Numeri ufficiali Covid-19 del 16 febbraio 2021. Contro il Sars-CoV-2 unica protezione è FFP2

“Indossare sempre mascherine FFP2 per proteggere sé stessi e gli altri”. È la raccomandazione che arriva da Francesco Broccolo, microbiologo dell’Università Milano-Bicocca, intervistato da SkyTg24 sulla cosiddetta variante inglese del Sars-CoV-2. “Le soluzioni ce le abbiamo ma non siamo abbastanza sensibilizzati, c’è un problema di comunicazione – sottolinea Broccolo -. È evidente che per il cittadino tutte le mascherine sono uguali ma non è così. Per evitare il lockdown dobbiamo indossare solo ed esclusivamente mascherine FFP2. Non possiamo pensare di salire su una metrò senza. Ed anche all’aperto, non si possono vedere assembramenti per lo shopping con gente vicina e la mascherina abbassata sotto il naso: perché anche fuori ci si può infettare” (Fonte SkyTG24).
Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.
I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi martedì 16 febbraio 2021
Ricoverati con sintomi: 18.463 (-52) (-0,28%)
In terapia intensiva: 2.074 (-15) (-0,72%) [con 154 nuovi ingressi del giorno] [*]
Deceduti: 94.171 (+336) (+0,36%)
Vaccinati [**] e percentuale sulla popolazione (aggiornato al 16 febbraio 2021 Ore 18:00): 1.294.352 (2,14%)
[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.
[**] Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose). Vaccinazione in tempo reale: QUI.
Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia
Media giornaliera dei decessi: 260 (-)

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.
Il punto della situazione a cura di Lab24
La rapidità con cui si diffonde in Italia la variante inglese del Sars-CoV-2, che rappresentava il 17,8% dei casi a inizio febbraio e che le proiezioni stimano come forma prevalente già nella prima settimana di marzo, impone un rapido ripensamento delle iniziative di contrasto: sia per l’entità delle misure di mitigazione, sia soprattutto per la tempestività della risposta.
Nel primo caso è difficile credere che le zone gialle, largamente inefficaci contro la forma originaria del virus, possano reggere l’urto di un virus dotato di una contagiosità superiore del 50% circa: portando quindi a pensare alle misure da zona arancione come le minime indispensabili per ottenere una qualche forma di contenimento del contagio.
Nel secondo caso, ovvero la tempestività delle risposte, non è possibile affidarsi a interventi che riflettano come è accaduto finora la situazione di 10-15 giorni prima: in quell’arco di tempo il numero dei nuovi casi potrebbe crescere fino a diventare difficilmente controllabile.
Possiamo verificare come in questa fase viene affrontata l’epidemia nei principali Paesi europei.
L’Inghilterra (che consideriamo Europa nonostante la Brexit) è il Paese dove è stata individuata per la prima volta la variante nel settembre del 2020, e costituisce un esempio molto chiaro di quali effetti si ottengano contrastando la forma mutata del Sars-CoV-2 con misure progressive a intensità crescente: dapprima con chiusure localizzate nelle aree a maggiore circolazione della variante; poi con chiusure più estese e impatti progressivamente crescenti sulle attività produttive e commerciali in base ai dati rilevati sul territorio; fino ad arrivare a un lockdown (tutt’ora in atto) con il blocco delle attività non essenziali e l’obbligo di restare a casa. Strategie che rispondono alle mosse del virus, invece di anticiparle. In un solo mese in Uk si è passati da un range tra i 10.000 e 15.000 nuovi casi giornalieri di inizio novembre a un picco di 81.541 positivi registrato il 29 dicembre 2020. L’ultima settimana ha segnato un’importante inversione di tendenza, con nuovi casi, ricoveri e decessi che si sono ridotti di circa il 25% in 7 giorni, riportandosi per la prima volta sui livelli di inizio novembre: effetti direttamente collegabili all’introduzione delle restrizioni più dure.
In Germania il lockdown, anche se più “morbido” rispetto alla scorsa primavera, è scattato il 16 dicembre: quindi prima della diffusione su larga scala della variante inglese che attualmente rappresenta il 18% dei nuovi casi. Le misure sono ancora in vigore, con l’intento di arginare un’ulteriore diffusione della forma mutata, e sono state prorogate fino al 7 marzo nonostante una situazione epidemiologica largamente migliore rispetto a quella italiana: se prendiamo a riferimento la settimana 6-12 febbraio l’incidenza a livello nazionale è stata di 92 nuovi casi per 100.000 abitanti (143 in Italia); l’occupazione dei posti letto in area critica è scesa del 13% (in Italia -2%); i casi attivi (attualmente positivi) sono stati 200 per 100.000 abitanti (700 in Italia) con un Rt medio di 0.87 contro 0.95 del nostro Paese. Prima della scadenza del 7 marzo verrà verificata la situazione epidemiologica, e si procederà con allentamenti solo se l’incidenza sarà stabilmente sotto la soglia settimanale dei 35 nuovi casi per 100.000 abitanti. Ricordiamo che in Italia la soglia per la ripresa del controllo dell’epidemia, con un efficace attività di tracciamento, è stata indicata in 50 nuovi casi alla settimana per 100.000 abitanti. Passiamo alla Francia, dove il governo non ha ancora deciso un lockdown vero e proprio e la variante inglese mostra una diffusione vicina al 25%. Il numero dei nuovi casi è sostanzialmente stabile negli ultimi 30 giorni, con valori medi quotidiani superiori a quota 20.000. Oltre alla variante inglese sono stati segnalati casi da variante sudafricana in Alsazia e da varianti sudafricana e brasiliana nella Mosella, entrambe nel Nord-Est del Paese ai confini con Lussemburgo, Germania e Svizzera. L’attuazione tardiva di misure efficaci di contenimento regala tempo prezioso al virus generando, come abbiamo visto in Uk, una crescita dei nuovi casi di circa 6 volte in soli 30 giorni (Fonte Lab24.ilsole24ore.com/coronavirus).
Eurostat: “In Italia nel 2020 fino al 50% di morti in più a marzo e a novembre”
L’Ufficio statistico europeo ha messo a confronto il numero di decessi nell’anno appena passato con la media di quelli avvenuti negli anni 2016-2019. Il nostro Paese ha raggiunto i suoi livelli massimi di eccesso di mortalità in marzo (più 49,4%), aprile (41%) e novembre (49,5%) (Fonte SkyTG24).
Ecco, alla faccia di chi diceva che i numeri dei decessi erano uguali a quelli degli anni passati. Queste statistiche confermano che ci abbiamo visto giusto ad affidarci al dato dei decessi unico dato a nostro avviso certo, insieme ai dati dei ricoveri con sintomi e della terapia intensiva.

