Il Papa: la vicenda del Battista ci insegna che per Dio i grandi della Storia fanno da cornice ai piccoli

Chi è Giovanni ? E’ la voce che proclama la parola, “ma in questo caso la Parola di Dio precede, in quanto è essa stessa a scendere su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto . Egli quindi ha un grande ruolo, ma sempre in funzione di Cristo.” Ma come dice Sant’ Agostino “se alla voce togli la parola, che cosa resta? Un vago suono.” Ecco allora il nostro compito: “ dare oggi ascolto a quella voce per concedere spazio e accoglienza nel cuore a Gesù, Parola che ci salva.”
E il Papa indica un compito per questo Avvento: “Nella società dei consumi, in cui si è tentati di cercare la gioia nelle cose, il Battista ci insegna a vivere in maniera essenziale, affinché il Natale sia vissuto non solo come una festa esteriore, ma come la festa del Figlio di Dio che è venuto a portare agli uomini la pace, la vita e la gioia vera.”L’Avvento è il tempo per imparare ad “essere pronti ad accogliere, nel cuore e in tutta la vita, l’Emmanuele, il Dio-con-noi.”
in francese il Papa ha rivolto un pensiero speciale ai migranti chiedendo che il tempo di Avvento sia una occasione per tutti per imparare l’accoglienza e la fraternità perchè nessuno perda la speranza.
In Polacco il Papa ha ricordato che San Giovanni “esortava alla conversione, annunciava la venuta del Messia, proclamava la salvezza divina. Non tutti accolsero la sua parola, non tutti credettero. Anche oggi sono molti coloro che non credono. Come san Giovanni cerchiamo di essere per loro, nell’Anno della Fede, i messaggeri del Vangelo e i testimoni fedeli di Cristo.”
Dopo i saluti nelle diverse lingue il Papa ha ricordato in particolare i partecipanti al congresso dell’Unione Giuristi Cattolici, accompagnati dal Cardinale Coccopalmerio, il gruppo della parrocchia della Cattedrale di Cerreto Sannita, nel 50° di fondazione, la corale “Dalmistro” di Coste (Treviso), e i ragazzi di Carugate e Bùssero con i loro ecatechisti e i fedeli di Altavilla Irpina.