Il calendario del Papa fino al 28 febbraio. Il briefing di padre Lombardi

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Confermati quasi tutti gli appuntamenti di Benedetto XVI fino al termine del suo pontificato. In più, ci sarà un incontro di congedo con i cardinali la mattina del 28 febbraio. Il Papa incontrerà anche privatamente il presidente del Consiglio Mario Monti (il prossimo sabato pomeriggio) e il capo dello Stato italiano Giorgio Napolitano (nella mattinata di sabato 23). Queste le principali informazioni del briefing di padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede. Di seguito, ampi stralci dell’incontro con i giornalisti.

Padre Lombardi: Eccoci qua per un ulteriore briefing. Anche il senso della nostra presenza, dell’accompagnamento del nostro lavoro e dell’attenzione a darvi le informazioni o a ricevere le domande che vogliate porre che siano utili per il vostro servizio.

La cosa più importante di questa mattina è l’udienza del Santo Padre, anche con le parole che ha pronunciato prima della catechesi, che sono state sinteticamente con la riproposta della sostanza della sua rinuncia, pronunciata non in latino, ma in lingua corrente e davanti a un’assemblea del Popolo di Dio e ha avuto u significato di proposizione davanti una grande assemblea di persone, venute numerose per manifestargli il loro affetto, è stato un momento molto toccante e molto profondo. È da notare che il Papa ha ripetuto la sua decisione di rinunciare al ministero affidatogli nel 2005 e lo ha fatto in piena libertà per il bene della Chiesa, modo essenziale per compiere questa rinuncia. Poi il Ppaa ha detto queste parole: “Mi sostiene e mi illumina la certezza che la chiesa è di Cristo il quale non le farà mai mancare la sua guida e la sua cura”. È importante, perché qualora qualcuno si sente un po’ disorientato da questa decisione del Santo Padre, sappia che va vista in un clima di fede, di certezza nel clima di Cristo per la sua Chiesa, e infatti sappiamo che il Papa sa che il suo ministero è un ministero che va sostenuto dalla grazia di Cristo, e dunque va sostenuta dalla grazia di Cristo anche nel momento della scelta del suo successore. Una scelta che dà serenità e fiducia al popolo di Dio cui il Papa si rivolge. Molto belle le parole pronunciate a braccio “ho sentito quasi fisicamente in questi giorni non facili la forza della preghiera. Continuate a pregare per me, per la Chiesa, per il futuro Papa”. Mi sono tornate alla mente le volte che ha sentito il sostegno dei fedeli nella Chiesa nello svolgere il suo ministero. Anche in questi giorni non facili ha sentito la forza della preghiera del Popolo di Dio.

Anche il testo della catechesi era interessante. “Oggi non si può più essere cristiani come semplice conseguenza del fatto di vivere in una società che ha radici cristiane”. L’importanza, dunque, l’impegno della vita cristiana nel mondo di oggi, con le sue visioni della realtà, della visione umana lontane dalla prospettiva cristiana,  e poi il Papa ha voluto evocare alcune straordinarie figure di convertiti, e ha detto che “convertirsi” non significa chiudersi nel “proprio prestigio”. Parole che il Papa ci ha detto nel corso del suo pontificato e di cui dà un esempio luminoso.

