Castelgandolfo prega per il Papa
Mentre in Sala Stampa i giornalisti si erudiscono sulla storia dei conclavi, e Padre Lombardi lascia intendere che il Papa potrebbe anche modificare la Universi Dominici gregis, il Popolo di Dio continua a organizzare il saluto a Benedetto XVI. Le campane di Roma e quelle di Castelgandolfo suoneranno a distesa giovedì pomeriggio mentre il Papa dal Vaticano arriverà nella cittadina laziale. Il parroco ha organizzato un pomeriggio di preghiera in attesa del saluto previsto del Papa dal balcone del palazzo che affaccia sulla piazzetta del paese. “Io qui trovo tutto. Vedo i monti, vedo il mare, vedo il lago e gente buona. Vi benedico nel Nome del Signore”, aveva detto una volta Benedetto XVI che ha sempre molto amato soggiornare nella residenza estiva dei Papi. Da qualche anno in effetti ha scelto di non recarsi in vacanza in montagna, come faceva Giovanni Paolo II grande amante delle passeggiate sui monti.
Il Papa polacco aveva mantenuto questa abitudine anche negli anni della sua malattia che lo impediva nei movimenti, tanto grande era il suo amore per la montagna, ma Benedetto amante della lettura e della musica ha preferito la quiete di Castelgandolfo. E così anche per il suo saluto al Pontificato, come primo approdo sceglie la cittadina sul lago. I castellani gli saranno vicini con la preghiera. Il vescovo di Albano, Marcello Semeraro, ha disposto che da domenica prossima ci saranno particolari intercessioni sia per il Santo Padre Benedetto XVI, sia preghiere di ringraziamento per la sua presenza, per il suo magistero, per il dono della sua Parola, per il dono del suo servizio. Intanto si moltiplicano sulla stampa le dichiarazioni di vescovi e cardinali sul come e il perché della scelta del Papa. In effetti sono più o meno piacevoli illazioni.
Come quelle sullo stato di salute di Benedetto XVI. Che si sente stanco e anziano lo ha detto lui stesso e non è davvero un gran segreto o mistero. Come non lo è che negli ultimi giorni del Pontificato ci siano delle nomine, decisioni, o magari un Motu Proprio su alcuni aspetti della Universi Dominic gregis. In particolare potrebbero essere chiariti alcuni punti “di dettaglio per la piena armonizzazione con un altro documento che riguarda il Conclave, cioè l’Ordo Rituum Conclavis. In ogni caso la questione dipende dalla valutazione del Papa e se vi sarà questo documento verrà reso noto nel modo opportuno” ha spiegato Padre Lombardi.
In questi ultimi giorni la Curia romana ha dimostrato di essere davvero un colabrodo. Ogni giornale ha rilanciato e anticipato notizie che, tra l’altro, date in modo affrettato e incompleto o inesatto, non hanno fatto altro che aumentare la confusione dei lettori e dei giornalisti stranieri. Per ora il Papa sta seguendo gli esercizi predicati dal cardinale Ravasi insieme ai suoi collaboratori. Sono predicati per la Curia romana che forse farebbe bene a seguirli invece di dedicarsi ad altro.