Il segretario del Papa nuovo prefetto della Casa Pontificia.

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E’ Georg Gaenswein il nuovo prefetto della Casa Pontificia. Il segretario particolare di Benedetto XVI prende così completamente in mano le redini dell’appartamento papale. E avrà, per il suo incarico, la dignità di arcivescovo, nella sede titolare di Urbisaglia. Sarà ordinato vescovo il 6 gennaio, da Benedetto XVI, in una celebrazione in cui potrebbe essere ordinato vescovo anche Fortunatus Nwachukwu, capo del protocollo della Segreteria di Stato inviato nunzio apostolico in Nicaragua. E fu in qualche modo eloquente il fatto che Gaenswein e Nwachukwu siano arrivati insieme alle visite di calore ai cardinali creati nell’ultimo concistoro, e insieme siano andati a salutare la neo-porpora Harvey, il predecessore di Gaenswein come prefetto della Casa Pontificia, ora arciprete della Basilica di San Paolo Fuori Le Mura.

 

A seguito dello scandalo di Vatileaks, il nome di Georg Gaenswein è stato oggetto di ripetuti attacchi sui media. Benedetto XVI, però, aveva espresso pubblicamente fiducia al suo segretario particolare, nonché al suo segretario di Stato Bertone, al termine di una udienza generale appena dopo l’arresto del maggiordomo infedele Paolo Gabriele. Mentre andavano avanti le indagini di Vatileaks, si era cominciata a ridisegnare la macchina della Casa Pontificia. Gaenswein in questo aveva avuto un ruolo fondamentale. Particolarmente scosso dall’aver scoperto personalmente che era Paolo Gabriele ad aver fatto uscire i documenti riservati dall’appartamento pontificio, si era dato da fare per cercare di coprire le falle, collaborando a stretto contatto con Benedetto XVI.

La nomina di Leonardo Sapienza a Reggente della Casa pontificia aveva cominciato a cambiare il “puzzle” dell’appartamento papale. Come Reggente, Sapienza era comunque stato colto più volte nell’esercitare funzioni che erano proprie del Prefetto della Casa Pontificia, assumendo sempre più il controllo delle operazioni. Poi, l’annuncio che James Michael Harvey, prefetto della Casa Pontificia, sarebbe stato creato cardinale aveva contribuito a scatenare le illazioni sul futuro di Gaenswein. Sarebbe diventato vescovo, fuori dal Vaticano? Sarebbe ufficialmente entrato nei ranghi della Casa Pontificia? E, se così fosse stato, questo significava un allontanamento dalla segreteria particolare di Benedetto XVI?

Ad una prima impressione, Gaenswein diventa prefetto non per andare via, ma per restare. Può continuare il suo lavoro accanto al Pontefice con il titolo di arcivescovo, il che gli conferisce maggiore autorità sia nell’Appartamento che fuori. E allo stesso tempo – lasciando buona parte della “macchina” della Casa Pontificia all’esperto Sapienza – può continuare a svolgere il compito che fino ad ora ha compiuto con attenzione, e che gli ha attirato diverse antipatie per il suo ruolo di filtro alla figura del Pontefice. Un ruolo poco apprezzato, dopo che per anni i protocolli erano stati spesso fatti saltare in favore di amicizie personali.

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