L’apporto che vi volevo dare questa mattina è una descrizione oramai consolidata e precisa del calendario da oggi alla fine del mese di febbraio, quali sono gli impegni del Papa e cosa succederà nell’attività del Papa da oggi al 28. Come sappiamo, domani c’è iè in aula Paolo VI l’udienza del Papa al clero di Roma, stasera c’è la Messa in San Pietro, al termine della quale ci sarà anche un breve indirizzo del cardinale segretario di Stato. Penso che avremo anche questo testo da darvi a disposizione. Domani l’udienza con il clero di Roma nell’aula Paolo VI trasmesso anche in diretta, e lo potete seguire facilmente. Venerdì 15 ore 11 l’udienza al presidente della Romania e alle 11 e 30 ai vescovi della Liguria (era in calendario e rimane in calendario) e anche l’udienza al gruppo Pro Petri Sede, una di queste organizzazioni che sostengono anche economicamente la Santa Sede e non è stata disdetta. Sabato 16 la visita del presidente del Guatemala alle 11 e alle 11 e 30 i vescovi della Lombardia in gruppo (sono dieci). Al pomeriggio del sabato un’udienza privata personale per il senatore Mario Monti. Ieri c’è stato l’incontro all’ambasciata d’Italia – in questo incontro annuale con le istituzioni e i massimi responsabili delle istituzioni italiani, erano presenti sia il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio, e il Segretario di Stato ha avuto anche due colloqui personali di dieci minuti e ha manifestato loro il desiderio del Papa di avere un saluto con loro prima del termine del Pontificato. Monti dunque sabato nel pomeriggio, mentre il presidente Napolitano è sabato 23, dopo la fine degli esercizi, perché adesso Napolitano va in America per alcuni giorni, e dunque al suo ritorno dal viaggio e al termine degli esercizi. Il 17 febbraio, domenica, c’è alle 12 l’Angelus come sempre e alle 18 c’è l’inizio degli esercizi spirituali nella cappella Redemptoris Mater. Gli esercizi spirituali sono guidati quest’anno dal card. Ravasi. Durante tutti i giorni seguenti (lunedì martedì mercoledì e giovedì) non ci sono attività, e il Papa tiene fede agli esercizi, che saranno vissuti in questa circostanza in modo intensa.

Sabato 23 febbraio c’è alle 9 la conclusione degli esercizi spirituali e il Papa ringrazia il cardinale che ha predicato gli esercizi, come sempre è stato. Invece alle 11 e 30 (intorno alle 11 e 30 ma possono cambiare gli orari) c’è l’incontro con Napolitano.

Il 24 febbraio domenica c’è l’Angelus alle 12, come sempre, lunedì il Papa incontra alcuni cardinali della curia con udienze singole e invece le visite ad limina dei vescovi italiani previste per quella settimana sono annullate. Il martedì resta come di rito un giorno libero da impegni, non ci sono udienze né altre cose. Il 27 febbraio, mercoledì, è il giorno dell’udienza generale, si fa in piazza San Pietro alle 10 e 30 e sarà certamente una manifestazione importante, si possono aspettare tanti fedeli, ieri ho visto il cardinale Vallini all’incontro all’ambasciata d’Italia ed era l’appuntamento per i fedeli della diocesi di Roma, la trasmetteremo anche in diretta come gli eventi importanti per televisione. Giovedì alle 11 nella sala clementina i signori cardinali salutano il Santo Padre, c’è un incontro di saluto personale con i cardinali in Sala Clementina. Non ci sono altre cose particolari, se non l’incontro in collegio cardinalizio, e nel pomeriggio di giovedì, intorno alle ore 17 partenza in elicottero per Castel Gandolfo – vi avevo già detto che questa era la previsione e questo avviene nella serata del 28, quindi avviene a Castel Gandolfo e siamo in sede vacante.

Nel mese di marzo le udienze speciali e le visite ad limina sono annullate, come le prediche di quaresima che sono per la Curia e sono annullate e anche le udienze generali. Questo è il calendario, mi sembrava una cosa utile per voi per potervi orientare su che cosa succede e cosa bisogna seguire nei prossimi giorni.

La settimana degli esercizi spirituali è senza impegni. Stiamo ragionando con padre Ciro e il dottor Scelzo se possiamo utilizzare questa settimana per tenere dei briefing per entrare nella descrizione dei temi della sede vacante, e poi con il dott. Scelzo si pensava di organizzare alcuni gruppi di fotografi che possano vedere in Vaticano luoghi interessanti che possano avere materiale interessante per il vostro lavoro. Se avete delle particolari esigenze, potete farle presenti all’ufficio accrediti, e vediamo di fare il servizio più utile per voi, possiamo puntare su quella settimana più libera da altri impegni.

Ho anche previsto di chiamare due bravi collaboratori che conoscete da altre esperienze per allargare il lavoro sulla lingua inglese e sulla lingua spagnola e vedremo anche per quanto riguarda le altre lingue come possiamo organizzarci per un buon servizio. Un’altra informazione che avete notato, c’è stata una nomina, il Santo Padre ha nominato uditore generale della Camera Apostolica Giuseppe Sciacca, segretario generale del governatorato. Questa è pertinente alla sede vacante, perché la Camera Apostolica è data dal Camerlengo, dal vice camerlengo che è monsignor Celata (pare che nell’annuario precedente non c’era il suo nome) e poi l’uditore generale, che è il maggior consulente giuridico del Camerlengo, nominato sua eccellenza monsignor Sciacca, che ha funzioni di competenze di atti specifici da compiere nella sede vacante, che è completa nelle sue figure. Poi studieremo più dettagliatamente quali sono le sue competenze. È il consulente giuridico del camerlengo.

