Numeri ufficiali Covid-19 del 22 marzo 2021. Der Spiegel sull’Italia: “Nascosta la verità sui morti per Covid”. “Prima è arrivato il virus, poi l’insabbiamento”

Condividi su...

“Prima è arrivato il virus, poi l’insabbiamento”. È quello che scrive oggi der Spiegel nell’edizione online in un lungo articolo sulle accuse rivolte da centinaia di famiglie italiane, che hanno sporto denuncia dopo la morte dei propri parenti.
#noidenunceremo – I familiari delle vittime Covid: “I nostri cari morti per gli errori delle istituzioni. Draghi ci ascolti, vogliamo 200 milioni di risarcimenti”.

Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.

I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi lunedì 22 marzo 2021

Ricoverati con sintomi: 28.049 (+565) (+2,06%) [Superata soglia del 40% di allarme, al 42%]
In terapia intensiva: 3.510 (+62) (+1,80%) [con 227 nuovi ingressi del giorno] [*] [Superata soglia del 30% di allarme, al 39%]
Deceduti: 105.328 (+386) (+0,37%)
Vaccinati [**] e percentuale sulla popolazione (aggiornato al 22 marzo 2021 Ore 18:31) 2.511.145 (4,21% di una platea di 50.773.718 persone da vaccinare)

Dati aggiornati al 22 marzo 2021 ore 18:18 – Fonte Agenas.

La soglia del 30% per le terapie intensive e del 40% per le aree non critiche è individuata dal decreto del Ministro della Salute del 30 aprile 2020. Per area non critica si intendono i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia.

[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.

[**] Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose). Vaccinazione in tempo reale: QUI https://lab24.ilsole24ore.com/numeri-vaccini-italia-mondo/.
Sono 7.894.659 le dosi di vaccino contro il Covid-19 somministrate in Italia, l’82,4% del totale di quelle consegnate: 9.577.500 (6.610.500 Pfizer/BioNTech, 493.000 Moderna e 2.474.000 AstraZeneca). La somministrazione ha riguardato 4.766.138 donne e 3.128.521 uomini. Le persone che hanno ricevuto entrambe le dosi sono 2.511.145. È quanto si legge nel report online del commissario straordinario per l’emergenza sanitaria aggiornato alle 19.31 di oggi. Nel dettaglio le dosi sono state somministrate a 2.865.863 operatori sanitari, 1.307.167 unità di personale non sanitario, 513.326 ospiti di strutture residenziali, 2.277.663 over 80, 200.236 unità delle forze armate e 730.404 unità di personale scolastico.

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 266 (-).

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

Il punto della situazione a cura di Lab24

Le misure di mitigazione contro la Covid-19 hanno avuto un’efficacia solo parziale nel frenare la corsa del Sars-Cov-2, ma sono di fatto riuscite a eliminare il virus dell’influenza. L’ultimo Report di sorveglianza virologica dell’Iss, pubblicato lo scorso 17 marzo, sottolinea come nella decima settimana epidemiologica del 2021 siano stati segnalati, attraverso il portale InfluNet, 314 campioni clinici raccolti dalla rete di laboratori presente sul territorio: 310 di questi sono stati analizzati e nessuno è risultato positivo al virus influenzale. Il dato ancora più importante è che, da quando è iniziata la stagione influenzale con le rilevazioni InfluNet (ottobre 2020) su un totale di 4.637 campioni ricevuti dai laboratori e analizzati, nessuno ha mostrato la presenza del virus influenzale, mentre 927 sono risultati positivi alla ricerca del Sars-CoV-2. La situazione italiana trova conferma anche a livello internazionale: negli Usa, nel corso della nona settimana epidemiologica del 2021, sono stati analizzati 11.988 campioni clinici di soggetti ai quali era stata diagnosticata una sindrome influenzale: uno solo di questi ha confermato la presenza del virus influenzale. A livello Europeo i dati dell’Ecdc, da inizio stagione, hanno rilevato il virus influenzale in soli 693 campioni sui 462.326 provenienti da fonti non sentinella (come scuole e ospedali) e in 35 su 26.763 provenienti da fonti sentinella (la rete di sorveglianza dei medici di base). In tutto 727 campioni positivi su 489.089 raccolti, pari allo 0,1%. L’incidenza dell’influenza in Europa raggiunge un livello rilevabile (identificato come basso) solo in Estonia, Slovacchia, Ucraina e Azerbajgian. A livello mondiale la rete di monitoraggio continua a segnalare una circolazione bassissima del virus influenzale: al di sotto del livello inter-stagionale nelle zone temperate dell’emisfero Nord e a livelli inter-stagionali nelle zone temperate dell’emisfero Sud. Livelli che, per la percezione della popolazione generale, corrispondono a “nessun caso” di influenza (Fonte Lab24.ilsole24ore.com/coronavirus).

“Si può dire ‘festa di compleanno clandestina’ ma guai a dire ‘sbarchi clandestini’. Sbarchi clandestini, sbarchi clandestini, sbarchi clandestini, sbarchi clandestini” (Azzurra Barbuto @AzzurraBarbuto – Twitter, 22 marzo 2021).

