Numeri ufficiali Covid-19 del 7 marzo 2021. In vigore il primo Dpcm dell’era Draghi, ma il Cts chiede nuove strette: “C’è grande preoccupazione”

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I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi domenica 7 marzo 2021

Ricoverati con sintomi: 21.144 (+443) (+2,14%)
In terapia intensiva: 2.605 (+34) (+1,32%) [con 161 nuovi ingressi d<el giorno] [*]
I pazienti in terapia intensiva aumentano per il 18° giorno consecutivo.
Deceduti: 99.785 (+207) (+0,21%)
Vaccinati [**] e percentuale sulla popolazione (aggiornato al 7 marzo 2021 Ore 14:30) 1.642.059 (2,75% di una platea di 50.773.718 persone da vaccinare)

Dati aggiornati al 7 marzo 2021 ore 19:07 – Fonte Agenas.

Secondo il bollettino del Ministero della Salute, aumentano i ricoveri sia in terapia intensiva (con 6 regioni oltre la soglia critica) sia negli altri reparti Covid-19 (preoccupano 6 regioni).
La soglia del 30% per le terapie intensive e del 40% per le aree non critiche è individuata dal decreto del Ministro della Salute del 30 aprile 2020. Per area non critica si intendono i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia [QUI].

[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.
[**] Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose). Vaccinazione in tempo reale: QUI.

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 262 (-).

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

Il punto della situazione a cura di Lab24

Prosegue la diminuzione dell’età dei contagiati: l’ultimo Bollettino di sorveglianza integrata Covid-19 dell’Istituto superiore di Sanità, con dati riferiti al periodo 15-28 febbraio, evidenzia una mediana di 44 anni. Potrebbe essere il segno di un primo parziale effetto della campagna vaccinale condotta sugli over 80, ma anche la conseguenza di una maggiore puntualità nel testare la popolazione in età scolastica, in particolare sotto i 18 anni. Fino allo scorso novembre i casi rilevati nelle scuole venivano gestiti nella gran parte dei casi con il solo isolamento dei possibili contatti (senza procedere all’esecuzione dei test tampone) in attesa di una eventuale manifestazione sintomatica. Oggi la strategia è cambiata, e i casi di positività generano un’immediata campagna di testing sulla popolazione della scuola dove si è riscontrato il potenziale focolaio. È facile dedurre come, trattandosi di una popolazione giovane con livelli altissimi di asintomatici (tra il 70 e il 75% sui soli casi individuati) in passato sfuggissero alla statistica molti soggetti positivi, ma del tutto privi di sintomi. Oggi gli stessi soggetti, sottoposti a screening immediato, emergono aumentando il numero (e il peso relativo) dei più giovani rispetto alla popolazione generale. La cosa più probabile è che la recente discesa dell’età mediana sia figlia di una combinazione dei due elementi (vaccini agli over 80, più test al di sotto dei 18 anni). Mentre la variazione della strategia di testing, che sta facendo emergere un numero considerevole di casi tra i più giovani, dimostra quanto abbiamo scritto più volte: i casi nelle scuole non venivano individuati soprattutto perché non si cercavano. Adesso si cercano, e si trovano. Peraltro da un punto di vista epidemiologico sarebbe stato strano il contrario, perché i virus respiratori (a partire da quello dell’influenza) hanno proprio nella scuola uno dei maggiori bacini diffusionali, quasi sempre in associazione con forme meno aggressive della malattia.
Una breve considerazione sul caso, portato immediatamente agli onori delle cronache, di un’infermiera dell’Ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino già vaccinata con doppia dose, ma risultata positiva al tampone dopo aver contratto l’infezione con la variante inglese del Sars-CoV-2. Non si tratta di una dimostrazione che il vaccino non funziona, come immediatamente qualcuno ha tentato di suggerire: semplicemente un vaccino efficace al 95%, come abbiamo visto nelle ultime settimane, diminuisce del 95% il rischio di contrarre l’infezione, ma non lo azzera. La giusta considerazione è che si tratta di un caso sporadico e che rientra nel novero delle possibilità. Parallelamente, per completezza, occorre ricordare che i vaccini hanno un’altissima efficacia (oltre il 95%) nel bloccare le forme gravi della malattia: con quello di AstraZeneca, in particolare, che secondo gli ultimi studi disponibili arriva al 100%. L’infermiera di cui abbiamo parlato, completamente asintomatica, è risultata positiva perché testata nel corso di una campagna di screening condotta su tutto il personale (Fonte Lab24.ilsole24ore.com/coronavirus).

A Milano Darsena affollata, scattano blocchi ingressi

L’ora dell’aperitivo ha attirato moltissimi giovani sui Navigli a Milano, che si sono riuniti approfittando della bella giornata di sole per consumare cibo e bevande da asporto. Si è quindi reso necessario bloccare i punti di accesso alla Darsena per evitare assembramenti dopo quanto accaduto lo scorso weekend negli ultimi giorni di zona gialla (Fonte SkyTG24).

