Acli, destra e sinistra dopo le ideologie

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Comincia oggi a Perugia il 41mo incontro nazionale di studio promosso dalle Acli sul tema “Destra e Sinistra dopo le ideologie. Dalla democrazia rappresentativa alla democrazia d’opinione”. Fino a sabato, l’associazione si confronterà sul significato attuale dei campi politici, senza partire da tesi precostituite. Più interessante, spiegano gli organizzatori, muoversi dalla percezione diffusa che antichi equilibri siano diventati instabili.

L’incontro è il primo di una nuova serie che, dopo quelle precedenti di Vallombrosa, sul tema generatore della globalizzazione, e quella di Orvieto sul binomio “Bios & Polis”, cercherà ora di approfondire le ragioni dell’esodo culturale cui è chiamato il pensiero post-ideologico. In questo periodo di imprevedibili e profondi cambiamenti che sollecitano il sistema politico italiano a rivedere le basi della rappresentanza e a nuovi assetti istituzionali, le Acli vogliono interrogarsi sul futuro della democrazia e sulla possibilità di una rinnovata e più fattiva partecipazione dei cittadini alla vita democratica.

La prima giornata del convegno di studi – giovedì 11 settembre – ospiterà l’intervento ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti, che prendendo spunto dal suo ultimo libro, ragionerà di “Paura e speranza dopo le ideologie”. Insieme al ministro, gli storici Andrea Riccardi e Marco Revelli – autore di un recente volume “Sinistra Destra, l’identità smarrita” . Previsti ancora il sottosegretario al Lavoro, la Salute e le Politiche sociali Eugenia Roccella, su vita, famiglia e ideologia; quindi mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo ausiliare di Milano.

“Ma sono davvero finite le ideologie?” E’ questo il quesito che aprirà la seconda giornata di studi – venerdì 12 settembre – con gli interventi di Mario Capanna, Marcello Veneziani, Salvatore Natoli, Pier Paolo Baretta. E poi ancora: “Democrazia e globalizzazione tra nuove povertà, nuove paure e nuove opportunità”, con gli interventi, tra gli altri, di Enrico Letta, Stefano Zamagni, Lugino Bruni, Maurizio Ambrosiani e Sandro Calvani. Infine la giornata di sabato 13 settembre, dedicata al rapporto tra democrazia rappresentativa e democrazia d’opinione.

Nel frattempo i giovani delle ACLI hanno concluso il loro XXIII congresso nazionale a Brindisi, dedicato al ruolo dei giovani nella società. “I Giovani delle Acli, – ha affermato il segretario nazionale e neo presidente regionale della Puglia, Gianluca Budano – hanno discusso gli orientamenti congressuali, mettendo al centro il servizio della società in cui vivono. Il mondo è cambiato e vive forti contrapposizioni tra gli interessi in gioco senza che nessun soggetto svolga il ruolo di sintesi e ponga il tema del futuro al centro dell’azione politica. Per questo da cittadini, da aclisti e da cristiani dobbiamo caratterizzarci come costruttori di ponti e di legami nella società, nell’ottica di creare le condizioni per costruire una classe dirigente competente, solidale e tesa al bene comune”.

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