Il Papa ringrazia la Gendarmeria vaticana, fedele anche nelle difficoltà

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“Quasi ogni giorno ho l’opportunità di incontrare qualcuno di voi nei vari posti di servizio e di constatare di persona la vostra professionalità nel collaborare a garantire la sorveglianza al Papa, come anche il necessario ordine e la sicurezza di quanti risiedono nello Stato o di coloro che prendono parte alle celebrazioni e agli incontri che si svolgono in Vaticano.” Così Benedetto XVI ha salutato oggi pomeriggio i Gendarmi vaticani. Una udienza speciale perchè, si legge nella nota della sala stampa vaticana. Il Papa vuole “manifestare al Corpo il suo incoraggiamento e la sua gratitudine dopo un periodo in cui ha dovuto rispondere a sfide particolarmente impegnative.” Evidente il riferimento a tutta la vicenda del furto di documenti, del processo e della prigionia di Paolo Gabriele. Ma il Papa non ne parla, preferisce invece mette in evidenza il servizio di accoglienza “con cortesia e con gentilezza” dei “pellegrini e i visitatori del Vaticano, che giungono da Roma, dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Quest’opera di vigilanza e di controllo, che voi svolgete con diligenza- ha detto il Papa- e sollecitudine, è certamente considerevole e delicata: essa richiede a volte non poca pazienza, perseveranza e disponibilità all’ascolto. Si tratta di un servizio quanto mai utile al tranquillo e sicuro svolgimento della vita quotidiana e delle manifestazioni religiose della Città del Vaticano.” E il Papa ha aggiunto: “ In ogni pellegrino o visitatore, sappiate vedere il volto di un fratello che Dio pone sulla vostra strada; pertanto accoglietelo con gentilezza e aiutatelo, sentendolo parte della grande famiglia umana.” Un attività da svolgere in armonia e serenità, dice il Papa per sostenersi l’un l’altro anche nei momenti difficili. Un richiamo alla vita spirituale per Gendarmi e Vigili del Fuoco vaticani che sono sempre in mezzo a folle di fedeli che vengono a incontrare il Successore di Pietro e visitare le tombe degli Apostoli. E allora, conclude il Papa, guardiamo a Maria e “impareremo così a riconoscere, nella trama della vita quotidiana, l’intervento costante della divina Provvidenza, che tutto guida con saggezza e amore.”

Le parole del Papa sono state precedute dal saluto del Comandante Domenico Giani che ha ricordato gli oltre due milioni di pellegrini presenti in Vaticano nel 2012. “ Tutti- ha detto-secondo lo stile che Lei testimonia quotidianamente, abbiamo accolto con gioia, su tutti abbiamo vigilato per garantire la serenità necessaria a cogliere fino in fondo il senso profondo del Ministero petrino e della missione della Chiesa nel mondo. E sebbene non siano mancate difficoltà, tutto è sempre stato accettato e vissuto nella fedeltà alla nostra missione a servizio del Successore dell’Apostolo Pietro.” Il Comandante ha ricordato le collaborazioni internazionali della Gendarmeria e con la Guardia Svizzera. Ed ha consluso: “Padre Santo, Le assicuriamo fedeltà, obbedienza, preghiera, sostegno! L’opportunità che oggi ci ha concesso è per noi un’iniezione di fiducia tale da consentirci di proseguire con entusiasmo e con gioia rinnovati.”

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