Paralimpiadi, a Pechino gareggiano le persone disabili. Ecco le medaglie azzurre

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immagini paralimpicheSono quattro finora le medaglie conquistate dalla spedizione italiana ai Giochi riservati alle persone con disabilità: atleti alle prese con l’agonismo, la voglia di vincere, l’emozione, la fatica, lo stress e la gioia di poter competere ad alti livelli. Persone provenienti da tutto il mondo, con le disabilità più varie, alla ricerca di un piazzamento o di una medaglia. Quattro finora gli azzurri che sono saliti sul podio: si tratta di Paolo Viganò e Fabio Triboli nel ciclismo e di Pamela Pizzutto e Clara Podda nel tennistavolo. Piccoli ritratti delle loro storie e delle loro gare…

ORO – La prima vittoria azzurra alle Paralimpiadi di Pechino è il trionfo per Paolo Viganò, che conquista la medaglia d’oro nella gara di inseguimento di categoria LC4 sulla distanza di 3km. L’azzurro ha sconfitto il tedesco Michael Teuber, il campione paralimpico in carica, con il tempo di 4’02’’782. Una gara perfetta per l’atleta azzurro, che ha inseguito l’avversario per il primo chilometro per poi prendere il ritmo e dominare il match con grande autorità: oltre cinque secondi il vantaggio di Viganò sulla linea del traguardo. La superiorità del ciclista italiano era stata evidente già al mattino, quando nelle qualificazioni aveva sottratto proprio a Teuber il record del mondo, facendo fermare il cronometro sul tempo di 3:59.741, alla straordinaria media di 45.048 km orari. Viganò ha così riscattato alla grande la delusione patita nella prima giornata di gare, quando nella prova a cronometro su pista 1km di categoria LC3/LC4 aveva sfiorato il podio per soli 15 millesimi. Il bronzo dell’inseguimento LC4 è andato allo spagnolo Mendez che correndo in 4’14’’984 ha battuto nella finale per il terzo e quarto posto il tedesco Winkler (4’21’’550). Nella categoria LC4 gareggiano atleti con pluridisabilità o amputati agli arti inferiori: si tratta della corsa riservata al grado più elevato di disabilità: Viganò ha perso il braccio destro e la mobilità di una gamba. Nato a Monza nel 1969, Viganò abita in provincia di Vercelli con la moglie e un figlio. Gareggia nella disciplina dal 2005, dopo l’incidente per strada che è all’origine della sua disabilità: la sua società è la Handicap Biellese. Nel tempo libero ama scolpire il legno, Nel suo palmares l’oro nella cronometro e il bronzo nella corsa su strada ai campionati del mondo di Bordeaux 2007; due ori, due argenti e due bronzi anche ai Giochi panamericani.

ARGENTO – La medaglia d’argento è dell’azzurra Pamela Pezzutto nella classe 1-2 di tennistavolo: davanti a lei solo la cinese Jing Liu, capace prima di battere in semifinale la cagliaritana Clara Podda (3-1) e poi di sconfiggere nella finalissima l’atleta di Pordenone con identico punteggio di 3-1. Nella finale superiorità evidente da parte della Liu nel primo set, vinto con partenza bruciante per 11-3; la Pezzutto ha risposto colpo su colpo nel secondo, riuscendo a riequilibrare la gara con il parziale di 11-9. A quel punto però l’atleta cinese è salita in cattedra, conducendo la gara fino alla vittoria con i parziali nel terzo set di 11-5 e nel quarto di 11-6. Per l’atleta italiana, comunque, la grande soddisfazione di una medaglia paralimpica. Nata a Sacile, vicino Pordenone, Pamela Pezzutto gareggia nella disciplina dal 2005, dopo l’incidente automobilistico che l’ha portata a muoversi su sedia a ruote: la sua società è la Polisportiva San Giorgio. Casalinga, ama molto leggere. Questa è stata per lei la prima partecipazione ad una Paralimpiade: un esordio bagnato con una medaglia.

BRONZO – La prima medaglia in ordine di tempo conquistata dall’Italia ai Giochi Paralimpici di Pechino 2008 è il bronzo di Fabio Triboli ha nell’inseguimento su pista di categoria LC1 sulla distanza di 4 km. Nella finale per il terzo e quarto posto, l’azzurro ha sconfitto il brasiliano Soelito Gohr. Nato a Lecco nel 1966, Triboli gareggia per le Fiamme Azzurre dal 2002. Sposato con 3 figli, metalmeccanico, appassionato di trekking, gareggia fra i disabili in seguito ad un incidente automobilistico. Ha gia’ nel suo palmares un argento e un bronzo alle Paralimpiadi di Atene nel 2004. A livello italiano ha vinto 14 medaglie d’oro ai campionati nazionali fra il 2002 e il 2007 nelle specialita’ inseguimento, cronometro e corsa su strada, mentre a livello europeo ha conquistato l”oro su strada nel 2007. “Una giornata bellissima – ammette il neo medagliato – ho pianto e non mi vergogno di dirlo. Ringrazio tutto il Comitato Italiano Paralimpico, le Fiamme Azzurre e il CT Mario Valentini per quanto ottenuto oggi. Mi immagino quando a casa è arrivata la notizia, quando l’ho detto a Luca che stava a scuola e ha condiviso la sua gioia con tutti i suoi amici. Fantastico….”. Un risultato arrivato nonostante le prove su pista siano state pochissime. “Quest’anno ci siamo preparati poco nell’anello della pista: ha comunque pagato la durissima preparazione fatta prima di arrivare qui. A Roccaraso, sede degli ultimi due raduni, abbiamo percorso 2500 chilometri. Io, poi, per la mia età (Fabio ha 42 anni, ndr) devo lavorare il doppio. Ora, però, stiamo raccogliendo i frutti”.

BRONZO – Una gara in rimonta per andare a prendersi il podio: è medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Pechino per l’azzurra Clara Podda, che nella classe 1-2 di tennistavolo ha conquistato il terzo posto assoluto dietro la campionessa Liu e l’altra italiana Pamela Pezzutto. La Podda, dopo essere stata sconfitta in semifinale proprio dall’atleta padrona di casa (1-3, con parziali di 11-13, 6-11, 14-12, 11-13), ha battuto nella finale per il terzo e quarto posto la francese Isabelle Lafaye con il punteggio di 3-1 (9:11 11:9 11:3 11:8): una partita cominciata a salita ma poi condotta con autorità. Quella di Clara Podda è la seconda medaglia di bronzo conquistata dalla spedizione italiana a Pechino, il cui medagliere è attestato ora a un oro, un argento e due bronzi. Clara Podda, 57 anni, cagliaritana, abita a Roma con il marito e i due figli. Lunga la sua frequentazione della categoria Classe 2, nella quale gareggiano gli atleti tetraplegigi: sia a Sydney 2000 sia ad Atene 2004 si piazzò al quarto posto. La terza piazza di Pechino è la conferma del bronzo conquistato ai mondiali di Svizzera 2006 e dell’oro vinto agli Europei di Slovenia 2007. Nel suo palmares anche un sesto posto paralimpico nel nuoto ad Atlanta 1996.

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