Anno nuovo con i calendari

Ormai il 2013 è arrivato e nelle nostre case sono arrivati molti calendari, alcuni originali, altri meno, alcuni fotografici, altri meno. Io vorrei segnalarne due molto significativi: quello ecumenico e quello dedicato a mons. Tonino Bello a 20 anni dalla morte. Quindi Pax Christi dedica il calendario al suo presidente, mons. Tonino Bello, che poco prima di morire nella Pasqua del 1993, era andato, 12 dicembre 1992, con 500 volontari nella città assediata di Sarajevo a portare un segno di pace:
“Per prima cosa vi voglio comunicare la grande commozione che ho provato ieri nell’entrare in Sarajevo. Io sono stato anche a Gerusalemme, una visita che attendevo da tanti anni. Sono stato appena due anni fa. Ma vi dico che la commozione che ho provato ieri nell’entrare di notte a Sarajevo, quando andai a Gerusalemme era un meriggio splendido, è stata più forte. Gerusalemme bagnata dal sangue di Cristo e Sarajevo bagnata dal sangue di tanti innocenti, di tanti poveri. La stessa emozione che ho provato dentro a Gerusalemme l’ho provata ieri. E io ringrazio il Signore che ha compiuto, attraverso il nostro gesto un pò folle, che ha portato a realizzazione questa utopia… Allora io penso che queste forme di utopia, di sogno dobbiamo promuoverle, altrimenti le nostre comunità che cosa sono? sono soltanto le notaie dello status quo e non le sentinelle profetiche che annunciano cieli nuovi, terra nuova, aria nuova, mondi nuovi, tempi nuovi. Io penso che noi dobbiamo puntare tutto su questo… Noi qui siamo venuti a portare un germe: un giorno fiorirà. Queste idee un giorno fioriranno, non sono affidate soltanto a due o tre folli che vanno dicendo parole fuori posto. Ormai, lo sapete, la difesa popolare nonviolenta, la nonviolenza attiva è diventato un trattato scientifico. Gli eserciti di domani saranno questi: uomini disarmati!”.
E nella prefazione al calendario il suo allievo, don Tonio Dell’Olio, lo ha ricordato così: “20 anni per dire che qualcosa di più di un messaggio, di una parola e di un buon esempio ci incalza e ci interroga, ci provoca e ci sfida. Quello di don Tonino Bello è Vangelo ‘sine glossa’ che trasuda gesti, segni, vita ancora oggi. E soprattutto amore dei poveri, eletti alla dignità di maestri di una scuola dell’esistere e del re-sistere. Incontrati faccia a faccia come ‘ultimi’, strappati a una condizione di clandestini e irregolari che vagano in una sorta di sub cittadinanza umana. Amati perchè immagine del maestro. 20 anni per dire che qualcosa di più di un messaggio, di una parola e di un buon esempio ci incalza e ci interroga, ci provoca e ci sfida. Quello di don Tonino Bello è Vangelo “sine glossa” che trasuda gesti, segni, vita ancora oggi”. Mentre il coordinatore nazionale di Pax Christi, don Nandino Capovilla, ha sottolineato: “Da 20 anni don Tonino Bello non ha mai smesso di essere un fratello accanto alle fatiche di altri fratelli e di altre sorelle con cui continua a condividere impegno, sogni, progetti, promesse e speranze. Una testimonianza di vita in odor di Vangelo che ci rende consapevoli della responsabilità di un’eredità da condividere, irrigare e far crescere”.
Il secondo calendario è quello che la rivista missionaria Popoli, in collaborazione con il Monastero di Bose e la rivista Jesus, propone per un anno nel segno del dialogo e della conoscenza delle altre religioni: il calendario 2013 con le festività cristiane, ebraiche e musulmane. Nella prefazione, firmata da Enzo Bianchi, priore di Bose, e dai direttori dei due mensili, Stefano Femminis e Antonio Tarzia, si leggono le motivazioni: “Il calendario, nello scandire il tempo e dare a ogni giorno la sua peculiarità, quotidianamente ci racconta la biografia di qualcuno come noi: un comune essere umano il quale non solo è mortale, ma soprattutto è entrato nella beatitudine eterna”.
Come tutti i calendari, anche questo è uno strumento per scandire il tempo che scorre raggruppandone i momenti in giorni, settimane, stagioni. Attraverso il calendario il tempo cosmico, il tempo naturale, viene riempito di molti altri significati: primo fra tutti, quello della sacralità… Tra le tante sfaccettature che ogni giorno presenta, vi è anche quella di essere eucaristia, cioè memoriale grato del dies natalis (il giorno che ricorda l’entrata in Paradiso) di una o più persone che hanno conseguito il fine di diventare sante.