A Napoli trovata rara variante per la prima volta in Italia
L’Istituto Pascale e l’Università Federico II hanno individuato un’altra variante del Sars-CoV-2, mai individuata prima in Italia. L’ha reso noto la Regione Campania. “Di questa variante al momento non si conoscono il potere di infezione, né altre sue caratteristiche come accade per molte varianti rare del virus. Si chiama B.1.525, e finora ne sono stati individuati soltanto 32 casi in Gran Bretagna, e pochi casi anche in Nigeria, Danimarca e Stati Uniti. Mai finora in Italia”, si legge nella nota (Fonte ANSA).
Rezza: “Iss e ministero rafforzano sorveglianza su varianti”
A causa della diffusione delle nuove varianti Sars-CoV-2 “Istituto superiore di sanità e ministero della Salute stanno rafforzando la sorveglianza sia microbiologica che epidemiologica”, ha detto il Direttore della prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, in un intervento video in cui fa il punto sulle varianti Sars-CoV-2 in Italia. Rezza ha poi riferito che Iss e ministero “producono anche studi di prevalenza ripetuti che dicono qual è la distribuzione delle varianti sul territorio nazionale” (Fonte SkyTG24).
Il Sars-CoV-2 svuota le città. Mare e hinterland attirano nuovi residenti
Con la pandemia da coronavirus si è registrata una fuga dalle grandi metropoli, in favore di centri ritenuti più vivibili, da dove per molti è possibile continuare a lavorare anche grazie allo smart working. Lo dice l’elaborazione effettuata da Il Sole 24 Ore sulla base dei bilanci demografici mensili Istat, aggiornati fino a ottobre 2020, relativi alla popolazione residente nei comuni capoluogo delle 15 città metropolitane (Il Sole 24 Ore).

