Numeri ufficiali Covid-19 del 20 febbraio 2021. Un anno dal primo morto, stato di follia. Movida senza freni e rilassamento generale #ilvirusconvariantiringrazia
Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.
I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi sabato 20 febbraio 2021
Ricoverati con sintomi: 17.725 (-106) (-0,59%)
In terapia intensiva: 2.063 (+4) (+0,19%) [con 137 nuovi ingressi del giorno] [*]
Deceduti: 95.486 (+251) (+0,26%)
Vaccinati [**] e percentuale sulla popolazione (aggiornato al 20 febbraio 2021 Ore 14:00): 1.325.543 (2,20% di una platea di 50.773.718 persone da vaccinare)
[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.
[**] Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose). Vaccinazione in tempo reale: QUI.
Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia
Media giornaliera dei decessi: 261 (-)
Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.
Un anno fa, il 21 febbraio 2020 viene registrato ufficialmente il primo decesso per Covid-19. Lo ricordiamo con quanto segue… “Io sarò sconfitto, dice il Sars-CoV-2 alias Covid-19 che è la malattia che provoca, ma voi siete spacciati”.
Sono Covid-19 e qui oggi compio un anno: io sarò sconfitto, ma voi non avete capito niente
di Alberto Siculella
Ilfattoquotidiano.it, 20 febbraio 2021
Ciao, sono proprio io, sono Covid-19 e oggi compio un anno da quando mi avete beccato in Italia. In realtà giravo da parecchio, da così tanto che mi chiamo 19 perché già viaggiavo per il mondo nel 2019. Poi sono arrivato in Italia, e qui ho fatto festa. Mi piace tanto il vostro Paese, siete così divertenti. Vi ho visto impazzire per me, quasi non ci credevate che fossi io. Pensavate addirittura che fossi una persona, magari cinese, o un migrante in generale, come se fossi chiuso in un corpo, come il cervello limitato nel vostro cranio. E invece ero con voi, sono con voi. Anzi: io sono voi.
Vi ho visto sfidarmi senza mascherina, vi ho visto snobbarmi senza distanziamento. Ho visto anche libri, ospitate tv, intere trasmissioni in cui si parlava di me, mai di voi. Vi guardavo mentre eravate terrorizzati dalle immagini in tv, o quando per esorcizzarle dicevate che era tutto un complotto. Quando urlavate che andava aperto tutto, e io venivo con voi, che bello.
Vi ho visto pensare che altrove io non ci fossi, invece ero dappertutto, perché io sto ovunque ci sia superficialità, approssimazione. A volte mi accontento anche solo di un pizzico di sfiga. La vostra, ovviamente. Avete combattuto contro voi stessi, vi siete incattiviti, vi siete stressati.
Lo chiamate smartworking, scaricate le app, fate la Dad, vi incontrate su Zoom, o di nascosto in un loft raggiunto con il Suv, ma se non avete lo Spid non fate il cashback. Rischiate il lockdown, perché non sapete rinunciare alla movida. Ma vi vedete? Vi sentite? Avete costruito un mondo frenetico, fatto di abbreviativi, acronimi, per risparmiare tempo, ma ne perdete il quadruplo e per di più senza alcun motivo.
Come fate a non accorgervi che il mondo che avete costruito è un colabrodo, e io qui ci sguazzo? Producete intensivo, vi spostate intensivo, coltivate intensivo, vi allenate intensivo, vi nutrite intensivo. Dovevo essere il punto di non ritorno e invece a quel punto ci volete tornare presto. Andrà tutto bene, dicevate, perché peggio non poteva andare.
Mi sono divertito a far crollare le vostre certezze, a mettere a nudo le vostre arroganze. Ho piegato le regioni virtuose di non so quale virtù. Ho colpito influencer, negazionisti, vip. Ma niente, non vi siete scoperti neanche più umani. Vi ho visto buttar giù un governo, fare dirette patetiche sui social, ognuno la sparava più grossa per un pizzico di notorietà. E la Germania con un click, e la Svizzera con un clap, e la Svezia con un clop.