“Ho sentito il Dott. Garavelli (Primario Malattie Infettive Ospedale Maggiore di Novara) dire ‘Una cosa che si impara al primo anno di specializzazione: non si vaccina mai durante una epidemia. Perché il virus reagirà mutando’. Cioè?” (Guido Crosetto @GuidoCrosetto – Twitter, 22 marzo 2021).

Entro 24 ore un milione di dosi Pfizer/BionTech distribuite alle regioni

Secondo quanto ha comunicato il Commissario all’emergenza Covid, il Generale Paolo Francesco Figliuolo, nel corso della riunione di lavoro di questa mattina a Palazzo Chigi con il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi e il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, verranno distribuiti nelle regioni a 214 strutture un milione di dosi Pfizer/BionTech. È il lotto più importante tra quelli consegnati finora nel mese di marzo (Fonte SkyTG24).

Nelle Rsa si vedono i primi effetti del vaccino: in calo incidenza e decessi

Nelle strutture residenziali per anziani si iniziano a vedere i primi effetti delle vaccinazioni anti Covid-19, con un calo sia dell’incidenza della malattia sia dei decessi. Lo dimostra la seconda edizione del report di sorveglianza sulle strutture realizzato dall’Iss. L’incidenza, nell’ultima settimana di febbraio e nelle prime settimane di marzo, raggiunge valori sovrapponibili o inferiori a quelli della prima settimana di ottobre (0,6%), in controtendenza rispetto all’andamento generale dell’epidemia (Fonte SkyTG24).

Avellino, mancano le dosi di vaccino: persone in attesa per ore

In coda soprattutto docenti e personale scolastico, ma anche alcuni over 80. Per 4 ore in fila, accompagnata da una nipote, anche una donna di 95 anni che non ha voluto rinunciare per timore di essere richiamata dopo molto tempo (Fonte SkyTG24).

Il Governatore della Lombardia su Facebook comunica e “dimentica” alcuni fatti

«I disservizi informatici che si sono registrati nel corso della campagna vaccinale (recentemente a Como, Cremona, in Brianza) hanno creato disagi a molti nostri cittadini e inficiato il lavoro di tutti gli operatori – sanitari e non – che stanno impegnandosi con grande determinazione e professionalità nei diversi Centri vaccinali.
È questo il motivo per cui ho chiesto ai membri del CDA della società ARIA di fare un passo indietro.
In caso contrario disporrò l’azzeramento dello stesso, affidando al direttore generale Lorenzo Gubian, di recente nomina, la guida della società.
Situazioni di criticità, come quelle verificatesi del fine settimana, offrono una immagine distorta dei risultati già oggi raggiunti:
Il totale delle vaccinazioni in Lombardia è 1.231.413; quelle somministrate agli Over 80 sono 322.568, più 60.000 nelle rsa.
Quindi, La percentuale di chi ha ricevuto una dose degli Over 80 che hanno aderito (circa 600 mila), supera di gran lunga il 50 per cento, in linea con ciò che accade nel resto del Paese.
Più in generale, a titolo di esempio, in tutta Italia sabato sono state inoculate 120.000 dosi. Di queste, in Lombardia sono state fatte 30.000 vaccinazioni, cioè un quarto di tutte le vaccinazioni nel paese.
Concludo dicendo che il nostro obiettivo è quello di vaccinare tutti i lombardi che vorranno aderire alla campagna, ammesso che arrivino le dosi necessarie dato che a fine mese le scorte a disposizione saranno esaurite» (Attilio Fontana, 22 marzo 2021).
Possiamo ripetere parafrasando quello che abbiamo scritto ieri, in riferimento ad un tweet sullo stesso tema di Moratti. Un post surreale. Surreale. “Aria”, responsabile dell’ultimo caos vaccini in Lombardia, non è una società piovuta dal cielo: è la società voluta dalla Lega di Salvini e da Fontana. La stessa Lega e lo stesso Fontana che governano assieme a Moratti la Lombardia, che però ora giocano a fare lo scaricabarile. Ci sono 10 milioni di italiane e italiani ostaggi di questa imbarazzante gestione. Vadano a casa prima che sia troppo tardi. E si affidi a un commissario la gestione della campagna vaccinale, che in gioco c’è la salute delle persone.
Per Fontana e Co è sempre la colpa degli altri. E si guarda bene che “Aria” è creatura sua.
Inoltre, va fatto presente che tiene tanto a comunicare i 30mila vaccini lombardi su 120mila vaccini italiani fatti, dimenticandosi i 30mila morti lombardi su 105mila decessi italiani. Questo dato Fontana si guarda bene dal comunicarlo.