Qualcuno aveva fatto nei giorni scorsi la domanda se i tribunali non funzionavano come aveva detto una testata americana, ma non risulta in alcun modo la sospensione delle attività dei tribunali, che continuano il loro lavoro quotidiano, e quindi quella non era una informazione pertinente o rilevante. Questo mi sembrava utile dirvi.

Nella visita del 16 ci sarà anche il card. Scola? C’è una data per l’inizio del Conclave?

Ci sono i dieci vescovi lombardi presenti venerdì, non saprei, ma vedremo venerdì quali sono. Però è un incontro di gruppo, non di singole persone. Per quanto riguarda l’inizio del conclave, ribadisco quello che abbiamo già detto, cioè nella Costituzione si dice che da quando inizia la sede vacante poi hanno inizio le congregazioni dei cardinali che hanno anche una serie di adempimenti giuridici da fare, e hanno anche come abbiamo detto una funzione importante di conversazione di scambio tra i cardinali sui problemi da affrontare, sulla situazione dell Chiesa, in modo da maturare anche per i singoli membri del collegio criteri e informazioni utili in vista delle elezioni. C’è un lavoro che non porta alle elezioni subito, c’è un discernimento da fare da parte del collegio che arriva ai giorni chiave del conclave ed elezione anche con una preparazione. Il documento dice – ad una lettura attenta – deve essere stabilito tra i 15 e i 20 giorni dall’inizio della sede vacante, e quindi se tutto si svolge normalmente noi dovremmo prevedere che il conclave dal sedicesimo giorno di marzo in poi. Questo è quello che risulto, ma noi non possiamo dare una data precisa del conclave, è secondo la costituzione stabilire il calendario di queste cose, non tocca al Papa precedente.

Ci sono state altre richieste da parte di politici italiani o internazionali di incontrare il Papa, è disponibile il Papa ad incontri con altri politici?

Ritengo di no. Mi sembra che il calendario per la situazione in cui ci troviamo è già piuttosto pieno e preciso e non è che siano prevedibili aggiunte di altre udienze di particolare rilievo. Il Papa è sempre libero di decidere quello che crede, ma ritengo che questo calendario sia affidabile e per quanto riguarda altre possibili udienze, ma non credo che ci siano aggiunte rispetto a quelle che già c’erano, i presidenti previsti vengono rispettati, mentre mi sembra ci fosse una possibilità il presidente del Camerun, pensato per il 28 di febbraio, ma è stata annullata. E dunque, no, non ritengo che siano previste ulteriori udienze, e vista la situazione particolare di questi giorni, nessuno deve pressioni. Con Napolitano abbiamo visto un rapporto diventato intenso con il tempo, anche in occasione dell’ultimo concerto – un incontro commovente – e dunque essendoci questa dimensione nuvoa delle dimissioni il Papa ha ritenuto gentile congedarsi da lui, visto l’apprezzamento profondo manifestato recentemente dal presidente Monti che aveva avuto molte occasioni di incontrare il Santo Padre con un atto di cortesia, e quindi il Segretario di Stato ha manifestato la disponibilità del Santo Padre di incontrare queste due massime autorità.

Sono stati già convocati i cardinali? E nell’eventualità che il conclave si prolunghi, si cancellano gli eventi della settimana santa?

Per questo tipo di domande rimanderei alla prossima settimana, mi sembra prematuro. Ma se leggi da quando comincia la sede vacante possono cominciare degli incontri dei cardinali, considerando che c’è un arrivare a Roma da parte di cardinali di tutto il mondo, non si può pensare di arrivare a Roma con plenarie su temi impegnativi su cui non si è radunato il collegio. Ci saranno delle riunioni che cominciano ma non possono fare riunioni così di carattere organizzativo, ma penso si aspetti di avere il collegio presente e per questo si dovrà dare tempo a persone che vengono da lontano. E per questo informazioni più dettagliate su come si prevede che arrivino e come, ne parliamo la settimana prossima, così come delle situazioni più curiose da fare.

