Sir Elton John accusa la Santa Sede di “ipocrisia” per il no alla benedizione del peccato (le unioni omosessuali) e l’investimento in “Rocketman”

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«How can the Vatican refuse to bless gay marriages because they “are sin”, yet happily make a profit from investing millions in “Rocketman” – a film which celebrates my finding happiness from my marriage to David?? #hypocrisy» (Elton John @eltonofficial – Twitter, 15 marzo 2021) [Come può il Vaticano rifiutarsi di benedire i matrimoni gay perché “sono peccato”, ma fare felicemente un profitto investendo milioni in “Rocketman” – un film che celebra la mia felicità dal mio matrimonio con David? #ipocrisia].

La Chiese benedice il peccatore, ma non può benedire il peccato: La Santa Sede dice no alla benedizione di unioni omosessuali: non ordinati al disegno del Creatore. La Chiesa benedice il peccatore, non il peccato – 15 marzo 2021. È stata immediata l’alzata di voce di Sir Elton John contro il Papa. Si scaglia contro l’“ipocrisia” della Santa Sede nel rifiutare la benedizione alle unioni omosessuali e definisce questa posizione – conforme alla dottrina cattolica – “ipocrita”, perché – twitta il cantante gay – la Santa Sede ha investito milioni nella realizzazione di “Rocketman”, il film metà musical, metà biografia, che ripercorre gli anni giovani di Sir Elton John, il suo rapporto con Bernie Taupin e John Reid e la sua difficile gestione del successo. E sì, si parla anche tanto di omosessualità, con scene esplicite. Come può – si chiede Sir Elton John – la Santa Sede rifiutarsi di benedire le unioni omosessuali perché sono peccato, eppure trarre felicemente profitto dall’investimento di milioni in “Rocketman”?

“Rocketman” è un film che celebra la “ritrovata felicità” di Elton nel “matrimonio” con David Furnish, suo “marito” dal 2014, con cui ha acquistato anche due bambini, con l’utero in affitto. Adesso attendiamo in attesa paziente le sue reazioni, non appena qualcuno lo informerà di cosa pensa la Chiesa Cattolica Romana dell’utero in affitto… [Maternità surrogata. Violenza su donne e bambini. Inumana pratica, illegale in Italia – 11 marzo 2021]

Quello che Papa Francesco pensa dell’ideologia del gender. “Un grande nemico del matrimonio”. “I bambini hanno il diritto di crescere in una famiglia, con un papà e una mamma” – 17 marzo 2021

“Rocketman” è un film del 2019 di 121 minuti, dal budget di 40 milioni di dollari, con la regia Dexter Fletcher, la sceneggiatura di Lee Hall, Taron Egerton nel ruolo di Elton John, Jamie Bell nel ruolo di Bernie Taupin e Richard Madden nel ruolo di John Reid. Vincitore del Premio Oscar per la miglior canzone, il film narra la vita di Elton John a partire dalla Royal Academy of Music fino ad arrivare agli anni ’80.

Stati Uniti, 1983. Un Elton John depresso e stanco del suo continuo abuso di alcol e droghe, decide di recarsi in un centro di riabilitazione per confrontarsi e riuscire a star bene, iniziando così a parlare al gruppo della sua vita attraverso flashback. Siamo a Londra nella seconda metà degli anni cinquanta. Reginald Dwight è un ragazzo molto timido che vive con sua madre Sheila e sua nonna Ivy; il padre Stanley, un ufficiale dell’esercito britannico, spesso assente per via del suo lavoro e poco attaccato alla sua famiglia. Il giovane Dwight non trascorre un’infanzia felice e successivamente viene turbato nel vedere sua madre che tradisce il marito con un altro uomo, portando la famiglia a disgregarsi completamente. Nel frattempo il ragazzo mostra un notevole talento nel suonare il pianoforte, inizialmente ad orecchio e poi con un maestro.