Volevo farvi capire che la vostra vita fa schifo, che i vostri affetti meritano di essere coltivati. Che i social devono lasciare spazio alla socialità, che il lavoro serve per vivere e non per restare imprigionati in mega finanziamenti per comprarsi una Louis Vuitton. Volevo farvi capire che quella che voi chiamate libertà era solo schiavitù, ma ho fallito. Forse mi sconfiggerete con i vaccini, quelli che dovevano contenere il chip da installarvi nel cervello per collegarvi alle antenne 5G. Io sarò sconfitto, ma voi siete spacciati.
* * *
Pensano che il virus riconosce i colori e quando è giallo si disattiva, per attivarsi appena scatta l’arancione…
Romagna, assalto ai bar prima dell’arancione
L’ultimo giorno di zona gialla in Emilia-Romagna ha visto le città romagnole strapiene di persone. Complici i centri commerciali chiusi, in tantissimi fino alle 18 hanno affollato i bar in cerca dell’ultimo aperitivo insieme agli amici. A Rimini la zona di piazza Cavour e dell’antica pescheria è stata letteralmente presa d’assalto: i più indisciplinati sono sembrati quei gruppetti di giovanissimi molti dei quali avevano le mascherine abbassate. Uno scenario simile si era già ripetuto ieri: a Cesena per esempio era quasi impossibile trovare posto in uno dei tanti locali del centro storico, stessa cosa a Cervia e Riccione, solo per citarne alcune. Da domani fine dei giochi: la movida dovrà attendere le nuove decisioni di governo e regione (Fonte SkyTG24).
Follia che pagheranno cara.
Bologna, folla in centro nell’ultimo week end giallo
C’è chi beve un caffè seduto al tavolino di un bar, chi esce da un ristorante o si ritrova con gli amici anche solo per fare quattro chiacchiere o per un aperitivo. Resiste la “movida” nel centro di Bologna, nonostante l’aumento dei contagi, nell’ultimo weekend giallo prima del ritorno in zona arancione. Molti, in particolare giovani, ne hanno approfittato per un giro in centro o per andare a trovare parenti o amici, magari fuori città. Le più gettonate, sempre piazza Maggiore, Via Indipendenza per i negozi, la zona del Pratello dove si concentrano i locali, il quadrilatero e la zona Santo Stefano: dopo i provvedimenti messi in atto le scorse settimane per scoraggiare gli assembramenti, come piazza San Francesco o piazza Scaravilli, si cercano comunque alternative e ci si trova ad esempio anche sotto al portico dei Servi in via Guerrazzi o in altre piazzette del centro. Consapevoli che da domani sera sarà un’altra cosa (Fonte SkyTG24).
Covid, Campania in arancione: altre strade chiuse a movida
Il rischio era quello di vedere le scene di San Valentino e Carnevale con migliaia e migliaia di napoletani in giro. E anche stamattina, con il sole e le temperature miti, tanti hanno scelto di scendere in strada per pranzare fuori e portare i bambini in maschera in villa comunale e nel Lungomare. Così, ad ora di pranzo, il Prefetto di Napoli, Marco Valentini, ha messo in atto quello che era stato concordato in un Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza specifico. Napoli blindata e transenne per bloccare l’afflusso di persone nelle strade dello svago e della movida. La prima aree è stata il lungomare, mentre adesso transenne sono state piazzate ai varchi della zona dei baretti di Chiaia, salotto buono della città di solito affollato di ragazzi che bevono e si intrattengono all’esterno dei locali. Polizia, carabinieri, guardia di Finanza e i “Falchi” che girano tra le strade (Fonte SkyTG24).
Non si è capace di gestire una situazione che si verifica ogni weekend.