Come si chiamerà il Papa dopo il 28? Ho letto vescovo emerito di Roma? Si chiamerà Benedetto XVI? Che succederà il 28? C’è un momento in cui il Papa rimette la carica, a chi lo fa, al decano? Quale è lo stato di spirito in Vaticano? Si capisce chiaramente che è successo?

Sono domande del tutto sensate. Sulla prima ti ringrazio di averla fatta, devo ripetere con maggior forza che nei giorni passati noi attualmente non sappiamo quale è il titolo esatto con cui dovremo rivolgerci o dovremo appellare Benedetto XVI dopo la rinuncia. Non è una cosa secondaria, non è puramente formale, ha degli aspetti di carattere giuridico, dei risvolti su cui si deve riflettere, ed è stato ovviamente coinvolto il Papa stesso. Ma attualmente non c’è ancora pronta la risposta a questa domanda, quindi vi prego: io non posso e non devo dire come lo chiameremo. Aspettiamo di avere una risposta precisa e attendibile. Ora c’è una attenzione da avere, e non mi sento di fare delle ipotesi alternative, aspettiamo che i competenti si pronuncino in modo autorevole.

Per quello che capisco non c’è un momento particolarmente significativo o giuridicamente rilevante come un atto simbolico o decisivo per il termine. Come vi ho letto dal codice di diritto canonico, si richiede che il Papa liberamente prenda la sua decisione e lo manifesti. Questo il Papa lo ha fatto e ha anche detto da quando comincia la sede vacante. Ritengo non ci siano altri atti da fare, è valida nella sua forma la rinuncia, perché si richiede che sia “libera e sia manifestata adeguatamente”, e quella di lunedì non per nulla è stata fatta anche in latino, firmata dal Papa e pronunciata  davanti ai cardinali, un documento da riconoscere valido – anche perché il codice non richiede che sia accettato da qualcuno.

Io credo che ognuno deve rispondere per sé, io non mi sento di interpretare adeguatamente lo stato d’animo di tante persone più autorevoli di me. Mi sembra che lo stato d’animo fondamentale sia per molti di sorpresa, e quindi di riflessione sul significato di questa decisione, anche questo comporta per la Chiesa e per la Curia romana che ne è coinvolta. Per parte mia, io ho detto e ripeto che a me suscita sostanzialmente un sentimento di grande ammirazione per questa decisione libera, umile, responsabile, lucida del Santo Padre con le motivazioni chiarissime che ha portato della valutazione delle sue forze che diminuiscono e del bene della Chiesa, mi sembra che anche noi abbiamo visto il suo diventare più fragile e abbiamo condiviso questo cammino, anche se toccava a lui valutarne la gravità o diciamo la serietà. Io sono ammirato del fatto che il Papa abbia fatto questa sua valutazione avendo vissuto pienamente il suo ministero fino ad oggi, ed è ammirabile che egli valuti: “Ho fatto il mio ministero finora, ora perché venga fatto adeguatamente nel mondo di oggi, ci vogliono maggiori forze”. La Chiesa conosce cosa è l’avvicendamento del pontificato, la rinuncia era prevista dal diritto canonico, non l’ha inventata Benedetto XVI ma l’ha messa in pratica, ha avuto un grande coraggio ad utilizzarla per primo in questa forma, con questo certamente spirito di fede e di amore per la Chiesa.

Su Internet circola una strana voce sul Papa a Montecassino dopo la sede vacante?

No, questa è la prima volta che la sento. Le informazioni che abbiamo ci dicono che viene sistemato questo monastero.

Lei ieri alla fine del briefing ha detto che è di nuovo disponibile il circuito delle carte di credito?

Sul funzionamento dei Pos, confesso di non essere competente, vi ho dato la comunicazione fatta circolare ieri dal governatorato, se funzionano o non funzionano ci sarà chi dovrà vedere. La Banca d’Italia aveva fatto osservazioni riguardo una banca di diritto italiano, questo non è un gruppo italiano e l’Italia non credo abbia nulla da obiettare, sappiamo che c’è stato un incontro tra autorità vaticane e Banca d’Italia che hanno lasciato trasparire un clima sereno di intesa e buoni rapporti.