Con la fine degli anni cinquanta e l’inizio dei primi anni sessanta Reginald, col supporto di sua nonna, si iscrive alla Royal Academy of Music. Poco tempo dopo scopre e si appassiona al rock, iniziando a esibirsi in vari locali londinesi ed entrando anche in una band chiamata Bluesology. Giorni più tardi incontra un manager, che in quei giorni ospita una banda di cantanti afroamericani, specializzati in genere soul: è lì che Reginald Dwight, colpito dal carisma e dal modo di fare del solista, decide di cambiare il proprio nome in Elton John. Successivamente inizia a scrivere canzoni e prova a trovare successo con la casa discografica DJM Records di Dick James, sotto la direzione di Ray Williams. Nel 1964, in un bar poco vicino allo studio di registrazione, incontra Bernie Taupin, un giovane scrittore di testi: i due iniziano una collaborazione che li porterà in breve tempo a diventare due dei compositori più influenti di quel periodo, oltre a buoni amici. Nel frattempo l’omosessualità di Elton è sempre più conclamata, anche se deve ancora acquisirne consapevolezza.

Inizialmente lo studio di registrazione si dimostra scettico nei confronti dei due giovani artisti, ma la svolta avvenne nel 1970, quando i due, in cerca di un posto per scrivere e mettere in atto le proprie canzoni, tornano nella casa d’infanzia del giovane Dwight. Un pomeriggio, mentre Taupin si fa la barba, Elton compone Your Song con il testo di Bernie e la canzone ha un successo enorme, con i due che iniziano ad essere conosciuti non solo a livello nazionale, ma anche internazionale. Ben presto Ray decide di fare una mossa azzardata, mandando Elton, Bernie e Ray a Los Angeles a tenere due concerti al Troubadour, un famoso locale di Los Angeles, nel quale la sera del debutto Elton canta Crocodile Rock. Ben accettato dalla critica, Elton diviene popolare anche oltreoceano. La sera successiva i due si recano a una festa a casa di Cass Elliot, durante la quale Bernie viene abbordato da una ragazza; la sera stessa Elton conosce il giovane manager John Reid e i due, dopo aver preso un bicchiere di Dom Pérignon, consumano un rapporto sessuale.

Elton, che si affeziona subito a Reid, vede la sua popolarità crescere giorno dopo giorno. Nel 1972, insieme a Kiki Dee, compone Don’t Go Breaking My Heart e questo suscita l’ira di John Reid, che rimprovera ad Elton di vivere ancora con sua madre e di dover pensare più in grande. Con il passare del tempo Elton John, da ragazzo timido e impacciato, diviene un’icona, nonché un alcolizzato e un tossicodipendente. Dopo aver iniziato una relazione con John, Reid costringe Elton a rivelare ai suoi genitori che è omosessuale: dopo aver rincontrato suo padre e i suoi due nuovi figli, a cui Stanley si mostra molto legato, Elton non riesce a dirgli la verità e così, dopo un breve dialogo, torna in lacrime in auto, deciso a chiudere per sempre con lui; poco dopo si ferma a una cabina telefonica, da dove chiama sua madre per dirle che è gay. Questa, già a conoscenza della sessualità di Elton, lo avvisa che facendo così sta scegliendo una vita dove rimarrà per sempre solo e nessuno lo amerà mai.

Emotivamente distrutto, Elton viene costretto da John a continuare le sue esibizioni, in cui ad ognuna Elton peggiora sempre di più. Una mattina Elton, dopo un’altra notte a base di sesso, alcol e droghe, trova John intento a tradirlo con il suo assistente e decide così di interrompere la loro relazione. Lo stesso giorno Elton organizza un party in piscina e, dopo essere caduto in depressione, si abbandona ad alcol e droghe, tentando il suicidio saltando in piscina. Poco tempo dopo essersi ripreso, Elton ha un matrimonio di breve durata con Renate Blauel, ma a causa della sua omosessualità, decide di divorziare. Dopo aver litigato con sua madre e con Bernie, un Elton agitato, infuriato e depresso, decide di fare uso di pillole e di droghe che gli provocano un attacco di cuore, che però gli viene subito curato in modo che si riprenda per le esibizioni organizzate da Reid.

Dopo numerosi concerti, per via del suo stato di salute, una sera, prima di iniziare un nuovo concerto, Elton capisce che non era quella la vita che aveva immaginato e decide così di abbandonare il palco ed entrare in riabilitazione. È così che finisce il flashback e torniamo nel presente: Elton John, dopo aver fatto pace con i suoi demoni, abbandona definitivamente l’uso di droghe e alcol. Decide di riconciliarsi con il suo unico e solo amico Bernie, il quale gli lascia la canzone I’m Still Standing. Inizialmente Elton è preoccupato, pensando che senza alcol o droghe non potrà più esibirsi, ma poi, rendendosi conto che non gli occorrono, torna ad avere fiducia in sé stesso, ritornando così il compositore che tutti amavano. Dopo aver completato il suo ciclo di riabilitazione, Elton rimase sobrio per più di 28 anni e aprì una fondazione contro l’AIDS (Fonte della trama del film: Wikipedia).

