ll tweet del Papa è un messaggio positivo, parla il direttore di Agencia 101

Condividi su...

“La notizia del twitter ha fatto si che si parli del Papa in modo molto positivo”. Ad affermarlo è Gustavo Entrala, direttore della Agencia 101, l’agenzia spagnola che cura l’immagine digitale del Santo Padre, che ha spiegato a Sua Santità come si utilizza un tablet, le sue utilità e anche che ha convinto il Papa ad essere presente in questi mezzi. “Siamo cattolici e poter servire la Chiesa con il nostro lavoro è una delle cose migliori che ci sono capitate”. Tutto è iniziato con una lettera che Agencia 101 ha inviato al portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, in cui offriva la possibilità di usare Internet per l’evangelizzazione nei nostri giorni e e spiegava l’importanza di essere presenti in Twitter per arrivare a più “utenti”, a coloro che si navigano in rete . Quattro mesi dopo, P. Lombardi ha accettato la proposta invitandoli a Roma. Nel maggio del 2010 gli esperti di Agencia 101 tengono un corso di tre giorni organizzato dal Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali in Vaticano per il personale che si occupa di comunicazione. Al corso partecipano anche Lombardi e l’arcivescovo Celli, e vengono presentati i diversi strumenti digitali che possono essere messi al servizio del Papa. Da quel momento la collaborazione diventa costante.

“Sin dall’inizio c’è stata buona comunicazione. P. Lombardi conosce alla perfezione il suo lavoro e potevamo proporre con tutta tranquillità le nostre iniziative”, spiega Gustavo Entrala. “Da quel momento in poi – racconta Entrala – abbiamo creato per loro il nuovo sito, News.va, con una nuova immagine che riunisce i diversi media del Vaticano: dalla Radio Vaticana al CTV all’ Osservatore Romano. Una grande rivoluzione tecnologica, un modo diverso di presentare le notizie”. È stato lo stesso direttore di Agencia 101 la persona incaricata di mostrare personalmente al Papa l’uso dell’Ipad. “Ho portare un tablet da Madrid, che ed è stato difficile trovarlo per il giorno che volevamo. Avevamo suggerito che Papa lanciasse il suo primo tweet il 28 giugno scorso attraverso il sito News.va. Era il giorno prima dell’ anniversario della sua ordinazione sacerdotale (29 giugno 1951) e gli consegnammo un tablet pieno di ricordi e fotografie della sua ordinazione, inclusa anche una fotografia del Duomo di Monaco di Baviera.

Il Papa, nel vederlo, si è commosso, è stato molto affettuoso con noi e ci ha regalato un ricordo della sua ordinazione. Allora noi gli abbiamo mostrato l’uso del tablet e ha capito velocemente: è una persona molto intelligente”. Gustavo Entrala confessa che quel giorno si sentiva “nervoso pensando alla possibilità che qualcosa andasse storto. Quando salivo le scale verso il Palazzo Pontificio pensavo: e se adesso non c’è campo, dopo tante aspettative, e non riesce bene? Se la cosa non fosse stata possibile, sarei morto dalla vergogna. Pregai a Giovanni Paolo II e fortunatamente tutto andò liscio. Fu un grande sollievo, dopo un anno di lavoro con la Santa Sede”. “Il risultato della notizia del lancio del tweet è stata che si è parlato del Papa e del Vaticano in maniera molto positiva. In un unico giorno il sito è passato da 12.000 a 120.000 visite. Che il Santo Padre fosse presente in quei mezzi rendeva il messaggio più attuale. Era qualcosa di buono. La Chiesa è universale ed ha un leader chiaro e questo è, indubbiamente, molto importante per la presenza in Twitter”, racconta Entrala.

Spiega anche che “Twitter ha dimostrato un grande coinvolgimento nel progetto degli account internet del Papa sin dall’inizio”. Infatti fin “dal mese di gennaio di quest’anno ci hanno offerto tutto il loro appoggio e ci hanno dato ottimi consigli su come si potesse gestire al meglio l’account di un leader religioso come è il Papa. C’erano parecchie difficoltà da affrontare: i tipi di messaggio, se si doveva seguire qualcuno o no, le lingue etc… Hanno anche pure verificato i diversi account per lasciare soltanto quello ufficiale, @pontifex, l’unico che ha l’autorità del Santo Padre”. Sin dalla presentazione in Vaticano del suo account ufficiale il 3 dicembre scorso e prima della pubblicazione del primo tweet, gli otto account del Papa, nelle diverse lingue, avevano in totale quasi un milione di followers.

L’account @pontifex, senza indicazione di lingua, è in inglese la lingua più utilizzata in internet, seguito da pontifex_es, in spagnolo. Gli altri continuano a crescere: italiano, tedesco, francese e anche arabo. Attualmente, la agenzia spagnola sta lavorando ad una applicazione per Iphone, Android e altri tipi di tablets. “Sarà un gran passo avanti perché chi lo vorrà, potrà ricevere un avviso per essere informato in anticipo su quando il Papa parlerà e potrà vederlo in diretta, grazie alle webcams che sono state installate in Vaticano”, conclude con soddisfazione Gustavo Entrala.

Una volta pubblicato il primo tweet: “Cari amici, mi unisco a voi con gioia per mezzo di Twitter. Grazie per la vostra generosa risposta. Vi benedico a tutti di cuore” nel suo profilo, il 12 del 12 del 2012, alle 11.30 circa, i retweets sono stati e hanno reso possibile che il messaggio del Papa facesse il giro del mondo in un modo immediato come mai visto prima.

*nella foto Entrala spiega al Papa come inviare il primo lancio di News.Va

151.11.48.50