in studio che gli chiede di rendere conto del numero bassissimo di anziani vaccinati, Bertolaso, stizzito, si alza e se ne va, sfugge al confronto, rifiuta di rispondere.
Ecco quello che succede quando di fronte trovi una giornalista vera, che fa domande e non accetta in risposta slogan, promesse o supercazzole sulla pelle delle persone.
Una grande lezione di giornalismo in diretta tv.
Un pessimo esempio – l’ennesimo – su come gestire la cosa pubblica.
Se non li commissariate ora, quando?» (Paola Saccu – Facebook, 24 marzo 2021).
Bella domanda.