Müller legge il pensiero del teologo Ratzinger ai “Venerdì di Propaganda”

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Ormai è una tradizione di eventi culturali quella dei venerdì di Propaganda nella libreria della Lev a due passi da piazza di Spagna. Il venerdì sera, appunto, Neria di Giovanni presenta e interroga autori di romanzi, saggi, poesie. Venerdì 11 gennaio è stata la volta del Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede l’arcivescovo Gerhard Müller curatore della Opera Omnia di Joseph Ratzinger. Suo il libro edito dalla Lev: “Ampliare l’orizzonte della Ragione. Per una lettura di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI”. Una raccolta di testi e conferenze tenute negli ultimi due anni prima di arrivare a Roma come Prefetto. L’edizione italiana è di Pierluca Azzaro, curatore tra l’altro della traduzione del secondo volume del Gesù di Nazaret di Papa Benedetto. Nel libro Müller rilegge i temi principali del pensiero del teologo Ratzinger che ha definiti “teologo della comunicazione”. I suoi scritti, ha detto nella serata alla Libreria Paolo VI a via di Propaganda, sono scritti non solo per gli esperti, ma per tutti i fedeli.

Tra i temi per la riflessione quello attualissimo del rapporto tra teologia e magistero. Un vescovo deve essere anche teologo ha detto Müller citando Ratzinger, e un teologo deve essere un credente. E ha raccontato la sua esperienza diretta: “ Sino a qualche mese fa e per un decennio, io stesso sono stato insieme teologo e vescovo diocesano impegnato nella pastorale. E sulla base di questa esperienza posso affermare con certezza quanto giusto e vero sia il rapporto di unità-distinzione che esiste tra i due compiti, come emerge dai testi di Benedetto XVI.”

Naturalmente l’ arcivescovo ha parlato del grande tema ratzingeriano: il rapporto tra fede e ragione.

“Una fede chiusa alla ragione degenera in fanatismo, tanto quanto non può proteggere l’uomo dal dominio dell’avidità e dell’ostilità, dell’ingiustizia e della violenza una razionalità puramente neutra, e una visione dell’uomo che rinnega qualsiasi rimando alla trascendenza.”

Il Prefetto ha risposto anche ad una osservazione che spesso viene sollevata a proposito dei libri scritti da Benedetto XVI: non farebbe meglio a lasciare le pubblicazioni scientifiche a professori ed esegeti ed occuparsi di più di pastorale.

Per Müller la risposta è semplice: “proprio queste opere mostrano la unità che sussiste nella distinzione tra magistero accademico ed episcopale a conferma della razionalità della fede e della fecondità pastorale della scienza.”

Tra i testi raccolti nel volume c’è anche la presentazione della Opera Omnia che l’arcivescovo fece al Meeting di Rimini nel 2010, la presentazione del secondo volume del Gesù di Nazaret fatta a San Giovanni in Laterano nell’ ambito dei “Dialoghi in cattedrale”, e la recente conferenza sul rapporto tra Joseph Ratzinger e Sant’ Agostino tenuta all’ Ambasciata di Germania presso la Santa Sede a Roma in occasione della presentazione di un volume dell’ Opera Omnia.

La libreria Paolo VI è attiva da diversi anni e sta diventando un punto di incontro al centro di Roma grazie a iniziative proprio come gli incontri del venerdì.

I prossimi appuntamenti di gennaio e febbraio sono dedicati alla letteratura, il 25 gennaio protagonista è Giovanna Loli con il suo “Per speculum. Da Dante al ‘900” edito da Jaca Book, l’8 febbraio Maria Teresa Giuffè presenta “ Per vie di mistero. Angelina Lanza Damiani e la scrittura di sé.” , Edizioni Studium. Il 22 febbraio sarà la volta di Salvatore di Mauro con un volume dedicato al cardinale Dusmet con una singolare biografia che ripercorre anche le tracce della sua presenza nella città di Catania. “ I chiostri e le strade di Dusmet”, edito dalla Libreria editrice vaticana.

L’appuntamento per i Venerdì di Propaganda è sempre alle 17.30.

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