La fattoria sotto il cielo a Piazza san Pietro
Festeggiare Sant’Antonio Abate a San Pietro significa avere l’occasione di ammirare gli animali e riflettere sul significato della loro presenza accanto a noi, in tutte le loro forme: compagnia, aiuto, nutrimento. Il Santo degli allevatori, dei macellai, dei salumieri e dei contadini è venerato e radicato nel mondo contadino e diffuso in tutte le comunità agricole nazionali, per questo l’Aia da sei anni vuole rinverdire e rafforzare questa figura in Piazza San Pietro, centro mondiale della Cristianità. Il cardinal Comastri nell’omelia della celebrazione di oggi ha sottolineato l’importanza dei valori della tradizione contadina, prendendo come esempio il Papa Giovanni XXIII ,figlio di contadini, caratterizzato da una bontà d’animo tipica di chi proviene da una famiglia di campagna, rivendicando valori come quelli della semplicità, dell’umiltà e della essenzialità, dell’amore verso la natura e il raccolto, degli animali e della terra. “ Valori che sorreggono tutta una vita, come quelli che hanno sorretto Giovanni XXIII”, ha detto il cardinale nella sua predica. La devozione per Sant’Antonio Abate è antica da millenni, l’iconografia rappresenta il Santo con il bastone tipico degli eremiti, un maiale ai piedi, a simboleggiare il demonio, un campanello e la fiamma.
E, proprio a causa del simbolo del maiale, Sant’Antonio divenne in breve il protettore degli animali domestici, mentre la fiamma ricorda la sua capacità di guaritore dell’ergotismo (il famoso fuoco di Sant’Antonio). Sant’Antonio Abate, insigne padre del monachesimo, maestro spirituale e modello sublime di vita cristiana, ha detto il Pontefice alla fine dell’udienza di ieri in occasione della festa. Anche il Papa ha ricordato il Santo mostrandone le doti e suggerendo ai giovani di seguirne l’esempio perché possano “seguire Cristo senza compromessi”, ai malati perché Sant’Antonio sia loro di aiuto “nei momenti di sconforto e di prova”; e agli sposi novelli, per fare in modo che indirizzino la loro nuova vita nel segno del Signore anche attraverso “la preghiera nella vita di ogni giorno”.