Quando inizia la sede vacante, gli appartamenti pontifici dovrebbero essere sigillati? E non sarà sigillato Castel Gandolfo?

Chiederemo a monsignor Sciacca a quale momento saranno posti i sigilli dell’appartamento pontificio. Penso anche io che il Papa a Castel Gandolfo stia nel suo normale alloggio prima di trasferirsi nel monastero.

A partire dal primo di marzo, il Papa sarà libero di muoversi dentro lo Stato di Città del Vaticano e sarà avvicinabile anche dai cardinali?

Mi sembra che abbiamo già detto che sono argomenti di cui non si deve parlare. Io posso dire che nella sua discrezione egli non pensi di intervenire o prendere accordi particolari con cardinali, in modo che sia chiara la loro piena libertà e autonomia e anche per questo ha pensato di recarsi a Castel Gandolfo e non rimanere in Vaticano, e questa distinzione di luogo indica questa discrezione.

A questo proposito il Santo Padre una volta che è dimesso potrà fare dichiarazioni pubbliche?

Mi pare che siamo in un mondo di ipotesi che non è lo scopo dei miei briefing particolarmente di quello di oggi, non vorrei intrattenermi in un mondo ipotetico. Conosciamo tutti l’intelligenza straordinaria, la spiritualità, la discrezione, la saggezza, la sapienza di Benedetto XVI. Se l’idea di dichiarazioni pubbliche significherebbe dare adito ad un senso di interferenza o di prese di posizione che influiscano, ritengo che ovviamente se ne asterrà. Se si tratta di scrivere un testo teologico spirituale di utile nutrimento del Popolo di Dio, può anche darsi che questo avvenga.

In una intervista comparsa questi giorni è apparsa una certa preoccupazione dei cardinali al fatto che il Papa stesse in un monastero in Vaticano. Sono molti o pochi i cardinali favorevoli su questo?

Non credo che ci sia stata una consultazione dei cardinali riguardo, è stata una decisione di un piccolo numero di persone coinvolte. Per quanto riguarda la preoccupazione, posso solo rimarcare che non c’è preoccupazione, assolutamente. È una saggia decisione rimanere nelle mura vaticane, con la sua possibilità di studiare e avere anche personali contatti e anche i cardinali saranno molto felici di avere molto vicini una persona che più di tutti può comprendere quali sono le necessità spirituali della Chiesa e del successore di Pietro, e questa con la presenza spirituale del servizio e del successore.

Se il Papa lascia, i cattolici del mondo possono lasciare la propria responsabilità?

Non ho capito il senso di questa domanda. Il diritto prevede la possibilità di rinunciare e in seguito alla valutazione come ha fatto il Papa della propria adeguatezza a svolgere questo compito. Credo che questo sia un esempio moralmente prezioso per ogni cristiano e per ogni uomo. Se uno ha un compito, deve riconoscere se adeguato a svolgerlo, mi sembra una indicazione morale preziosissima per tutti. Non ci sono comandamenti di Dio né le leggi cristiane dicono che un Papa deve morire Papa, noi dobbiamo essere fedeli e credere in Gesù Cristo. Mi pare che se ci sono dei compiti che uno riceve, li può lasciare, non si tratta di non essere più cristiano.

Ieri ci ha ricordato che Giovanni Paolo è morto il 2 aprile, e Benedetto XVI è stato eletto il 19 aprile. Ma i novendiali, i nove giorni di lutto, si prendono in considerazione?

Nella lettura della costituzione hai chiare due piste: una è i funerali, il lutto, le celebrazioni relative alla morte del Santo Padre, l’altra è quella dell’inizio della preparazione del Conclave e si dice che le congregazioni e gli incontri dei cardinali possono già cominciare durante i novendiali, cioè durante le messe funebri. In questo caso non abbiamo le celebrazioni liturgiche, le esequie, i novendiali. Abbiamo la preparazione al conclave. Non è che perché non ci sono le celebrazioni liturgiche i cardinali non debbano arrivare a Roma, cominciare a incontrarsi, riflettere sui casi della Chiesa, questo è un processo che ha bisogno dei suoi tempi. In questo senso ritengo che il calendario continui ad avere il suo senso e il suo valore indipendentemente dal fatto che non ci sono le celebrazioni liturgiche.

