Monsignor Gaenswein resta con il Papa. Il briefing di Padre Lombardi

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Monsignor Georg Gaenswein seguirà Benedetto XVI e continuerà il suo lavoro di segretario particolare di Benedetto XVI. Vivrà con lui, insieme alle quattro Memores. Allo stesso modo, continuerà le funzioni di Prefetto. Un nuovo presidente dello IOR è invece da attendere entro la fine della settimana. Smentita qualunque anticipazione sul possibile nome del nuovo presidente. Questi i temi salienti del briefing quotidiano con i giornalisti di padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana, di cui korazym.org pubblica ampi stralci.

Padre Lombardi: Prima una notizia da un flash: non risulta che sia stato eletto un nuovo presidente dello IOR: Ho detto  che ci sarà un comunicato adeguato a tempo debito. Se uno si affretta e si proietta a dare notizie false, fate attenzione non è detto che sia la cosa esatta. Quando uno deve comunicare le cose in maniera corretta, lo faccia, se poi uno deve anticipare.

 

 

Vorrei riprendere la ricchezza della conversazione del Papa e ha fatto anche il suo saluto personale ai sacerdoti della diocesi di Roma, anche qui grande emozione, ma come avete visto la padronanza, la serenità del suo discorso ci hanno colpito molto, come a me aveva colpito il suo sorriso quando usciva dalla celebrazione. Il sorriso con cui il Papa ha concluso la celebrazione dopo quello straordinario, anche questo in un tempo in cui si dice di non applaudire in Chiesa c’è stato un applauso che non sarebbe finito più se il Papa non avesse detto “Riprendiamo la preghiera” ed è molto caratteristico che il cuore e la spontaneità dell’apprezzamento, ed era proprio un sentire comune che si esprimeva spontaneamente con grande intensità, e il sorriso del Papa ha fatto anche vedere che lo aveva gradito. Anche in questa circostanza la vicinanza e la partecipazione del popolo di Dio alla sua decisione, al momento che vive.

Non voglio prendere troppo tempo con parole non necessarie. Quali informazioni utili in più a quelle che abbiamo dato possiamo darvi. Una piccola informazione che corregge una cosa che avevo detto ieri a una domanda: il Papa viene accompagnato a Castel Gandolfo e poi al monastero da monsignor Georg, che continua a seguirlo personalmente e dalle Memores. Il gruppo nucleo fondamentale della famiglia pontificia che gli sta attorno lo accompagna in questa fase, sia nel passaggio a Castel Gandolfo, sia nel monastero. Monsignor Georg rimanendo Prefetto continua la sua funzione di segretario particolare. La famiglia pontificia lo accompagna e gli sta vicino in questa fase di passaggio.

Un’altra informazione concreta molto piccola per quello che vi posso dire è che i cardinali che arrivano anche nei prossimi giorni e nelle prossime settimane non vanno a stare a Santa Marta prima del primo marzo. Dal primo marzo inizia la sede vacante e si comincia a pensare che Santa Marta sia la residenza, ma se vengono prima cercano altri alloggi.

Per quanto mi risulta la Costituzione non c’è allo studio una ridisposizione della Costituzione alla luce di un possibile anticipo del Conclave o meno, se la Costituzione conserva tutto il suo valore il Conclave sarà tra 15-20 giorni della sede vacante. C’erano stati alcuni dubbi nei giorni passati, per alcune informazioni inesatte: il limite degli 80 anni per entrare in Conclave riguarda il primo giorno della sede vacante, quindi il cardinale Kasper e il cardinale Poletto compiono 80 anni nel mese di marzo ed entrano in conclave.

Un altro punto è quello dell’incidente del viaggio in Messico di cui ha parlato Tornielli in uno dei suoi contributi, dicendo che il Papa era caduto ed era motivo della sua decisione di lasciare. Non ho da smentire che ci sia stato questo episodio, ma non è stato influente né per il viaggio né per la decisione come tale. Non legarsi a episodi singoli come particolarmente rilevanti.

Ci sono vari episodi di questi anni e di questo periodo sta a quello che il Papa dice, e quindi lui si è riferito alla sua condizione di invecchiamento globale e le forze che vengono meno nel corso degli ultimi mesi. Le interpretazioni che legano a un episodio piuttosto che a un altro non sono pertinenti. Questo era quanto io avevo da dirvi di rilevante.

Quando lei dice  che c’è ancora in studio che il conclave potrebbe essere avanzato, è un’ipotesi reale o di scuola?

Questo è un tempo in cui molti parlano, seguendo la stampa in generale uno trova che cardinale, monsignore ha detto che si potrebbe anticipare. Io mi riferisco a questo tipo di affermazioni in libertà che girano in questo tempo e confermo che non mi risulta, ho chiesto ulteriori verifiche: c’è una commissione giuridica che studia se modificare qualche norma? Mi risulta che no, se c’è una costituzione dice che il conclave inizierà tra 15-20 giorni.

Monsignor Gaenswein sarà con il Papa, quindi come prefetto non opererà con l’insediamento del nuovo Papa?

Lui è prefetto e svolgerà le funzioni di prefetto, ma come sua abitazione starà con Papa Benedetto e poi farà i compiti che deve fare secondo il suo ufficio.

La costituzione Universi Dominici Gregis prevede 15 giorni e prevede il funerale in mezzo. Se eventualmente si dovessero anticipare i tempi, chi decide?

