Gli auguri del Papa per il nuovo anno, un viaggio da intraprendere operando per la pace

«Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace», la benedizione dell’ Antico Testamento diventa l’augurio del Papa per il 2013. Nell’ Angelus del primo gennaio Benedetto XVI ricorda: “la luce di Dio lo è per l’umanità, quando Egli fa brillare su di essa il suo volto.” E così ad oggi giorni dalla nascista di Gesù ritorna nel cuore dei fedeli “il canto degli angeli a Natale, ed è il canto dei cristiani sotto ogni cielo; un canto che dai cuori e dalle labbra passa nei gesti concreti, nelle azioni dell’amore che costruiscono dialogo, comprensione e riconciliazione.” Un canto che indica la missione di quel Bambino, che è il Verbo di Dio fatto carne venuto a portare agli uomini una pace che il mondo non può dare.
“La sua missione è abbattere il «muro dell’inimicizia» (cfr Ef 2,14). E quando, sulle rive del lago di Galilea, Egli proclama le sue «Beatitudini», tra queste vi è anche «beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio» (Mt 5,9).” E gli operatori di pace “sono tutti coloro che, giorno per giorno, cercano di vincere il male con il bene, con la forza della verità, con le armi della preghiera e del perdono, con il lavoro onesto e ben fatto, con la ricerca scientifica al servizio della vita, con le opere di misericordia corporale e spirituale. Gli operatori di pace sono tanti, ma non fanno rumore. Come il lievito nella pasta, fanno crescere l’umanità secondo il disegno di Dio.” Un nuovo anno, un cammino da seguire e il Papa chiede a Maria Madre di Dio “che ci benedica, come la mamma benedice i suoi figli che devono partire per un viaggio. Un nuovo anno è come un viaggio: con la luce e la grazia di Dio, possa essere un cammino di pace per ogni uomo e ogni famiglia, per ogni Paese e per il mondo intero.”
Dopo la preghiera il Papa ha rivolto il suo augurio per l’ Italia “possa essere veramente un buon anno, e lo sarà se accoglieremo in noi e tra di noi l’amore che Cristo ci ha donato. Con gratitudine formulo i migliori auspici al Presidente della Repubblica Italiana e all’intera Nazione, come pure alle altre Autorità che mi hanno fatto pervenire messaggi augurali.” poi il saluto au ragazzi di Tiare che domani lasciano Roma e ancora a colro che hano partecipato alla “Marcia nazionale che ha avuto luogo ieri sera a Lecce, come pure a quella di stamani qui a Roma, animata dalla Comunità di Sant’Egidio. Saluto gli aderenti al Movimento dell’Amore Familiare che stanotte hanno vegliato in preghiera in Piazza San Pietro, a anche a Milano e L’Aquila. A tutti ripeto la parola di Gesù: «Beati gli operatori di pace»!” Alle migliaia di fedeli presenti infine il Papa ha detto: “A tutti auguro abbondanza di pace e di bene per ogni giorno del nuovo anno!”