Chiesa e società: un servizio e un impegno

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Ecco dunque l’accenno agli oratori: “Quando ne parla, ci dice cose di cui sentiamo nostalgia. Molti di noi ci sono passati, abbiamo completato la nostra esperienza… Era minore l’emergenza educativa quando il sistema oratoriale era forte e vigente” commenta Paola Binetti che cita ancora le scuole cattoliche: “È testimonianza anche forte, fortemente meritocratica. La scuola cattolica ha ragione d’esistere in virtù di questi valori”. L’importanza del testo, nelle parole di Angiolo Bandinelli sta nel tentativo di “fare il punto della situazione di una realtà complessa, il mondo del volontariato cattolico” anche se il testo è chiaramente italicocentrico dove la Chiesa cattolica è preponderante. 
Gaetano Quagliariello riconosce che la storia dell’Italia unita è storia di una socialità che è stata scritta dalle associazioni che hanno operato intorno alla Chiesa.

“È la storia di un mondo che si è riaggregato e ha trovato l’unità sul piano dei progetti, o se si vuole, dei valori”.
Infine Luciano Violante, credente ma non cattolico, ha esordito: “Il problema è se la Chiesa aiuta a formare le persone nella vita italiana e per me lo fa. La questione è se la Chiesa è nella vita delle persone. La Chiesa Cattolica lo è”. L’ex presidente della Camera sottolinea una certa differenza fra la Chiesa che fa opere di misericordia e la Chiesa forse troppo legata a orpelli e privilegi. “La Chiesa di cui si parla in questo libro è per me molto vicina perché trasmette valori. La comunità è retta da comportamenti, non da regole e queste cose qui sono comportamenti e attraverso questi si trasmettono valori”. Violante ha concluso con il riconoscere alla Chiesa una grandissima funzione valoriale e la grande attività di formazione che la Chiesa fa per i giovani, con ad esempio il Grest: “Il tempo dell’estate organizzato dai sacerdoti è davvero impagabile”.

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