Il Papa: la carità senza fede stravolge la realtà dell’uomo
La carità si fa con la fede e non con il promettiamo tecnologico, e il rispetto della dignità dell’ essere umano come persona fa si che la Chiesa ribadisce il suo si alla bellezza e dignità del matrimonio ” come espressione di fede e feconda alleanza tra uomo e donna”.
Il Papa ha ricevuto i partecipanti alla plenaria del Pontificio consiglio Cor unum che si sta svolgendo in questi giorni in Vaticano.Benedetto XVI ha spiegato il rapporto dinamico tra fede e carità, e quando l’uomo non ha saputo rispettarla è stato vittima di “tentazioni culturali che hanno finito con il renderlo schiavo.”
Un discorso forte quello del Papa che ha di nuovo messo in guardia l’uomo da quella deriva tecnicistica che spesso viene scambiata per autentico sviluppo e progresso umano.
Il rischio che ci riporta non solo a Prometeo, ma anche al rinascimento e a tutte le epoche in cui la presenza di Dio è stata dimenticata, cancellata dalla vita pubblica a favore di una visione dell’uomo come realtà suprema ed assoluta.
Ma così di fatto si nega la natura stessa dell’uomo ed è per questo che la collaborazione internazionale anche nella carità deve essere chiara. Non si devono chiudere gli occhi di fronte ad ideologie gravi, spiega il Papa che negano la verità sull’uomo.
Il Papa chiede una ” vigilanza critica” anche su finanziamenti a scopi caritativi, e dice addirittura che si deve o “ricusare finanziamenti e collaborazioni che direttamente o indirettamente favoriscano azioni o progetti in contrasto con l’antropologia cristiana.”
La critica alle organizzazioni internazionali è evidente. Ma le parole del Papa hanno anche lo quello di indicare alle diverse associazione caritative ecclesiali si non incorporare nel e il rischio di un generico filantropismo lontano dalla fede e di essere ben attenti alle sovvenzioni che arrivano.
Quella che va costruita dice il Papa, è una civiltà dell’amore che possa cambiare il cuore degli uomini rispettando e natura e dignità.
