Don Georg Gaenswein: il Papa ha una delicata attenzione per le più piccole creature

É difficile perché i piccoli non ti perdonano niente: le lacune logiche ti fanno cadere nella trappola, la superficialità te le fanno capire subito e non ti perdonano se tu non sei sincero. Se sei sincero ti perdonano tutto, ma se non sei sincero hai perso una volta per tutte. E il bello di preparare e anche di tenere l’omelia per i bambini è che non si predica soltanto per i bambini, ma anche per gli adulti e non mai visto gli adulti così attenti come quando sono presenti alla messa per i bambini. Perchè vi ho confessato questo? Perché questo libro è scritto per i bambini ma anzitutto per i bambini grandi.
E tutto quello che si legge e tutto quello che si può vedere, i bei disegni le illustrazioni hanno in se un bellissimo messaggio, parlano della natura, parlano di una persona, parlano della creazione. Abbiamo sentito descrivere il luogo dove si svolge l’incontro tra i papi e in questo caso del nostro Papa Benedetto e la creatura. E non è un segreto che il nostro Papa ama le creature e più sono piccole più le ama. Con questo pesciolino rosso ha avuto un contatto molto intenso e poi alla fine quale animale riesce a consolare il pesciolino rosso? E’ un animale che in modo particolare sta a cuore al nostro Santo Padre. Chi legge queste trenta pagine, lo si può fare in venti minuti, legge una volta, una seconda una terza volta e poi comincia a capire che il messaggio non è neanche ciò che si legge ma il messaggio è tra le righe.
E il testo viene poi con un ottimo contorno, ma quasi meglio del piatto centrale, sono le immagini che mostrano il cuore di ciò che viene detto, ma anche di quale persona si parla. Il bello è che in questo laghetto davanti alla Madonna nelle Ville Pontificie di Castelgadolfo si può scoprire l’anima del Santo Padre. Si può scoprire senza parlare, si può scoprire l’anima in un luogo molto particolare. Si vede che il Papa da una attenzione alle piccolissime creature che di per se sono nulla. Però in quel momento è lui quello che dimentica tutto e da da mangiare. Nel laghetto ci sono anche due grandi carpe, ma sono amici tra i pesci, mai vista una rivalità quasi un messaggio escatologico!
Questo punto è da scoprire perché da a questo libro l’anima e posso soltanto raccomandare che i genitori leggano ad alta voce questo libro ai piccoli e anche i piccoli che leggano questo libro l’uno all’altro e così possono scoprire il mistero dell’attuale pontefice che lo sappiamo bene è un grandissimo teologo, una mente acutissima, e con un animo, molto molto, molto sensibile. Grazie a Natalia Tsarkova che è riuscita a fare questo servizio pastorale e confesso che ho fatto volentieri questa prefazione non in primo luogo come aspetto ecumenico, perché lei fa parte di un’altra squadra, ma l’ho fatto volentieri perché ritengo veramente non solo importate ma anche simpatico leggere e amare questo piccolo libro.”
A raccontare alcuni aneddoti dei Papi e dei pesciolini dello stagno davanti alla immagine di Maria nei giardini pontifici è stato anche Saverio Petrillo direttore delle Ville. In particolare ha ricordato un piccolo incidente capitato a Paolo VI e il saluto del 2004 di Giovanni Paolo II davanti alla immagine mariana. Il direttore dei Musei Vaticano Antonio Paolucci ha ricordato il ruolo degli animali nell’arte sacra commentando lo stile pittorico della Tsarkova. La presentazione del libro è stata occasione per molti di congratularsi con monsignor Gaenswein per la recente nomina.