Rispetto a monsignor Georg Gaenswein, nella sede vacante rimane il Prefetto? Va con il Papa come segretario? E resterà in Vaticano come prefetto della Casa Pontificia?

Ritengo che queste domande, che sono realistiche hanno bisogno di una risposta da parte di don Georg, e quindi chiederemo a lui quale sarà la sua destinazione e il suo compito. Mi pare che il prefetto della Casa Pontifica sia un compito che non decade. Per quanto riguarda il segretario personale del santo Padre, dirà lui quello che ritiene opportuno. Per quello che capisco lo stile del Santo Padre, non penso che voglia ricorrere nel suo ritiro nel monastero a un vescovo come segretario personale.

Per quanto ho capito la lettera in latino che ha letto il Papa è ufficialmente l’annuncio della rinuncia all’incarico del Papa. Il giorno 28 il Papa alle 17 andrà a Castel Gandolfo. Vuol dire che partirà come Papa e alle 20 di sera il suo incarico finisce. Non c’è già nessun tipo di aggiungere niente, è un tempo fissato per il Papa.

È l’ora in cui ha stabilito il momento in cui di fatto la sede vacante. Dalle otto uno sa che non deve più rivolgersi a lui per le decisioni sulla Chiesa universale.

Può dirci cosa farà il Papa durante le ultime due ore?

Io ritengo che arriva a Castel gandolfo e poi c’è la cena e mi sembra normale, andrà in cappella a pregare, saluta quelli che trova a Castel Gandolfo e non credo che faccia null’altro di speciale.

La guardia svizzera sarà a Castello oppure no e chi farà servizio a Castello? Monti è un candidato politico, e questa commistione con la politica diventa bruttina o pericolosa?

Monti abbiamo capito che è un bravo cristiano, è tuttora in carica, non è semplicemente un candidato, è un presidente del Consiglio che svolge gli affari correnti. Lo incontra in quanto presidente del Consiglio. Sulle guardie svizzere chiederemo la settimana prossima.

Potrebbe esserci  nei prossimi giorni la nomina del presidente dello IOR?

Sì è una buona indiscrezione, penso che sia possibile la nomina del nuovo presidente dello IOR, ma lo dirà con tutta l’esattezza e precisione plausibile. È un procedimento che era in corso da diverso tempo, e non è che sia stato interrotto perché il Papa ha annunciato le sue dimissioni. La vita continua, e quindi è molto plausibile che questo processo per la nomina e che si sapeva che si prevedeva che in questo tempo poteva giungere a conclusione, e mi premurerò di farvi conoscere in modo attendibile e preciso le risultanze.

L’anello del pescatore quando sarà distrutto?

È un adempimento che il Camerlengo deve compiere nei primi giorni della sede vacante, non è stato celebrato in modo particolarmente solenne con riprese televisive. Il Papa non lo tiene, non credo che sia quello che sta portando ogni giorno, possiamo vederlo la settimana prossima, pensiamo che sia un anello speciale che ha significato di sigillo.

Il Papa è Papa fino al 28 e quindi ha tutte le prerogative di un Papa. Potrebbe ripensarci? Secondo l’annuario pontificio il Papa emerito come sarà inserita dal punto di vista grafico?

La prima è una ipotesi molto fantasiosa, cui non mi sembra opportuno dare una risposta. Per quanto riguarda la seconda domanda, ci sarà nell’elenco dei Papi all’inizio dell’Annuario con inizio e fine del Pontificato, e questa è una acquisizione della storia, per il resto sul dopo non ho risposta precisa da dare sul titolo e su come possa essere inserito nell’annuario pontificio la sua persona e la sua funzione,  e quindi stiamo a vedere.

Se Joseph Ratzinger inteso come non più Papa discordasse un giorno sulla scelta del Papa chi avrebbe ragione?

La risposta è semplice, il Papa è il Papa, e come la teologia ci insegna ci sono condizioni in cui parlare dell’infallibilità che sono rare e sono precisabili e questo è connesso al ministero petrino, al servizio del Papa. La persona che ha rinunciato a questo ministero non ha questo titolo di assistenza particolare, di guida della Chiesa universale e quindi il problema non si pone.