Folla in centro Roma, chiusure su via del Corso
Folla nel pomeriggio al centro di Roma. Chiusure momentanee da parte della polizia locale sono scattate su via del Corso e strade limitrofe per far defluire le persone. Rafforzata da stamattina la vigilanza da parte delle pattuglie polizia locale in varie zone della Capitale, anche con presidi fissi, soprattutto nelle aree a maggior interesse commerciale e sul lungomare di Ostia. Molti i giovani che nel pomeriggio si sono radunati al Pincio (Fonte SkyTG24).
Campobasso, sospesa attività in presenza tutte le scuole
Il Sindaco Roberto Gravina ha disposto la sospensione a Campobasso delle attività didattiche in presenza per gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, pubblici, parificati, paritari e degli asili nido pubblici e privati, a partire da lunedì 22 febbraio fino al 28 febbraio. Il provvedimento è stato preso dopo il passaggio del Molise nelle aree definite arancioni, a partire da domenica 21 febbraio (Fonte SkyTG24).
Vaccino, Zingaretti: gravissima riduzione consegna Astrazeneca
“Gravissima la riduzione improvvisa della consegna di vaccini Astrazeneca. Noi ce la stiamo mettendo tutta ma con questa incertezza è tutto più difficile. L’Italia tuteli gli interessi nazionali e le programmazioni delle Regioni, intanto prepariamoci alla produzione di vaccini validati da Ema e Aifa da parte delle nostre aziende”. Lo dice il Governatore della Regione Lazio e Segretario del Pd, Nicola Zingaretti (Fonte SkyTG24).
Vaccino, Fontana: “Draghi intervenga, insostenibili i tagli”
“Lo stillicidio dei tagli alle forniture da parte delle aziende produttrici è molto grave! Oggi l’annuncio di Astrazeneca che riduce del 15% la fornitura all’Italia. È una situazione insostenibile che mette in difficoltà tutte le regioni impegnate nelle campagne vaccinali”. Lo sostiene il Governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Il presidente Draghi – aggiunge – faccia sentire la sua autorevole voce in Europa per tutelare gli interessi nazionali e la campagna vaccinale delle Regioni. Bisogna garantire al più presto la stabilità delle forniture perché i nostri cittadini hanno diritto di conoscere i tempi della programmazione della somministrazione dei vaccini” (Fonte SkyTG24).
«Ma tutto ciò accade – parafrasando Guareschi – in quella parte del mondo dove accadono cose che non accadono in nessun’altra parte…
E mentre in Vaticano, con provvedimento a firma del presidente del Governatorato, card. Bertello, prima si minaccia il licenziamento a chi non si vaccina (cose che nemmeno nella Cina comunista!), salvo poi ritrattare (con una nota senza firma divulgata in tarda serata) mitigando il tenore sanzionatorio della disposizione (peraltro alquanto ridicola se si considera che la quasi totalità dei dipendenti del Governatorato sono cittadini italiani, e se si considera che il Vaticano non è il Monte Athos ma sta dentro Roma), abbiamo sempre più, quotidianamente, spiacevole contezza di quanto sia l’irrazionalità, l’abuso, il dispotismo, l’avventatezza, l’autocrazia, l’arbitrio a reggere quel luogo ameno che in realtà esiste solo per affermare e proteggere la Verità di Cristo e non per giocare con le istituzioni come nel paese dei balocchi.
Suoniamo anche noi, come il Marchese del Grillo, le campane di tutta a Roma a morto, perché la Giustizia muore ogni giorno, soffocata da una sciagurata sudamericanizzazione dell’ultimo baluardo dell’Occidente che è il Colle Vaticano.
Siamo convinti, però, che presto o tardi una risata li seppellirà, perché si sa: quanno se scherza, bisogna esse seri» (Stilum Curiae, 20 febbraio 2021).
Il Vaticano minaccia i dipendenti no vax. Previste sanzioni amministrative e professionali. Assembramenti nei Musei Vaticani – 17 febbraio 2021