La mia risposta è che non mi risulta che ci sia un cambiamento della legge, che è stata promulgata da un Papa e dovrebbe essere cambiata da un Papa, e le autorità che subentrano in tempo di sede vacante agiranno nei loro poteri.

È vero che il Papa solo può creare leggi apposite, ma non è mai stato previsto che un Papa potesse rinunciare, ma questo vacatio legis c’è come si supererà?

È previsto dal Codice di Diritto Canonico, che non è un libro fatto ieri, che parla della rinuncia del Papa e che si riferisce a come è avvenuta. È una situazione nuova e il Codice non dice esattamente come si chiamerà il Papa, dà delle leggi fondamentali, tanti altri problemi pratici si trovano strada facendo, la legge c’è e viene messa in pratica?

Cosa succederà con il secondo segretario Alfred Xuereb? Cosa succederà con la sicurezza?

Se rimane in Vaticano, ci sarà la sicurezza vaticano. Per quanto riguarda cosa farà monsignor Alfred, il secondo segretario del Papa, immagino che nella prima fase si sposti anche lui a Castel Gandolfo, poi dopo ricordiamo che spesso almeno spesso monsignor Mietek ha fatto un po’ da segretario per un certo tempo del successore per introdurre alla prassi della vita dell’appartamento papale: questa è una possibilità.

Sarà il Papa presente all’intronazione del nuovo Papa?

Non ho informazioni e niente da dire sulla presenza del Papa all’inaugurazione del nuovo pontificato.  Non è stato deciso al momento.

Il Papa incontrerà altre personalità per salutarle?

Non sono previsti incontri con altre persone di quelle che ho detto, come quelle del presidente del Guatemala e della Romania. C’è un incontro con le autorità d’Italia e questo ha senso dato che hanno avuto una certa vicinanza con loro, e la gente delle diocesi o la gente che può venire all’udienza generale o all’Angelus a Piazza San Pietro. Ci sono molte occasioni, ma non so se ci sono altre occasioni particolari.

Il Papa il 28 andrà a Castel Gandolfo, dove risiederà per un po’. Ci può spiegare, in un periodo di sede vacante vengono apposti i sigilli sull’appartamento: non dovrebbero essere messi a Castel Gandolfo?

Credo che si possa fare una distinzione tra l’appartamento pontificio e quello di Castel Gandolfo, dove non vengono conservati documenti di rilevanza.

Può confermare l’incontro della commissione cardinalizia a capo dello IOR lunedì prossimo?

Non so se si devono incontrare lunedì prossimo, credo che si incontrino prima, e quindi se ci dovranno dire qualcosa lo diranno prima.

C’è chi sostiene che il Papa deve essere considerato vescovo emerito di Roma. Fa parte della commissione che studia questi temi? Nella Sala Clementina, il Papa terrà un discorso pubblico?

Sulla prima parte della domanda, sì mi sembra che sia buono il fatto di usare il termine rinuncia, perché è quello che abbiamo nella traduzione del codice di diritto canonico e dunque è giusto usare quello, è un termine tecnico specifico piuttosto che dimissioni, credo che sia una buona idea il fatto di usare il termine rinuncia. Sull’altra questione, sul titolo io userei una dizione che si usava quando parlava: “Disputant inter se auctores” cioè ci sono autori che non hanno ancora trovato un consenso definitivo, non abbiamo ricevuto una comunicazione attendibile cui attenerci. Non è ancora per noi una indicazione utile per sapere come comportarci. Per quanto riguarda il 28, credo che non sia neanche precisato, penso lecitamente che il Papa – come oggi ha parlato a braccio salutando il suo clero di Roma – probabilmente dirà delle parole ai cardinali che sono riuniti per salutarlo, ma per ora non mi consta che ci sia la preparazione specifica di un grande discorso, che ci possiamo piuttosto aspettare nell’udienza del 27.

Joseph Ratzinger continuerà a chiamarsi Benedetto XVI? Io credo di sì, per simpatia. Le Memores continueranno a stare vicino al Papa, o lo accompagneranno e si vedrà.

Penso di poter ribadire che Benedetto XVI è un titolo cui non può nemmeno rinunciare, è il suo nome come Papa che ha portato ufficialmente in tutto il mondo come Papa. Quando però noi lo incontriamo e lo salutiamo, bisogna vedere come lo chiameremo. Rimane un titolo inalienabile nella storia della Chiesa. Le Memores lo accompagnano per restare.

Ho capito quello che dice sulla data del Conclave, ma come c’è dubbio sul nome, c’è un dubbio o no sulla data del 15?

Io ho chiesto stamattina al sostituto , non c’è nessuna commissione che sta lavorando su queste cose. La legge è quella e noi ci muoviamo nel quadro della legge.

Dato che monsignor Gaenswein rimarrà sia prefetto che segretario, come continuerà il suo servizio a Benedetto in pensione, è difficile che non abbia infleunza sul nuovo Papa?

Credo che il prefetto abbia competenze che non riguardano il governo o fare consulenza sulle decisione sul governo della Chiesa. Ha competenze pratiche riguardo le udienze del Papa, l’organizzazione logistica. In questo senso, non è un problema.

Quanti incontri di congregazioni sono previste?

Non c’è nessun numero preciso, ma si dice che bisogna cominciare a farle prima possibile, già dall’inizio della sede vacante perché il Collegio Cardinalizio ha un ruolo nella Chiesa

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