Dato che una rinuncia non è mai successa, il Papa riceverà una pensione?

Non mi sembra una domanda cui sono tenuto a rispondere quest’oggi, evidentemente si provvederà al suo degno mantenimento.

Lei ha accennato alla potenza dello Spirito Santo. Possiamo immaginare che la rinuncia di Benedetto XVI sia stata suscitata per opera dello Spirito Santo?

Dobbiamo capire di cosa parliamo. Quando si parla di assistenza dello Spirito Santo nel caso dell’assistenza del Santo Padre per l’infallibilità si parla di questo tipo di atti importanti per il governo della Chiesa universale. In questo contesto il Papa ha parlato molto chiaramente della sua preghiera del suo mettersi davanti a Dio con coscienza per valutare la situazione e quale fosse il maggior bene della Chiesa. È una scelta personale, vissuta nella fede, vissuta nella preghiera, ma non ha nulla a che fare con il carisma dell’infallibilità pontificia.

Per l’incontro con i cardinali: ci sarà un discorso pubblico del Papa? Verranno cardinali da fuori? Il Papa sta preparando un testo di congedo?

Io sono abbastanza contento di esservi riuscito a dire questo calendario, molti particolari in piùà non li possiedo ed è ancora in fieri l’organizzazione o la formalizzazione (le forme in cui questo incontro avverrà). Non bisogna aspettarsi un atto molto solenne e formale, credo sia più un congedo personale dai cardinali, che noi tutti ricordiamo anche il primo incontro del Papa eletto con il collegio cardinalizio, e ci sono le immagini, ognuno passava a salutarlo con molta intensità personale. Io mi immagino qualcosa di questo genere, più che una cerimonia con grandi discorsi. Può darsi che ci siano delle parole che il Papa voglia dire anche spontaneamente, qualche parola del decano potrebbe esserci, ma siamo nel campo delle ipotesi. Dobbiamo solo accontentarci del fatto che sia previsto l’incontro.

Perché il Papa ha scelto il 28 febbraio? Era perché pensava di non fare le attività della Settimana Santa e voleva un nuovo Papa per la Pasqua?

Non ho una risposta precisa e sicura da dare, credo che siamo anche liberi di fare delle nostre considerazioni, io di solito ho risposto che una considerazione un po’ generale del calendario degli impegni e dell’anno sia stato importante nello stabilire delle date e dei modi di procedere. Sappiamo che quando c’è un Concistoro il Papa lo annuncia un mese prima perché i cardinali creati possano prepararsi per venire a Roma, e c’è un tempo che un o annuncia per tenere conto di quello che si deve seguire. Il Papa ha scelto questo periodo dell’anno relativamente tranquillo per gli impegni e ha pensato che facendo adesso il suo atto di rinuncia sarebbe stato un atto adeguato per indire il conclave e per svolgerlo perché si possa arrivare alla Pasqua con l’elezione compiuta e con il nuovo Papa. Credo sia una interpretazione molto semplice. Se uno andava con tutta la Pasqua, c’è un nuovo periodo di impegni molto gravosi per la sua condizione e poi il tempo dopo la Pasqua è un tempo pastorale molto importante per la Chiesa, arrivare nel tempo dopo la Pasqua a dover celebrare un conclave avrebbe avuto più difficoltà. Però questa è una mia interpretazione molto semplice di timing e dell’annuncio e del procedimento avviato.

Due dettagli: perché alle ore 20? Quando arriverà a Castel Gandolfo dovrà cambiarsi?

Alla prima domanda avevo risposto ieri, mi sembra in modo modesto, cioè normalmente intorno alle otto termina la giornata operativa del Papa, poi dopo non ha altre attività. Ed è il modo di dire che è l’ora in cui termina l’ultimo giorno di lavoro, monsignor Gaenswein mi ha confermato che questo era corretto.

Per quanto riguarda il vestito, io sarei della stessa linea del titolo: è un tipo di questioni che possono apparire secondarie, che simbolicamente hanno un loro significato nella vita della Chiesa quindi anche questo credo che vada visto con attenzione e io non sono in condizione di dare una risposta.

Quanto costerà mantenere Benedetto XVI?

Il Papa è un uomo di esigenze modeste e quindi penso che non sia un grande aggravio della spese della Santa Sede mantenere il Papa.

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