Per i dettagli sulla partecipazione finanziaria della Santa Sede a “Rocketman” segnaliamo due articoli, rispettivamente da Lettoquotidiano.it del 5 dicembre 2019 e da Corriere.it del 4 dicembre 2019.

Vaticano socio in affari con Lapo Elkann per rilanciare Italia Indipendent
Segreteria di Stato del Vaticano socio di Lapo Elkann ed Enrico Preziosi. Che cosa sta succedendo?
di Jacqueline Facconti
Lettoquotidiano.it, 5 dicembre 2019

Si tratta di un investimento di 6 milioni di euro per sottoscrivere il 25% di Italia Indipendent, la società di occhiali e prodotti lifestyle fondata da Lapo Elkann ora socio del Vaticano. Inoltre, la Segreteria di Stato del Vaticano scommette pure sull’Ipo del colosso dei giocattoli Giochi Preziosi, gruppo del patron del Genoa Enrico Preziosi.

Le destinazioni dei capitali della Segreteria di Stato del Vaticano hanno la base a Malta: le operazioni sono state perfezionate attraverso il Centurion Global Fund, fondo con sede a La Valletta gestito da un banchiere ex Credit Suisse, Enrico Crasso.

La notizia non è nuova, infatti, nel mese di febbraio il Vaticano è diventato socio di Italia Independent, azienda di occhiali e prodotti lifestyle fondata da Lapo Elkann e quotata a Piazza Affari.

A quanto pare il Vaticano non sarebbe di certo un piccolo azionista, ma il secondo socio d’affari più importante dopo lo stesso rampollo di casa Agnelli.

Il Fondo Centurion ha sottoscritto nuovi titoli azionari a 2,35 euro, per un totale di 6 milioni di euro a cui corrisponde il 25% del capitale.

“L’INIEZIONE DI CASSA LEGATA E L’IMPUTAZIONE A RISERVA DI PATRIMONIO NETTO DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO FARANNO SÌ CHE LA SOCIETÀ POSSA ADESSO ENTRARE IN UNA NUOVA FASE LEGATA A UN PIÙ ARTICOLATO E INCISIVO RILANCIO COMMERCIALE”, spiega Italia Independent.

Lo stesso rampollo di Casa Agnelli ha dichiarato di essere felice di aver trovato nuovi soci che aiuteranno a far crescere il brand Italia Independent nel mondo.

Tra gli altri investimenti, il Vaticano ha investito 10 milioni per 14% di New Deal, società in cui Enrico Preziosi ha appena conferito l’11,7% di Giochi Preziosi.

Altri 4 milioni sono serviti a finanziare la produzione di film come l’ultimo “Men in Black” e la biografia di Elton John, “Rocketman”.

Il Vaticano socio di Lapo Elkann. Soldi anche al film su Elton John
I capitali della Segreteria di Stato e le operazioni con base a Malta: mattone, acque minerali e siti web. Indagano i pm della Santa Sede. Al centro delle operazioni il fondo d’investimento Centurion con sede a La Valletta
di Mario Gerevini e Fabrizio Massaro
Corriere.it, 4 dicembre 2019


Le vie della finanza sono infinite. Una in particolare dal Vaticano porta all’isola di Malta. Seguendola si scopre che, attraverso un fondo basato a La Valletta, la Segreteria di Stato a febbraio è diventata socia di Lapo Elkann nella sua azienda di occhiali e «prodotti lifestyle» Italia Independent. Un affare da 10 milioni è stato concluso il 30 settembre con Enrico Preziosi, industriale dei giochi e patron del Genoa. E oltre 4 milioni sono serviti a finanziare la produzione di film come l’ultimo «Men in Black» e la biografia di Elton John, «Rocketman». Sono alcuni dei tanti rivoli di investimento nei quali si disperdono le offerte che ogni anno arrivano dai fedeli all’Obolo di San Pietro. I segreti del fondo non finiscono qui. E verifiche sono in corso anche dalla magistratura del Papa.