Israele: vaccino protegge da casi gravi

Dei pazienti vaccinati in Israele con due dosi solo il 2.87% ha poi sofferto gravi casi di Covid-19. Lo rivelano nuovi dati diffusi dal Ministero della Sanità a testimonianza della capacità del vaccino di proteggere dall’infezione. Secondo la statistica dunque, su 6.905 malati gravi solo 175 erano quelli che erano stati immunizzati con due dosi. Dei restanti 5.920 pazienti, il 75% non è mai stato vaccinato. Inoltre, sempre secondo il ministero, nessuno dei decessi verificatisi a febbraio ha riguardato pazienti immunizzati. Nelle ultime 24 ore – da oggi scatta un forte allentamento delle restrizioni nel Paese – le nuove infezioni sono state 1.923 su circa 45mila tamponi effettuati, con un tasso di positività del 4.3% rispetto a circa oltre il 10% che era stato riscontrato a gennaio scorso. Scendono anche i malati gravi, ora a 724, mentre i decessi – da inizio pandemia – sommano a 5.861 (Fonte SkyTG24).

Aule sempre più vuote, in aumento le scuole chiuse

Scuole chiuse nelle zone rosse e in quelle arancione rafforzato, ma anche in alcuni territori in cui la preoccupazione per l’arrivo della variante inglese ha portato i presidenti di Regione, ma anche diversi sindaci, a sospendere le lezioni in presenza e ricorrere nuovamente alla didattica a distanza. E così da domani, lunedì 8 marzo, circa 6 milioni di studenti rimarranno a casa, da Nord a Sud, pronti a riaprire i computer e i tablet per le lezioni online (Fonte SkyTG24).

In vigore il nuovo Dpcm, ma il Cts chiede nuove strette

È entrato in vigore il primo provvedimento dell’era Draghi. Il Comitato tecnico scientifico auspica un innalzamento delle misure, in particolare nelle aree dove vengono chiuse le scuole: “C’è grande preoccupazione”. Per ora nessun lockdown richiesto. Il Viminale annuncia più controlli sulla movida. Da lunedì scattano i nuovi cambi di colore per le regioni.
“In questo momento il problema numero uno per tutti deve essere la pandemia. Nelle ultime 24 ore in Italia abbiamo registrato oltre 20mila nuovi casi, con un tasso di positività che sale al 7.6%. Aumentano di nuovo i ricoverati in terapia intensiva e piangiamo complessivamente quasi 100mila vittime. Con questi numeri servono misure più rigide, come sta chiedendo anche il comitato tecnico scientifico”. Lo dice il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio (Fonte SkyTG24).

“Tra i divieti allo studio l’ipotesi di anticipare il coprifuoco alle 19 o 20. Già è grave che ci sia il divieto di uscire di casa tra le 22 e le 5, anticiparlo addirittura alle 19 sarebbe un crimine. Anche solo valutarlo è un assassinio intollerabile delle libertà fondamentali” (Azzurra Barbuto @AzzurraBarbuto·- Twitter, 7 marzo 2021).

Primo sabato zona bianca in Sardegna, maxi-rissa nel centro di Nuoro

Primo sabato in zona bianca in Sardagna e davanti a un bar del centro storico a Nuoro scoppia il far west con maxi assembramento e lanci di sedie e di bottiglie. Coinvolti una ventina di giovani senza mascherine che si accapigliano durante la rissa all’esterno del locale, nel quartiere di Seuna: il tutto ripreso dai cellulari dei giovani presenti, i cui video ora spopolano sui social. Sul posto sono arrivati con gli agenti delle volanti della Questura di Nuoro e i Carabinieri, ma i ragazzi si erano già volatilizzati.  Le forze dell’ordine hanno già acquisito i filmati e cercano di risalire agli autori (Fonte SkyTG24).

Speranza: entro estate vaccinati tutti italiani che vorranno

“Pensiamo che il prossimo trimestre sia quello decisivo per le vaccinazioni. Dal 1° aprile inizia il secondo trimestre in cui ci aspettiamo l’arrivo di oltre 50 milioni di dosi, e puntiamo a raggiungere almeno metà della popolazione. Tra queste dosi ci sarà anche il vaccino di J&J che è monodose. quindi alla fine del secondo trimestre dell’anno ci troveremo in una situazione in cui la maggioranza sarà vaccinata e entro l’Estate conto che tutti gli italiani che lo vorranno potranno essere vaccinati”. Lo ha detto il Ministro della Salute, Roberto Speranza, a Mezz’ora in più condotto da Lucia Annunziata su Rai3 (Fonte SkyTG24).
Sembra più un pesce d’aprile che altro. Ne riparleremo all’inizio dell’estate…

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