Secondo Der Spiegel l’Italia avrebbe insabbiato le notizie sui morti di Covid-19

Impietoso dossier delsettimanale tedesco Der Spiegel sulla “caotica gestione” della prima fase della pandemia nel nostro Paese. Il giornale racconta la denuncia collettiva presentata alla Procura di Bergamo da oltre 500 famiglie: “Le accuse sono e pesanti: l’Italia avrebbe reagito troppo tardi e male. Il Paese è stato sopraffatto perché i piani di crisi erano desueti e inadeguati. E errori sono stati nascosti”.

«Class action Corona in Italia
Prima arrivò il virus, poi l’insabbiamento
Centinaia di famiglie italiane hanno fatto denunce dopo la morte dei loro parenti per corona. Chiedendo chiarimenti. In effetti, i documenti mostrano che all’inizio della pandemia sono stati commessi e nascosti degli errori.
di Jan Petter e Alessandro Puglia
Der Spiegel, 22 marzo 2021».

L’avvocato Consuelo Locati, 50 anni, è la coordinatrice dell’équipe legale che assiste le famiglie delle vittime del Covid-19 a Bergamo. Suo padre Vincenzo, nato a Seriate (Bergamo) il 1° febbraio 1942, è deceduto il 27 marzo 2020 presso la struttura Humanitas Gavizzeni di Bergamo (Foto di Erik Messori/CAPTA/DER SPIEGEL).

Roberto Brunelli – AGI, 22 marzo 2021 – Errori fatali, verità nascoste, gestione caotica della pandemia: il settimanale tedesco Der Spiegel lancia in apertura del suo sito web un grande reportage che mette sotto accusa la gestione in Italia della prima drammatica fase della crisi innescata dalla pandemia da coronavirus.

“I documenti mostrano che sono stati compiuti degli errori”, i quali sono stati “nascosti” dalle autorità italiane, scrive Der Spiegel, secondo cui lo stesso occultamento varrebbe per il destino di moltissime vittime: “Era possibile evitare questi morti?”, si chiede il settimanale amburghese nella sua versione online.

Secondo Der Spiegel sulle reali dimensioni della crisi vi è stata una massiccia opera di “insabbiamento”. Il giornale riferisce di una denuncia collettiva presentata alla Procura di Bergamo da oltre 500 famiglie italiane. “Le accuse sono pesanti”, scrive, e prosegue: “L’Italia avrebbe reagito in ritardo e in modo sbagliato alla pandemia. Il Paese è stato travolto, perché i piani di crisi erano vecchi e pieni di lacune. Gli errori commessi sono stati insabbiati. Per questo sono morte delle persone? Genitori, nonni, coniugi?”.

Aggiungono gli autori del servizio che “l’ex premier Giuseppe Conte ed il suo ministro alla Sanità sono stati già ascoltati, mentre da mesi vengono alla luce nuove omissioni. Da tempo non è più questione di tragici casi singoli, ma di un fallimento generale. E di insabbiamento”.

Der Spiegel riferisce che gli avvocati dei familiari di molte vittime hanno già consegnato agli inquirenti numerosi dossier, nei quali viene elencato un gran numero di errori ed omissioni: “Da una parte dei documenti – afferma il settimanale, che dichiara di avervi avuto accesso – emerge che gli esperti avevano avvertito già alla fine di febbraio 2020 che era in corso una epidemia con un tasso di contagio superiore a 2,0, ossia in cui ogni paziente stava contagiando almeno altre due persone. Era un allarme-slavina, che evidentemente non è stato ascoltato”.

Stando al reportage, “troppi pazienti dal decorso leggero hanno preso il posto ad ammalati gravi, con la conseguenza che i medici si sono trovati a combattere una battaglia persa in partenza”. C’era anche carenza di mascherine e di altri dispositivi di protezione, così come si sarebbe mancato di individuare i focolai negli studi medici e nelle case di cura per anziani.

Der Spiegel parla di un documento di 102 pagine “che non doveva essere una resa dei conti, ma doveva rappresentare un aiuto per gli altri Paesi”. Ed invece “è stato ritirato solo un giorno dopo la sua pubblicazione”. A breve, “la magistratura deciderà se e contro chi sarà presentata denuncia: potrebbe diventare uno dei processi del secolo”, con i parenti delle vittime “che si costituirebbero parte civile”.

Molti di loro, riferisce Der Spiegel, “si erano riuniti già l’anno scorso in un gruppo Facebook da titolo “Noi denunceremo”, che in tempo brevissimo ha raggiunto i 70 mila iscritti. Da allora a migliaia riferiscono in quel gruppo del loro destino, per liberarsi della loro rabbia e per esprimere il loro lutto”.

Intanto, ribadisce ancora la testata amburghese, “è noto che il piano pandemico nazionale non era stato più attualizzato dal 2006, nonostante che il governo italiano si fosse impegnato in tal senso e che solo poche settimane prima della deflagrazione della pandemia del coronavirus aveva segnalato all’Organizzazione mondiale della Sanità di essere perfettamente pronta per una situazione grave”.

Senonché, già nel maggio 2020 l’Oms constatava che “senza essere preparata ad un tale flusso di pazienti, la prima reazione degli ospedali è stata improvvisata, caotica e creativa”.

151.11.48.50