Governatore Fontana firma ordinanza per “fascia rossa” a Viggiù, Mede, Castrezzato e Bollate, chiuse anche tutte le scuole
In relazione all’insorgere di cluster di contagio, legati alla diffusione di varianti del virus, il Governatore della Lombardia – sentito il Ministro della Salute – ai sensi dell’art. 3 del Dpcm 14 gennaio 2021, ha stabilito con una ordinanza che nei comuni di Viggiù (VA), Mede (PV), Castrezzato (BS) e Bollate (MI), verranno applicate le disposizioni previste nella cosiddetta “fascia rossa”, già osservate poche settimane fa sull’intero territorio regionale, a decorrere dalle ore 18 di domani mercoledì 17 febbraio.
Inoltre con l’ordinanza si dispone che le attività scolastiche e didattiche di tutte le classi delle scuole primarie e secondarie in questi comuni si svolgano esclusivamente con modalità a distanza. Tale sospensione riguarda anche asili nidi e scuole materne. L’ordinanza è valida fino a mercoledì 24 febbraio (Fonte Pagina Facebook di Attilio Fontana).
Era ora.

Controlli confini in 9 Stati, critiche Ue
Davanti alla diffusione delle nuove varianti Sars-CoV-2 il meccanismo Schengen torna a traballare: sono almeno nove gli Stati dell’Ue che – in un modo o nell’altro – hanno reintrodotto i controlli ai confini. Nella lista ci sono Germania, Belgio, Austria, Repubblica Ceca, Portogallo, Spagna, Danimarca, Ungheria, Finlandia a cui si aggiunge la Norvegia che fa parte di Schengen ma non dell’Ue. La Germania ha imposto il controllo in particolare su Repubblica Ceca e il Tirolo austriaco e l’Austria, a sua volta, si è rivalsa sull’Italia innescando chilometri di coda al Brennero. Il Belgio invece ha deciso, per conto proprio, di vietare tutti i viaggi non essenziali, indipendente dalle indicazioni europee (Fonte SkyTG24).
Germania in ansia per le varianti: continua il lockdown
Cominciato lo scorso 16 dicembre e rinnovato negli scorsi giorni fino al 7 marzo, il regime restrittivo nel Paese è stato adottato anche per i timori legati alle nuove varianti del virus, in particolar modo quella inglese e quella sudafricana (Fonte SkyTG24).
Allarme varianti, Ue lancia la nuova strategia sui vaccini
Una procedura accelerata per l’approvazione di vaccini adattati alle nuove varianti Sars-CoV-2 e una spinta alla collaborazione tra i produttori per aumentare le forniture, sia dei vaccini già autorizzati sia di quelli per possibili nuovi ceppi virali. Sono, secondo quanto riferiscono all’ANSA fonti Ue, le novità principali della nuova strategia che il Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen presenterà domani per far fronte alla nuova fase della pandemia caratterizzata dal rischio mutazioni (Fonte SkyTG24).
Corte d’appello Paesi Bassi: mantenere coprifuoco
La Corte d’appello neerlandese si è espressa contro l’ordinanza di un tribunale dell’Aja, schierandosi a favore del coprifuoco anti-Covid decretato dal governo. I giudici dell’Aja si erano schierati contro la misura governativa sostenendo che non era dimostrata “l’urgenza” del provvedimento. Il premier Mark Rutte dal canto suo era tornato a difenderlo, esortando la popolazione a rispettare il coprifuoco, definito una “misura necessaria” (Fonte SkyTG24).
Azzolina a Bianchi, proseguire con didattica in presenza
“Questa mattina passaggio di consegne al ministero dell’Istruzione con il professor Patrizio Bianchi, a cui ho augurato buon lavoro. Al nuovo ministro ho chiesto di continuare a lavorare per la scuola in presenza: oggi le scuole in Italia sono aperte, al contrario della maggior parte dei Paesi europei. Ho anche ricordato il lavoro sugli esami di Stato, con una proposta già definita e nata dall’ascolto di docenti, studenti e famiglie”. Lo ha scritto su Facebook l’ex Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, dopo aver fatto il passaggio di consegne con il professor Patrizio Bianchi. “È stato – ha aggiunto – un anno molto impegnativo e sono fiera di tutto il lavoro svolto, che ho provato a sintetizzare in un documento e che mi auguro non venga disperso” (Fonte SkyTG24).
Invece di farsi dimenticare al più presto, starnazza ancora. È fiero dei disastri che ha combinato e se ci avesse meno impegno avrebbe fatto meno danni. Il documento che ha prodotto (spendendo soldi nostri) potrebbe essere utile per incartare pesce.