Al numero 259 di St Paul Street a La Valletta, a pochi metri dalla Pizzeria Vecchia Taranto, c’è la sede del Centurion Global Fund. I capitali ad esso affidati, secondo varie e attendibili fonti, sono almeno per due terzi della Segreteria di Stato, ovvero il dicastero più importante e più vicino a Papa Francesco. Al vertice del fondo c’è un italiano residente in Svizzera, Enrico Crasso, 71 anni. Ex banchiere del Credit Suisse, titolare a Lugano di Sogenel Holding che è punto di riferimento di molte operazioni finanziarie, per anni ha gestito la cassaforte del Vaticano. Per questo ha ricevuto numerose lettere formali di ringraziamento dalla Segreteria di Stato e l’onorificenza della medaglia d’oro del Pontificato. E milioni di euro di commissioni. Da qualche mese, dentro le Mura vaticane, la sua stella si è appannata. Ma a Malta è sempre lui a decidere dove investire i soldi del Papa.

Con il fondo Centurion Crasso ha raccolto circa 70 milioni di euro pilotandoli verso immobili, bond, azioni e altri fondi. Non sempre liquidi, non sempre sicuri e talvolta anche speculativi. Spicca tra tutti l’ingresso nella società di Lapo Elkann, Italia Independent. Il fondo maltese con capitali vaticani ha sottoscritto nuove azioni a 2,35 euro, diventando con 6 milioni di euro secondo socio al 25%. Crasso è entrato nel consiglio. Centurion ha appena deciso di versarne ancora. In Borsa però il titolo vale 1,7 euro. Per ora, un affare in perdita.

A settembre, pochi giorni prima che esplodesse lo scandalo dell’acquisto del palazzo di Sloane Avenue a Londra — operazione orchestrata dal finanziere Raffaele Mincione e nella quale Crasso ha avuto un ruolo centrale — in Segreteria si definisce il dossier Preziosi. Centurion acquisisce per 10 milioni i 14% di New Deal, società in cui Enrico Preziosi ha appena conferito l’11,7% di Giochi Preziosi. È come se Centurion avesse comprato l’1,67% del gruppo dei giocattoli. Bonifico dalla svizzera Banca Zarattini, contratto del 30 settembre. Con una clausola: «Il venditore (cioè Preziosi, ndr) si adopererà … per collocare in Borsa Giochi Preziosi entro il 31-12-2020 in modo da consentire alla società di beneficiare del ricavato del collocamento». Messa così, sembra un prestito. E se poi in Borsa non ci andrà?

Crasso punta anche sull’acqua. Centurion ha investito 4,7 milioni di euro nel veicolo Cristallina Holding che ha rilevato l’Acqua Pejo e Goccia di Carnia, insieme con altri soci italiani come la holding della famiglia Borromeo. Ma non manca la new economy. A ottobre 2018 Centurion ha rilevato il 10% di Abbassalebollette, una startup che offre soluzioni via internet per risparmiare sulle bollette di luce e gas: 60 mila euro di giro d’affari nel 2018 e 39 mila di perdita. Prezzo per la quota? Circa 1,27 milioni. Se andasse male, in Vaticano potranno chiederne conto al presidente di Snam, Luca Dal Fabbro, che è ben introdotto nella Segreteria del Papa. Abbassalebollette è della sua famiglia.

Poi c’è il mattone. Con 16 milioni Centurion ha rilevato una sede italiana del colosso svizzero-svedese ABB. Ad oggi è l’investimento più grande del fondo. Altri 4,5 milioni sono andati nel bond di una piccola società romana, la Bdm Costruzioni e Appalti della famiglia Marronaro, che li avrebbe utilizzati per rilevare la Immobiliare Grotta 1973 delle famiglie Ceribelli-Barluzzi.

Perché queste scelte? E che rapporti ci sono tra la Segreteria e i veicoli di Crasso, Centurion e Sogenel? «Ci sono indagini in corso e, allo stato attuale, gli elementi utili a definire la posizione della Santa Sede rispetto ai fondi menzionati e ad eventuali altri sono in via di accertamento ad opera della magistratura vaticana, in collaborazione con le competenti autorità», è la dichiarazione rilasciata via mail dalla Sala Stampa della Santa Sede. Contattato dal Corriere, Crasso non ha voluto commentare. Ma tutti questi investimenti alternativi hanno reso? Non proprio. A fine 2018 il fondo perdeva il 4,61%. Sono circa 2 milioni. In gran parte finiti ai manager come commissioni. Un obolo al contrario.

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