Vietnam e Santa Sede, un altro passo avanti

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Passi avanti nelle relazioni tra Vietnam e Santa Sede. Dopo la storica visita in Vaticano del Segretario Generale del Partito Comunista Nguyen Phu Trong, l’arcivescovo Leopoldo Grielli – nunzio apostolico presso Singapore e l’ASEAN e inviato speciale non residente della Santa Sede per il Vietnam – è stato ricevuto dal Pham Quang Nghi, segretario del Comitato del Partito di Hanoi lo scorso 7 febbraio. E forse non è un caso che nella stessa giornata sia stato dato l’annuncio della scarcerazione – in anticipo rispetto alla scadenza dei termini – di Le Cong Dinh, avvocato attivista per i diritti umani che era in cella dal giugno del 2009. Nel gennaio del 2010 era stato condannato a cinque anni di galera per sovversione. Sconterà il resto della pena agli arresti domiciliari.

Qualcosa si sta sgelando nei rapporti tra il Vietnam e la Santa Sede? Già la visita resa da Nguyen al Papa aveva fatto capire che c’era tutta l’intenzione, da parte delle autorità vietnamite, di cominciare un percorso comune con la Santa Sede. Una scelta, quella del governo di Hanoi, che ovviamente ha anche un interesse concreto, dato che in Vietnam risiede la più grande comunità cattolica del Sud Est asiatico dopo le Filippine (i cattolici vietnamiti sono 6 milioni).

Nghi ha voluto sottolineare al nunzio Grielli che l’incontro tra Benedetto XVI e il segretario generale Nguyen è una chiara prova del miglioramento delle relazioni tra Vaticano e Vietnam. Il segretario del Comitato del Partito – riporta il portale online Vietnam Plus – ha poi aggiunto che le autorità di Hanoi apprezzano il contributo delle comunità locali, incluse le parrocchie, allo sviluppo della capitale e della nazione. Nghi ha anche mostrato apprezzamento per il motto della Chiesa Cattolica Vietnamita: “Adorare Dio, amare la nazione” e “Vivere il Vangelo nella nazione”.

Da parte sua, Grielli ha auspicato che presto i rapporti bilaterali tra Santa Sede e Vietnam siano ulteriormente rafforzati, fino allo stabilimento di relazioni diplomatiche ufficiali. Un impegno che è stato ripreso nel successivo incontro di Grielli con Nguyen The Thao presidente del Comitato del Popolo Municipale di Hanoi. I due hanno concordato di accrescere la cooperazione per migliorare le relazioni tra Vaticano e Vietnam in generale, e con la città di Hanoi in particolare.

Tutto sembra andare a gonfie vele, e sia il Vietnam che la Santa Sede hanno tutto l’interesse a stringere il dialogo. La situazione sul territorio vietnamita però è ancora difficile: a metà della settimana, un maxi processo contro 22 imputati accusati di sovversione finalizzata a “rovesciare il legittimo governo comunista del Vietnam”. Rischiano la stessa fine gli esponenti della Chiesa Cattolica in Vietnam che – come riferisce AsiaNews – stanno sostenendo una petizione on line in cui si chiede una revisione della Costituzione nazionale del 1992. Intellettuali e attivisti che hanno lanciato la petizione chiedono che si metta fine all’egemonia del partito unico, e propongono un governo multi-partitico e la divisione dei poteri eseutivo, legislativo e giudiziario. Molti i sacerdoti che hanno firmato la petizione, con tanto di riferimento della loro parrocchia.

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